523 ■UÜXXX, AGOSTO. 524 da conio. In Rialto fo venduto per li Soragastaldi ubo forzier pien di calesi et altre cose d’arzenlo a ducati 6 grossi 11 la marca. L’haveno queli di Biazo zoielieri, come beni di la comunità di ganzano. Vene 1’ ambassador de 1’ imperador per cose particular. Garofoli . . . .......cargi 726 Mazis...........» 97 Sandali bianchi........» 31 Mira ...........» 13 Mirabolani di tutte sorte .... » 12 Spigo nardo. ........» 1 Assa fetida 2 Calamo aromatico. ......» 14 Cassia......30 Zenzero verde........» 9 314* A dì 30, la malina. Fo lettere di Lodi, di sier Gabriel Venier orator, di 26. Scrive come era venuto al duca uno camerier del re Chri-stianissimo con teiere, avisandoli di la liberation di Boli, et il duca P ha haulo forte a hen et li ha risposto in bona forma, scusandosi non haverli. mandà oratori ad alegrarsi per la inopia sua, ma li manderà. Scrive, diman si parie per Pavia et voleva andar a veder Milan. El duca poi partiria per la Madona di Loreto per terra, perchè li soi non voleno andar per mar; poi vernino a Cliio-za, et manderà li cariazi a Padoa, et voi venir a far riverenza a questo excellenlissimo Slado. Scrive, li rectori di Brexa ha verli mandato a, richieder uno malfalor ; soa e&cellentia li ha dito ge ’I voi dar, ma voria cussi facesse la Signoria, come se consuetava al lemf>o di ducila vechi darsi hinc inde li malfatori. Vene P oralor del duca di Urbiu, in materia di liaver danari da pagar le zente. Da poi disnar, fo Pregadi, per la causa di frali di Corizuola, et parlò domino Jacomo Bonfio dolor, avocato. Et questo è il quarto conseio, el parlò sopra...... et non compite. Voi un altra zor- nata che sarà . . .......... Di Roma, fo lettere del SiCrian orator nostro, le ultime di 26. Scrive come il papa ha mandalo alcuni danari in campo per pagar le zente et non sa la quantità. Voria mandar prima li lan-zinech via, ma spagnoli non voleno. Et che dubita P imperalor non voy lassar questo exercito in Italia a le sue spale. Ha mandalo in Fiorenza in pressa il Nosotula (Musetola) al qual ha dato ampia co-mission. La zostra a Padoa hozi si compite. Eri zostroe, ma hozi corseno do copie. Ave il palio un Alvise di Val di Zoco padoan, braza 22 brocalo d’ oro el 50 scudi in uno sachelo. A dì ultimo, la matina. Non fo lelera alcuna Copia di una lettera di sier Priamo da Leze, capitanio di Padoa, di 30 avosto 1530, scritta a sier Hironimo Malipiero qu. sier Jacomo. Quesla matina per finir la zostra hnbiamo falò eorer et compir, el P havemo fato volentieri per haverne fato aslrenzer monsignor Stampa che è qui in Studio, el qual si ha doloralo et fato uuo grande invido di molti signori el zenlilhomcni. Et son venuti tre ambasadori che sono Franza, In-galtèrra et Milan. El qual monsignor Stampa è parente del duna di Milano, et in verità è una zen-tilissima cosa, et lutti iudica presto babbi ad esser Cardinal. Di qui sono tulli li buffoni el virtuosi di Vonecia. El palio havemo dato ad uno citadin de qui, di caxa de Val de Zucho, il qual havea fato una sola bota ne la testa ad uno chiamalo Lodovico da la Valle. Et perchè dito Lodo-vico havea pur assà bote, questo Cucho li dete si gran bota ne la lesta che li frachassò P elmo et li tagliò el naxo, adeo che per la ferida convene cavarse l’elmo. El il dito ave le sue bote el quesla che lui fece, et altro dito Cucho non ha fato, .ma molli altri visentini et padoaui hanno falò meglio assai, ma le bote del Valle, per ussir di giostra, li ha dato il precio. Uno Dal Nievo visenlin ha molto ben corso, et da luti è stà laudato. Uno Buzacharini ha fato bene, ma in P ultimo basse portalo mal per quesla causa, che li mancava corer una boia con un homo d’ arme di domino Petro Paulo Manfron et non si tochò né P uno nè l’al-Iro, et dito soldato si lassò cascar da cavalo, che in vero luta la piaza se ne acorzeva che P era stà d’acordo o per danari o per altro. Et invero, per nostra opinion, si possaino questo gioito farlo cassare, perchè per danari non ha stimalo l’honor suo, et per iustitia ne ha parso darlo a cui P havemo dato, perchè si ogni poco fusse stà tochado el havesse cazulo come fece, il Buzacharini haveria haulo il precio, et pur saria stà con ingano. Gratta Dei tutto è passato con honor el senza male niuno. Et quel gioslrator, che dal Buzacharini che