385 MDXXX, LOGLIO. 386 che son grandi el hanno la eleclione di l’imperio, che s’ha ad far presto in persona de casa de Austria, come se aspira, non se voleno dispiacere, etiam per haver adialo de la impresa conira il Turco et recuperalione del regno de Hungaria. Et se dubita che questi lulherani piglierano tanto animo che, parlilo lo imperatore re infecta, faranno peggio che l’altra volta, da poi la dieta de Vormatia, et lo exemplo di Bohemia li fa più pa-ziare per esser lì comportala già molli anni simile et maggior heresia. Da poi la reslilutione de li figli del re di Francia se dubita de guerra, perchè se dice tiene inlelligentia col vayvoda, eladiutarà a Fiorentini, et se leverà l’assedio, et ponerasse sollo sopra Italia, et maxime per lo parentato facto di l’abbate de Farfa col cardinale Colona. Mando con questa la oralione del mio arcivescovo Pimpinello, et credo non sia homo in cristiani che habbia più gralia el actione in orare che’l mio Pimpinello, già conosciuto per tale da quanti con gusto di ledere hanno praticato in Roma già molti anni. 229') Gopia di capitolo di lettere di sier Nicolò Nani, intra duca di Candía, data in Candía a dì 23 Zugno 1530, scritta a sier Trifon Gradenigo suo cugnado, ricevuta a dì 30 luio. Come, havendo compito consicr in Cipro, era venuto lì in Candía per mirar nel suo rezimenlo. Et in Cipro, scrive, io comprai un negro per ducati 30; haveva bon nome per far servicii, et per certi zorni di lui hebbi bon servilio, poi par el tolesse la volta contraria, et el dillo se infermoe, el hes-sendoli venuto una infiason in gola, falolo veder al medico, dubitando di spelenta, el ge feze luor sangue, et nel trar l’andò in angosa di maniera che non poterono farlo revenir. Et per la verità la causa principal mi fece comprar dillo negro si fo che mi fo aiiirmato dillo esser raso, ni participar nè di homo nè di femena. Havendo comunicalo sta cosa al medico deliberassimo di vederlo, Irovas-semo ditto haver una nalurela da femena quanto un ungia, et discoperto el petto l’haveva tette come dona. El medico'judicò l’havesse mal di mare, et non partecipar di maschio in conio alcun. Li fece cerle remedii, parse el revenisse. Poi a dì 15 di l’instante di notle li soprazonse alcune doglie di sorte che cridando, levato suso, el disse esserli pre* (1) Là Carta 228’ è bianca. / Diarii di M. Sanuto. — Tom. LUI. senta ne le parte da basso una cosa voleva ussìr fuora et non poteva. Mandato per el medico, vistolo et revisto, el inlerogalo se mai el si havesse impazà con algun, al tandem el disse et confessò uno nostro servidor haverlo fregalo, ma non ha* verli potuto meler dentro el membro, nè per la verità era possibile. El medico concluse esser possibile haversi potuto ingravedar che la mare ha tirato a sè la sperma et che veramente l’era gravido. Mandato per due comare concluseno esser gravido ; mandalo etiam per un ceroico et le comare con ogni molificalion li lece uno squarzon, et trassili di corpo una pula, poteva per judilio loro esser de mesi 7. Sto caso è slà grando, et forse mai più udito. lobo fallo luor le juslification per esserme sta venduto per homo, et remanderolo in Cipri ; non è dubio bavero el mio denaro adrieto perchè non voglio sto tristo in casa. Certo questo è slà un caso meravigliosissimo. Siamo acomodali ne l’arziepiscopalo, et mesier Jacomo Corner duca, ogni bora l’havesse pasazo, ini consegnaria el re-zimento, pur eli’ io havessi di qua la lettera. Copia di una lettera da JBrexa di 27 luglio 230') 1530, scritta per Giovan Paulo Cavriolo a Giovan Manenti. Di tulli i vilii in che posano 1’ umane menti peccare, honorato messiér Giovan, quello de la ingratitudine a me pare da esser sommamente biasimato, il quale, come che in ciascuna persona istia male, a coloro meno è richiesto nei quali il ricevulo beneficio apparisce maggiore, Ira quali, se alcun mai ne hebbe 0 da voi ne ricevete, la scola nostra è una di quelli, poscia che da l’olio et da le piume destandola al vero camino et a più lodate vie l’ha-vete volla et indrizzata. Et perciò, aziò che per tra-scuragine ¡11 questo biasimevol vilio ella cadula non vi paresse, ho proposlo che io con questa visitandovi per nome suo vi ricordassi come de i benefici da voi ricevuti, per quai non mezanamenle obligali ve siamo, la memoria nè altresì la vera nostra amistà mai per altro caso che per morie sian da noi separale. Et aziò di questo ne prendiate certo argomento vi manda pregando in voler ne le bisogne vostre di lei, da quanto ella si sia, far prova, che veramenle la troverete, senza alcun prego aspettare, pronla ne lo .operare per voi quello che in se vorrebbe che fusse operato. Vi sforzarele adunque, come il più tosto (i) La carta 229* è bianca. 85