NDVII, MAGGIO. (¡8 concessi», qua* quoad hoc nulli volunius aliqualenus suffragali, caeterisque contrariis quibuscumque. Vo-lumus autem quod postquam presenles litlcrae in valvis, calhcdralis ctiam sancii Petronii bononiensis, ccclcsi.iruin atlix® fucrint, post quatriduum omncs et singulos quos ipsa* littera: concernimi perinde ar-ctent, ac si eis et eorum cuilibet prasentialilcr et penonaliter intimate fuissent; quodque earumdem litterarum transumpto, luanu alicuius notarli pulitici subscriplse, et sigi|)o alicuius prelati seu persoli« ecclesiaslic» sigillato, eadem fides in iudicio et extra et ubilibct adhibeatur, que adbiberetur ipsis lilte-ris originalibus, si forent exhibit® vel ostensa*. Nulli ergo hominum liceal omnino liane paginam nostra requisitionis, iiibibitionis, subiectionis, decreti, de-claralionis, mandati et voluntatis infringere, vel ei auso temerario contraire. Si quis autem hoc adempiere presumpserit, indignationem omnipotentis Dei ac beatorum Petri et Pauli apostolorum eius, se no-verit incursurum. Datum Homie, apud Sanctum Petrum, anno in-carnationis dominio® M 1) VII, lercio kalendas aprili», pontificatus nostri anno quarto. Dii tnexe di mazo 1507. A dì primo mazo, sabado. Licei si havesse auto la nova, che ’I re di Pranza havia obtenulo l’impresa di Zcnoa, come ho scripto di sopra, pur per bon rispelo fo terminato far gran consejo. Et fu fato luogotenente in la Patria di Frinì sier Andrea Lo-redam, fo podestà a Brexa, quondam sier Nicolò etc. F.t, hessendo a consejo, vene letere di la verità di Zenoa etc. In questo zorno fo il perdom a Santa M.iria Ma-zor, edam a Santo Antonio a Castello, di colpa e di pena, et durò queste tre feste, sabato, domenega et luni. E in questo tempo li frati felino il capitolo ze-neral lì a Santo Antonio. A dì 2. Fo etiam gran consejo. ¡Et com<*nzò il perdom a la f di la Zueclia, et durò il di sequente. A dì .9, fo il zorno di la f. E la malina il principe, con li oratori, andoe a messa a San Zuan di Ilialto, -dove è di legno di la f, et fo scompagnalo da molli palricij. f)a poi disnar non fo 0; si che queste tre feste non feno pregadi, che pur queste novità importa assai. A dì 4. Fo pregadi ; nè altro fu facto cha lezer molte letere. Il sumario è questo qui solo scripto. Da mar. di sier Zacharia Loredan, capi tallio di le galie bastarde, date a dì 19 aprii, versso Budua. Avisa haver inteso, per l’incontrar di certa nave, come sier Hironimo Landò, sopraco-mito nostro, che era zonto a Corphù, havea scontrato uno gripo, per el qual intese esser a Cao Santa Maria versso Otranto 8 barze de corsari ; et che certi zenoesi haveano armato a Porto Venere alguni brigantini per venir in colfo, i quali erano sta ban-dizati da' zenoexi ; et che ’1 volea andar a quella volta con il vice capitanio al colfo, sier Almorò Pisani, per trovarle. Da Feltre, di sier Zuan Dolfim, podestà et capi t etnia ; da Biva, di sier Nicolò di Benier, provedador ; et da Boverè, di sier Zuan Francesco Pixani. Come la cesarea majeslà mandava a Trento certo numero de fanti ben in hordine, perchè inlrasseno in Bologna in favor dii papa, et----mis- sierZuan Bentivoy, eh’è a Milano; iqualli fanti erano pocho distanti da Trento. Et questo, perchè soa majestà cesarea havea aviso, che ditto missier Zuan Bentivoy con favori galiei volea ritornar a intrar in Bologna etc. Da Ferara, dii vicedomino, di primo. Come in quel zorno era posto hordine de intrar ini Bologna. Et che i (ioli di domino Zuane haveano adunato fanti 10 in 12 milia, et cavali in bon numero, et dicea di bordine di la chrislianissima majestà, et con favor di quella. Et che il Cardinal di Ferara era cavalchilo a Cento el la Pieve con le zente duchesche, et posto numero di zente a custodia, et fato demon-stration di non favorir el dito Bentivolo, per satisfar a l’instantia fatta per il Cardinal Sar. Vidal, legato im Bologna, el qual ha scrito li a Ferara, e per le terre di Iloinagna, suplicando che non si lassa pigliar soldo a ninno per favorir Bentivoli. Per il che si ha aviso di Havena, Faenza et Arimano, come haveano falò far le proclame in satisfateli de diclo legato. Itetn, che erano stà licentiati lutti i bolognesi venuti a Faenza, favoriti dii Bentivolo, che sono più di 300, quali erano stà mandati fora di Bologna per sqspe-to; et che in Bologna per questi movimenti erano intrali el prefelim, nepote dii pajia, domino Zuan di Saxadelo da Ymola et Kamazoto con assa’ fanti, ita clic quel reverendissimo legalo non dubita etc. ; et che di le lerre di Romagna, di la Chiesia, al continuo se manda versso Bologna fanti per questa causa. Itetn, el vicedomino di Ferara scrive il successo di Zenoa, come Ita per via di missier Zuan Lucha, ritornato dii campo regio. Da Milani, dii secretarlo, di primo. Come era stà retenuto e posto in castello, di ordine dii re. domino Zuan Bentivolo; se judicha il re non Jo voglia