69 MDVU, VIAGGIO. 70 favorir a requisition dii papa, imo vuol che ’1 slia fuora di Bologna ; la qual cossa sarà causa de dislur- * bar lutti questi aparati. Itcm, dà aviso di lo acordo seguito tra zenoesi et il re, a di 28 aprii, seguilo per la divisione era tra el popolo grasso e il popolo basso in Zenoa ; et maxime ha vendo il cam-po regio con gran vigoria preso el bastion al Jovo, et aproximati a San Piero in Arena, mia 2 lonlan di Zenoa, et zenoesi abandonorono el bastion fato ivi et fuzirono. Zenoesi, visto cussi, feceuo consiglio el elexeno oratori a la christianissima majeslà, la nome di qual ho serili di sopra, per tratar acordo di dalla terra, salvo l’aver e le persone; et per altra via mantlorono gran numero di fanti versso il castelazo, per la montagna, conira francesi. Si dice, numero HOOO franzesi se li feno avanti ; et parte pugnando, et parte con le artelarie, fono morti zereba SUO zenoesi. Or in questo lenipo, hessendo ritornati li oratori in Zenoa, et referito che il re non li voi altramente cha a descritione, et visto la rota di li fanti, ut supra, iterum diti oratori fono remandali fuora, et veneno a lo acordo ; recomandandossi a soa ma-jeslà, et che erano contenti darli la terra a soa de-scritione. Unde il re li aceptò, et mandò subito in la terra monsignor di Chiamoti, capitanio di lo exer-cilo, et il marchexe di Mantoa, i qualli segurono le porle el strade con fantarie, etiam muniteno il caste-loto e il castelazo. El vidi una letera diceva, erano in-Iratequel zorno dentro Zenoa lanze 400, et preparato le stantie per il re. Et poi soa inajestà, a dì 2t), a hore zereba 16, la malina, inlrò in Zenoa sotto uno bal-3-1 dachino portato per zenoesi. Soa majeslà era armata, con la comitiva di signori et zenthilomeni 200 di la soa guardia. Eravi el ducha di Barbon, el ducha di l'erara etc. ; etiam il Cardinal Roan, con tre altri cardinali, videlicet il Cardinal del Final, eh’ è zenoe-se, et do altri cardinali eleeti per il papa, ma non hanno ancora hauto il capello, videlicet monsignor di Albi et monsignor di Aus. Or il re era vestito damaschina creinesim, lavorato d’oro ; et la soa guardia etiam inlrò in Zenoa, e alozò nel palazo du-cal. A le porte di la terra, li fo incontra la chieresia con le f, et molte done e puti, cridando: Pranza ! Franza ! misericordia I misericordia ! Seguiva soa inajestà il reverendissimo Cardinal Roan, legalo, come ho scripto di sopra, con li altri 3 cardinali, et li 100 zenthilomeni ; la fantaria non ha voluto sua niajestà che intra, per non far disordine. Se dice zenoesi li darano danari assai per contentar le gente regie. La note avanti erano partili, per via de mar, montati su alcuni brigantini, molte fameglie zenoese. et maxime i capi di la discordia, videlicet uno Justi-niainet unoSauli. Itcm, li provisionali erano in Ze-noa, maxime lì pisani, erano fuziti fuori; per il che sejudicha che ’I re farà con quelli qualche sinistra de-inonstratione, zoé conira pisani, perché hanno dato favor a’ zenoesi ; et per compiacer etiam a’ fioren-tini, qualli instano rehaver l’isa. Se dice sua majeslà starà in Zenoa, per asciar le cosse et far certa for-leza, qualche zorno. Itcm, le nave di zenoesi erano in mar fuori dii porto, perchè non potevano star im porto, per causa di le artilarie erano (rate dal caste-leto, qual si tene sempre per Franza. Item, par che veniva certo numero di fanti fati a Roma in favor di zenoesi; qual, inteso il successo, erano restati a Cor-neto. Item, alcune nave, per venti eontrarij, non ha-veano polulo venir in tempo; sì che zenoesi, veden-dossi di tulli subsidij distilliti, et vedendo la polenta regia a le mure, se hano acordato al meglio hanno potuto. Et questo sumario non solum è scripto, parte per il secretarlo è a Milan, quid etiam per letere di sier Antonio Oondolmer el sier Alvise Mozenigo, el cavalicr, oratori nostri, date di 27 fino 30 in Alexandria di la Paja, dove, pofll partir dii re di Alexandria, che fo a dì 24, ivi restono. E il Con -dolmer era resentito alquanto; tamen reauto, in quel zorno, a dì 30, montono a cavallo per andar a trovar il re, al qual haveauo fato intender la eletion di do notabellissimi oratori. Et ivi col re era il secretario dii Mozenigo, videlicet.......Ramusio. Qual 32* avisoe il successo; et che ’I Mocenigo torà lieentia dal re et vegnirà a repalriar, justa i mandati di la Signoria nostra. Et etiam avisano haver, che ’I re havia fato deponer tulle le arme a’ zenoesi, et poste nel casteleto, per obviar a qualche sinistro, et che erano in gran quantitale. Da Crema, di sier Andrea Magno, podestà et capitanio. Avisa dii retenir di domino Zuan Ben-tivoy a Milan, come ho scripto di sopra ; la qual le-lira si ave avanti quella dii secretario nostro a Milan. Da Sonzim, di sier Pollo Capelo, el cava-lier, capitanio di Cremona. Come havia fato la monstra al conte Bernardin e suo fiol, al Gambara et Marlinengo et domino Thadeo da la Motella et altri, ben im ponto de homeni el cavali ; el maxime il conte Bernardin, qual havea di più di la sua con-duta. Da Brexa, di sier Alvixe Emo, capitanio. Come a Gedi havia fato la monstra al capitanio ze-neral, conte di Pillano* et al signor Bortolo d’Al-viano, similitcr ben im ponto; el qual signor Bortolo alozerà in Geradada etc.