629 MDVIII, SETTEilliBE. G30 inlroiiìesso, qual pende. Vi fu il dose, che prima non era stato. Parlò ozi sier Vetor Capello, synico, e ben. A dì 12. Etiam da poi disnar fo pregadi per (lieto eflecto. Parlò domino Rigo Antonio de Godis, dotor, avochato, per il Trivixan. Et compito, esso Trivixan si butò ai piedi dii principe et andò in an-gossa, ricomanda lido la innoceutia sua, che per far juslicia, e scuoder i danari di la Signoria, era sta ca-lonnià con falssi testemonij. Or erano ini pregadi numero .... Andò la p irte : la prima volta, di pro-cieder 45, di no 3(1, non sinceri 3*2; la 2.“ volta, di procieder 53, di no 41, 19 non sinceri, et nìhil ca-ptum; a di man rimesso. Et li synici leniva certissimo di convenzerlo. A dì 1 ?. La matina fo letere di Roma, di 10. Come il Cardinal San Piero in Vincula, nepote dii papa, stava in extremis. Item, di Napoli, dii consolo nostro, che le galie di Fiandra di ritorno, ca-petanio sier Andrea Bragadin, erano zonle a dì 18 avosto a Mesina. Etiam quelle vano in là, et le galie di Barbaria, erano zonle in Cicilia. Da poi disnar fo pregadi per i synici. Parlò sier Andrea Mocenigo, dotor, synico. Li rispose, e ben, e artificiose, sier Pollo Trivixam, el cavalier, reo; et mostrò, inter ccetera, aver dato a li synici certa po-liza, qual llioro l’ocultavano, che stoinegò molto il consejo. Or parlò poi sier Lorenzo Orio ; e li rispose domino ltigo Antonio, Posto di procieder, per i synici: ave 44 di si, 54 di no, et 17 non sincier; et ita asolto lue. Era una borra e meza di note quando fo disciolto il consejo. A dì 14. La matina letere di Roma, di 11. Di la morte dii Cardinal San Piero in Vincula; e il papa havia dato il capello, c tulli li beneficij, a l’allro fratello di esso Cardinal et suo nipote, ferier. El qual Cardinal havia de intrada ducati 44 milia, tra i quali il vescoa’ di Vicenza, vai ducali "2500 d’intrada a l’anno. Da poi disnar fo gran consejo. Fato In igolenenle in la Patria di Friul sier Alvise Grimani, fo eao dii consejo di X, quondam sier Bernardo, da sier lliro-nirno Contarmi, da Londra, dopio, elsier Mario Zor-zi, el dotor. Item, vene a consejo uno doclor nuovo, sier Ypolito Contarmi, di sier Ulivier, dolorato in questa selimana a Padoa. Item, fo in eletion in la 4.“ el signor Zuan Co-saza, fo fiul dii ducha Vlaeho, el nepole di Cliar-zego, fiaslro di Sfcr Marco Loredan, quondam sier Antonio, cavalier, provuralor. Item, per lelere di Roma si ave, a Brazano esser morto il principe di Itosano, domino Zuan Batista di Marzano, di caxa dì Ragom, di anni ..., qual era privo dii stalo, per aversi tenuto conira Spagna. A dì 15. Fo consejo di X siniplice, per expedìr 296 li rectori stali a Napoli di Romania, et non fono spazadi. A dì 10. La matina fo in colegio sier Francesco Bragadim, venuto capelanio dì Verona, et referi juxta il solilo. Da poi disnar fo pregadi. Et lelo molte lettere: IH sier Hironimo Contarmi, provedador di l'armada, date in Candia. Come va in Andre; et non aiuterà in Cypro, per non esser più dubito, è con 7 galie. Camalli è a Negroponle con 2 galie, 3 barze, il reslo fusle. Di Andre, di sier Antonio da Pexaro, provedador. Come quelli di l’isola à paura, perchè Cimali! li à manazati etc., ut in litteris. Di Candia, di sier Alvise Arimondo, ducha, et sier Piero Mar zelo, capetanio. Come vanno riconzando, dove à ruinà il teramoto. Di Cypro, di 10 avosto, di sier Lorenzo Zu-stignan, luogotenente, e consieri. L’ordine dato a sier Christofal Moro, ritorna locolenente, qual Filano electo capetanio di dile nave, numero 14, retcnutc per llioro per dubito. Item, esser ritornà la galia, soracomito sier Hironimo Landò, stata versso Dalmata, a saper di l’armada dii soldan. Qual referisse la con Jilion di essa, e ussirà; su la qual sarà 1000 mamaluchi, e si unirà con Camalli. Item, zonto lì a l’isola una nave, mandata per il rezimento di Omelia, con 700 arzieri ; el la galia Zuslignana, armà in Candia. Item, mandano una letcra, aula di Alcpo, di sier Mallo Contarmi, di sier Anzolo. Li scrive di l’armada dii soldan, qual ussirà, ma non verà coutra Cypro, ma ben conira il signor di Damasco, eh’ è suo inimico, acciò non [tossa fuzer per mar. Etiam sarà unita con Camalli contra rodiani. Item, scriveno altre relation e avisi, e una teiera dii consolo nostro di Damiala, zerelia quelli galioni e armata dii sol-dam etc. Dii Zaiite, di sier Antonio da Multa, pro-vadador. Zanze et nove di Sopliì; e saria bon incantar lì uno dazio dii vin etc. Di sier Almorò Pixani, vice capetanio al colfo, versso Cataro. Come è rista a la fabricha di Castelnovo do sanzachi, il reslo parlidi ; e vanno lavorando lentamente diio castello. Di sier Marco Loredan, capetanio di le ga-