421 MDXXX, AGOSTO. 422 con si uno secretano con il suo fameio. Item, possi porlar con si arzenti per la valuta di ducati 400 a risego di la Signoria. Ave : 164, 10, 2. Fu posto, per li Consieri : Fu preso a dì 3 uo-vembrio 1526 che le diferentie del banco di sier Andrea Rimondo et piezi et creditori fosseno alditi per li Savii sora la Mercadantia, per manco spexa et più celere expedition; ma ha parturito il contrario effetto, perchè zà anni 4 li creditori non hanno auto salvo, una minima parte da li piezi, i qual comparsi a la Signoria, aleuto si caza di Savi sora la Mercadanzia, pertanto sia preso che sia remesse le cause ai Consoli di mercadanli et cazati li parenti di creditori et piezi. Ave: 163, 2, 3. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savii, poi leto una suplicalion di Domenico Sozino, dazier di Salò di la mercadantia et traverso di bestiame di l’anno 1529, atenlo li danni palidi, di lire941 soldi 19 piccoli II di planile è debitor in Camera, li sia fato res!oro de lire 600, et il resto pagi in termine di uno mexe. Ave : 154, 20, 18. Fu posto, per li Proveditori sora l’imprestedo di Gran Conscio, una parte, la qual si ha a melter a Gran Conseio, et. però qui non noterò altramente. Fu presa. Ave: 176, 9, 11. Fu posto poi, per sier Andrea Mudazo, sier Marco Dandolo dotor et cavalier, consieri, sier Do-menego Trivixan cavalier procurator, sier Lunardo Mocenigo procurator, sier Hironimo da chà da Pe-xaro, savii del Conseio, i savii di Terra ferma, excelo sier Hironimo Grimani, et li savii ai Ordeni sier Zuan Zane, sier Lunardo Loredan, sier Anzolo Mi-chiel, absenti li altri, che’l capitanio di le galìe di Fiandra, fo confina in galia a di 30 di luio, che’l sia parlido fra termine di znrni 3, sotto pena di ducali 500, quali siano di I’ Arsenal, et a li patroni di esser priva per anni 10 di patronie. Et a l’incontro sier Alvise Mozenigo el cavalier, sier Zuan Francesco Morexini, sier Aguslìu da Mulia, consieri, et li Cai di XL, sier Lorenzo Lo-redan procurator, sier Francesco Donado el cavalier, sier Gasparo Contarmi, savii del Conseio, sier Hironimo Grimani, savio a Terraferma, volenoche, atrovandosi scritto a di 30 luio per il Conseio di X el Zonta a l’oralor nostro in Anglia che procuri al re per asicurar l’animo di mercadanli et farli bon cuor sia contento di scriver lettere che ne dinotino che sarà grato che vadino le galìe nostre che saranno ben vedute, però si habbia ad aspetar la risposta di le prefale lettere prima che si vegni ad altra deliberation. Et primo parloe sier Gasparo Coniarmi, savio 254 del Conseio, dicendo che è bon indusiar. El li rispose sier Hironimo da chà da Pexaro, savio del Conseio, dicendo che al tulio se dia man-dar le galìe. Dapoi parlò sier Francesco Donado el cavalier, savio del Conseio, dicendo........ Et li rispose sier Domenego Trivixan el cavalier procurator, savio del Conseio, di anni 84. Andò le parte : 14 non sincere, 10 di no, 65 del Mozenigo consier el altri, 120 del Mudazo et altri, che le vadino, et questa fu presa. Fu posto, per li Savii ai Ordeni, riconzar li p*re-cii di alcuni vanno con la barza, videlicet li calafati 6, fo limita lire 15 al mexe, li siano date lire 17 ; a maistro Zuan Batista da Buran ceroyco edam fisico, lire 20, li-sia dato lire 30; eia uno capo di 100 archibusieri se dà lire 24 al mexe et sii a la tavola del capitanio. Ave: 133, 9, 11. Fu posto, per li Consieri : Ritrovandosi Zuan Maria Casate, merendante milanese. ,.. per la compagnia falla con Francesco Pelizon el Andrea Serma-no con condilion di potarsi obligar l’uno et l'altro, pertanto sia concesso al dillo Zuan Maria Casale salvocondutto in la persona, per mexi 6, di ogni so-venzion li fosse levata per debito de sier Francesco Pelizon el Andrea Sermano o altri, remanendo però subietlo a ogni senlentia che fusse oblenuta conira de lui. Ave: 173, 29, 4. Fu preso. Fu poslo, porli dilli: Pretendendo Jacomo Brc-vio di sier Piero esser refato dal Cotirno di Damasco del danno di l’amonlar di casse 3 corali provenzali, tolto per forza al qu. Zuane so fratello a Damasco per uno Coran Bassan, era signor di Damasco, come ha prova a i’oficio sora il Cotimo, pertanto li sia deputà a li XXX Savii, el cadaun di capi et proveditori sora il Colimo di Damasco pos-sino melar parie. Ave : 169, 12, 12. A dì 10. Fo San Lorenzo. Vene in Collegio 254 l’oralor di Manloa et portò una lettera dii campo a Fiorenza di don Forando di Gonzaga, scrive a suo fradello duca di Manloa, di la ruta data a Fiorentini. La copia sarà scritta qui avanti. Noto. Beri a la barza granda, è a la fusa, il pe-nese, chiamato....... homo valentissimo, volendo far certo serviso a la nave, cazele el statini si amazoe. Dapoi disnar, non fo nulla per esser la fiera a Mestre. El li Savii si reduseno. Di Augusta, del Tiepolo orator, di primo.