449 mdxxx, no al numero de 1100, quali veduti dal Signor da l ia fanestra, andorono poi queli haveano apresenlato a basar la mano a Sua Maestà. El cussi le il prefalo reverendo Grilli, et in sua compagnia uno novo orator hongarico nominato el Lascilo ; et da poi li nostri clarissimi oratori et baylo a far tal officio, retornando poi cadauno a li sui lochi, zoè li magnifici bassa con li altri Grandi, excepto el magnifico Imbraim che restò con el Signor, a li pavioni, et 272 nui a la stantia nostra deputala, dirò così, in el miglior loco del podromo a veder lo feste. Et qui se disnò, havendo tulli le vivande da la cucina del Signor, et in porzelane abondantemente. Il dì seguente non fu altra solemnità che de presenti facli al Signor ut supra; et de queli che apresentorono in questo di, basando la man a Sua Maestà, furono el magnifico Peri fo bassà, ora go-vernador de Andrinopoli, et suo fio! et Zumel Con-dam bassà. Li presenti de questo dì furono poco meno de li precedenti del giorno ¡nauti, el se disnò ut supra. La persona veramenle del Signor reslò in la habitalion del magnifico Imbraim contigua al podromo, nè de qui partirà salvo finite le feste. Il mercore se riposò. Zobia veramente, a dì ultimo del mexe, se principiorono li giochi. El in quel dì furono de tal natura, zoè che venero 40 a cavalo de P ordine de li zaus et altri periti in la gue-ra, vestiti a la mamalucha, con lanze in mano, sotil però, quali con quele giocorono prima correndo lutti insieme ; poi separati a 20 per parie venero uno contro l'altro, ma per traverso per romperse le lanze nel coslado; poi a la drita, ad uno per uno, in modo di giostra presoniera ; et infine tulli ad un tratto incontrandose, che fu bel veder la agilità et deslreza loro in governar el cavalo. Andorono a do a do per mezo el loco dove stava el Signor, el bu-talosi in terra, basandola, con la mano fevano reverenda a Sua Maestà. Da poi furono conduti doi casleli de legno de-penli, fati a modo de due forle», in le qual erano bon numero de persone vestile a la ongaresca, quali ussiteno lori, traili prima molli schioppi da uno canto et da 1’ altro, scaramuzando insieme et mostrando de far fatto d’arme iocando poi de spada el brochier, poi con doe spade, el demum de lanza, e zerchando insieme, a mododeguerizar, robarse la forteza 1’ uno a l’altro. Et con questo finite el gioco. Spogliali de questi vestimenti, ponendosi li soi da ianizari, che de questo ordine fu fallo tal ioco, andorono ancor loro-a far reverentia al Signor ut supra, ma tulli insieme. Nè altro per quel dì se fece, I dinrii di M. Sanbto — Tom, Llir, AGOSTO. 450 salvo che da poi fu dato da disnar a tulli li ianizari sotto li pavioni. E( è da saper che, olirà li convitati a giorno per giorno, sempre hanno mangialo in quel loco li magnifici bassà, beglarbeì, agà de li ianizari, et tulli altri de grado in grado ; et cussi li > clarissimi oratori el baylo nostri qum tulli nui de la fameglia, havendo le vivande da la cucina del Signor, come è predillo, che certo ad uno giorno per l’altro al dì hanno mangialo da persone 8 in 10 milia. A li do del presente fo el segondo dì de le feste. 272* El prima furono facli in el spazio del podromo due muraglie de legname, et cadauna de esse havea 8 casteli ; et qui venne.....con le lanze in mano et feceno una coraria atorno ditti casleli, quali al continuo Irazeva schioppi, el se venivano ad incontrarsi tanti per parte prima con dille lanze, poi se miseno ad giocar de semilara el archo, manizandoli quasi ad uno tratto con tanta facilità che erano una maraviglia. In line feceno una coraria atorno ditti casteli, con far poi una scharamuza insieme et romper le lanze atomo le lor persone. Finito de giocar, vestili de li sui habiti, andorno a far reverentia al Signor. Introno poi nel campo 28 a cavalo de 1’ ordine de 11 spadolari, che sono genìe a cavalo ma de la prima militia, gioveni, et in questo primo ordine pono esser da persone 2000, a li qual in questi dì se li dava da mangiar per el Signor, et giocorono con le lanze, ma ad un altra foza de li primi, rompendosi questi le lanze nel pedo, mostrando forteza in non moversi de sella. Et con questo feceno fine, et facla reverentia al Signor, andorono al convento con li altri del suo ordene. A li 4 furono fatti giochi de andar sopra la corda, asendendo queli alleavano fino a la sumità de la gucliia, et descendendo de quela con gran agilità et velocità. Et in questo dì fu el convito a queli de la stala dei Signor, a li solari, a li bombardieri, a li favri et altri mestieri che sequilano la corte, che fu infinito numero de persone. Le qual arte, in tulli questi giorni de le feste, hanno fallo diverse moma-rie con animali et homeni, formati secondo si usano in le momarie a le bande nostre. Da poi il disnar, furono posti da mille piali de pelra, con riso et miei dentro, coperti de una fugaza, in essa piaza del podromo, quali da la gente menula fu messo a saco ; che fu bel veder in el prenderli et cavarseli di man P uno a P altro, oltra che erano alcuni schiavi negri con udri pieni de vento, che a questi erano andati a tal sacho li davano con queli sopra la testa et spa- I le al più che potevano. Et in questi furono conduti 29