8! MDVII, MACCHI. so a li avogadori, Zuan dii Cortivo, eiladim ili questa (erra, per aver bulado in manega uno sacheto ili ducati X a sier Toma Donado, el 40, et lui andò a dirlo di questo al doxe, perché uno suo amico di dillo sier Zuane lui via una causa in quaruntia criminal. Fo examioato et poi processo contra ili lui, come dirò di solo. A dì 26. Fo consejo di X. Non volgio restar di scriver, come questi cai dii conscio di X messe no una parte, che de calerò nel mazor consejo, quando si anderà in le eletion, dove prima andava uno avo-gador sullo, deliba etiam andar uno cao di X. A dì 27. La matina, in questa terra, poi diio una messa solenne a San Zuan di Hiallo, fo leva uno banco di scrila, falò novo a presso il Pisani; et fo publicà per il comanilador la dita, qual erano sier Antonio, sier Silvan, sier Vetor Capello, quondam sier Lunardo, quondam sier Pangrati, et sier Luca Vcndramin, quondam sier Alvixe, quondam serenissimo, cadauni iin parte e in tutto ; e hanno dà bone piezarie a li gu vero adori per anni 3, juxta la leze; si che im pochi /orni è sta leva do banchi di scrita, quel dii Prioli et questo Capelli e Yendramin, e do ne sono, Pixani el Augustini, popular. Da poi disnar fo colegio di le aque,.e lerminono tandem averter la Brenta, juxta la diliberation alias fata. Et nota, è capi dii colegio predillo sier llironimo Duodo, sierlliroaimo Querini, sier Marco Antonio Lordati. Noto, a di 20 fo preso im pregadi una parte, et a di 24 poi in gran consejo, che le gr.tlie, de calerò si dimanderà in qu.iranlia, non se intendi presi, si la non bavera 3(> ballote, ut in parte. Ave prima, in pregadi, 5 di do, 152de sì; poi in gran consejo, 132 di no l-I !)2l> de sì. E fu presa. E da saper, a dì 2t> diio, jusla la parte presi im pregadi, fonno Irati XX savij di quelli dii consejo di pregarli, e( cinque di rispeto, sora le vendeile di le casude, et siano per tre rnexi, et si reilugino tre inaline a la setimana, luni, mercore et venere, et siano Ire presidenti più vecliij. A dì 28. Fo pregadi. El leto le infrascripte le-lere, videlicet : Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bembo, l>a>jlo, di XI aprii. A vi sa quel signor haver expe-dilo uno suo in Dalmatia, per restaurar i danni fati a quelli de Sibinico et Traù; (ter il che è sia optima demonstralion di voler mantenir la pace. Jtem, el signor havia fato decapitar certi corsari turchi, fono presi per quelli di la sua armata senza le fuste. Item, erano slù recuperali sopra la Natalia cercha 500 schiavi chrisliani, «inaili sarano restituiti; et ultimo aferma la bona mente dii signor e de li bassa in conservar la |>ace con la Signoria nostra. Da Napoli, de li tre oratori nostri, di 20 et 22. El calimiico re non era ancor partito per Spagna. ma era omnino per partirssi orca fìnempra-sentis mensis con nave 15 et galie 16, capitanio Piero Navaro. et etiam alquante fuste. Se dicea to-cherà Saona, per esser a coloquio con el christianis-simo re ; et pen i«* la Gitelogna è infecta da morbo, sua majesUi lari la via per le insule lino a Valenza, dove smonterà: ha mandati li umili el altre sue ca-valchature |>er via di terra in Spagna. Era tonto li a Napoli il reverendissimo Cardinal Sancta f, yspano, venulo a visitar il re, incontro il qual andò sua maje-slà et li do cardinali ressidenti a Na|mli, videlicet Surcntino el Borgia, et li nostri oratori et altri. Item, era sviso da Palermo de li ti brigantini, armati a Porlo Venere per andar in corso; simihter di 4 barze, capitank) Chieran, armale a (lieto efl'ecto : de le qual cosse, per li noslri oratori, era sta dato a viso ai relo. i nostri di Puja et a Corphù, per sviso dì noslri naviganti. Itnn, li oratori cesarei haveano concluso con quella majeslà circha el governo di Cisti-glia, per causa dii principe don Girlo ; non se intende altro inparticulari.. Iicm, era ionio el nontio mandalo al dura di Savoia, per pralichar le nozc di una fiolu dii quondam re Fcrandino in esso ducila ; la qual praticha è dedurla in tempo. Item, par sia sta relassato uno corsaro, era releuulo per li danni a li Prioli; e questo dicono per n u aver da dar seeurlà de judicio sisto. El li oratori dice, zerclia le represse si risponda a li parlidi proposti ete. Da Roma, di 24. Come el papa era per Iran-sferirse ad ilostia, dove sani a parlamento con el ea-llmlico re, per quanto se dicea. El legato Cardinal Santa Praxede partì, va per mar (in > a Zenoa, poi anderà dal clirisliauissimo re; et fo scompagnalo dai reverendissimi cardinali tino a San Paulo extra imi-ros, dove montò in galia. Item, in concistorio fo pro-nonlialo Cardinal lo arziepiscopo di Toledo, filo a ynstanlia dii catholico re; el fonino confìrmati do altri cardinali frincesi, videlicet monsignor di Albi, fri dello del Cardinal Roan, et monsignor di Baus; il 3.°, fece a requisilion di monsignor il gran maislro di Cliiamoin, sua santità ha voluto soprasieder, per esser compiatulo, che ’I voria che i Bentivoli fosseno 38 relegati più. lontano a. confini dia nel milanese, per star segoni di la terra di Bologna ; et ha cassato il signor Zuan da Gonzaga, capii mio di la Sua guardia, si dice per noli esser soa s inlità ben contenta dii