MDVI11, FEBBRAIO. *78 versso la Signoria, nè volea far alcun danno, solum aver il passo per andar a tuor la corona. Nolo. Si ha per esploratori, die a Trento le porte erano serate, nè si lassava intrar alcun italian. Item, Ih fameglia dii Cardinal Santa |, legato apostolico, era zonta lì a Trento ; et poi etiam il Cardinal vene. Di Ferara, dii ducha Alfonso, al suo ora-tor esistente qui, qual la lese questa matirn in colegio. Come el dovesse venir a la Signoria, e certificarli voler inceder a la via anderà la Signoria nostra, come bon fiol, nè si voler partir; el si rico-mandava a la Signoria, scusandossi di quello era sta dito, che ’I voleva favorir il re di romani etc. Di lìrexa, di rectori. Avisi di cosse; aleniane. Kt provision fanno, el mandano in veronese, ut in litieris. Di Cremona, di sier Pollo Antonio Miani et sier Pollo Capello, el cavalier, rectori. Dii passar di missier Zuan Jacomo Triulzi, con li cavalli el fanti, numero ut in litteris. El che Ihoro noti havea ordine; ma sopravene letere dii provedador zeneral, et li deteuo il passo. E passono Po a...... dove il marchese di Mantoa havia preparato uno ponte sopra burchij etc. Ni ito. Di Verona si ha, il marchese di Manloa à fato far “2 bastioni, uno a Goylo, l’altro..... Fu posto, per li savij, levar il signor Bortolo d’Alviano, con la soa conduta, e in Friul, el vadi a Vicenza el in vicentina, dove è il signor Pandolfo e Carlo Malatesta et 100 stratioti. Item, etiam vi vadi missier Jacomo Secho da Charavazo, con la soa conduta di cavalli 400, qual aloza a Mestre, lì in visen-tina. El fu presa. Fu posto per li savij dii colegio, excepto sier Lunardo Grimani, savio dii conscjo, el sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, far fanti 7000, tra i qual 1000 di questa terni, et "iOOO sguizari di quelli si ar't per via di Pranza, el 500 altri cavalli lizieri, zoè balestrieri a cavallo; et il Grimani e Prioli voleva ben le provision, ma non li sguizari. Et parlò 6 : sier Lunardo Grimani, rispose sier Domenego Trivisan, cavalier, procurator, savio dii consejo, poi sier Marin Zustignan, poi sier Piero Duodo, savio dii consejo, poi sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, el sier Vetor Michiel, è di pregadi. E tandem fu preso la parie di savij. El noia, per colegio fo ex|>edi letere assaissiine in diverssi lochi, et falò che l’oralor di Franza scriva al re, vengi a Mjjafi, che la sua repulatiom valeria assai. Di Ttomn, di V ora tot. Gilnquij col papa Qual dice per lui non inanella a far il re di romani non vengi ; e tien non veri, perchè non à danari. 1 tem, di Bologna a inteso, Hermes Bentivoy fo a li contini, quando seguì le novità. Item, voi la Signoria non li dagi recapito in le sue (erre. Dm, à eitado a Milau li Bentivoy, che ànno voluto mandar per avanti a tosegar il papa, per uno frale eh’è ini presom lì a Roma, et si vengi a justifìcar; el missier Zuane non è slà eitado, per esser amatalo, Item, li oratori di Bologna è sta alditi dal pa|>a ; et quelle cosse è aquietate. El l’oralor nostro dimainla sia lato in loco suo suecessor. Vene zoso pregadi a borre 5 di note. In questa malina, in colegio, l’oralor di Rovere dimandò alcune cosse, zoè 1000 ronche e altre arme; et fo expedito, et fato molle provisione, come ho scrito di sopra. El fo dito, la Signoria voi armar le galie bastarde, el mandarle a Trieste; el strilo a sier Marco Bragadin, soracomito di gal ¡a sotil, è in Istria, veniva a disarmar, che resti. A dì 8. Da mulina, foin colegio 4 oratori vicentini, videlicet domino Nicolò da Porto, cavalier, domino Antonio da Trento, dolor, domino Zuan Ga-leazo da Tiene, cavalier, domino Zuan da Dresano, doctor. Et expose no il pericolo di quel tintorio e di la terra, se non se li provedeva; el che erano li primi feriti, et za sono lodeschi in vicentina etc. Il principe li charezò, dicendo non se li mancherai; et le provinoti era fate etc. Item, fri fo scrito a Verona, quelli portavano robe in la terra, in questi tumulti, non pagaseno i dacij, ma si dovesse far nota, el poi si vederia con li dazieri. Di Verona, si ave letere. Come veronesi ha- 142 veano fato consejo, e inteso il capitani» zenpral voleva venir in la terra con le zehtc, per opinion sua, el abandonnr il terilorio, qual induhitanter lenivano aria gran danni, haviano elccti 4 riladini, qualli dovesseno andar a Gdsolengo dal dito capilanio zeneral et il provedador Emo zeneral, a pregarli dovesseno slar di fuora con il campo etc. Li nome di qual ciladlni sono: domino conle Maregola di San Bonifacio, domino Piero Salerno, cavalier, domino Jacomo Spolverio, doctor el cavalier. Da poi disnar fo consejo di X. El elexeno provedador a Feltre e feltrili, sier Daniel Dandolo, fo podestà a la Badia, quondam sier Ilironimo, qual vadi con 5 cavalli el ducati 60 al mexe, e si parti doman; e questo, perchè sier Alexandro Bolani, podestà el capilanio di Fellre, si dubitava etc. Vene lclcrc la sera, di 7, di Verona et dii prò-