479 MDVUI, MAGGIO. 480 fin solo le nmriì per saper questo, e che non vi è alcun ìi cavalo. Item, che ’1 provedador predilo ha-via expeilite Ire compagnie, il signor Piero dal Monte, Henier di la Sasseta, et Guido Guaim, et mandali versso Vipao, e lui col governador anderia drio etc., ut in ìitteris. 2*29 ' Di Udene, dii luogotenente. Come preparava le taje di la Patria, per il bisogno. Ilavia aviso di sier Donado da Lcze, provedador, era a Tulmin, che........... Di campo, di provedndori, sotto la Piera, di 18, hore 8, Come erano sta compito de impiantar l’artilarie a la Piera, ... canoni, . . . ., colobri- ne, ... sacri et....., et haveano comenzato a trar. Et quelli di la Piera non haviano falò altro dia trazar tulta la note. Et el capitanio de lo finitane liavia fato il tutto etc. Et a l’incontro è da X milia tode-sclii; et altre particolarità, come si vedrà in li su-marij ili campo predillo. Item, dii zonzer lì sìer Vi-cenzo Valier, capitanio di Vicenza, et provedador in vicentina, con zente, venuto per Val Sugana, a ofe-rirsi etc. ; 1’ hanno visto volentieri. Et che in quella horra tulio il campo era in arme, perchè vedevano motion dì inimici. Item, dimandano danari; sìer Polo Nanni, pagador, à servito dii suo dì assa’ danari etc. Di li diti provedadori, di 10, fono lete le le tcrc. Et dii remor fece spagnoli ; c altre particolarità, come scrìverò di sotto. Noto. In le leterc di Frinì, dii Corner, provedador. Par molli fanti non hanno voluto luor danari per le molion di Toscana. Di sier Hironimo Contarmi, provedador di l’armada, date a dì 16, a Treviso. Come quel zorno a la Cor vara, mia X di Pesin, zonlo, con le galie, smontò in terra con 400 cavali, et il resto provisionali, di Lalantio di Bergamo 900, e altri di le galie (in al numero 2000, et andoe versso Pexìn; et a uno castello, chiamalo Trevisa, fo combattilo, Ihoro ililendendossi et scaramuzando, a la line lo dete a sacho c l’hano auto. Item, che la matina anderia ili longo versso Pexim ; et ha lassato il governo ili le galié a sìer Marco Loredan, capitanio di le galie grosse. Et alia, ut in ìitteris. Di Monopoli, di sier Stai Duodo, governador, di... mazo. Avìsa, come è venuto in colpito ibi barze siciliane armale, vanno in corsso; et avisa, acciò si provedi. Fu posto, per li savij lutti di colegìo,.....a sier Marco Loredan, capitanio di le galie grosse bastarde, che, expedita l’impresa di Fiume et Pexim, debbi partirsc con 1’ ultra galia bastarda et andar in col-pho, persequilando questi tal di mal afar; et li fo mandato lo aviso si liavia. Fo presa di tutto il eon-sejo. Di Milani, fo letere dii secretorio. 0 da conto. Stimar io di letere di campo, a Alla, scripte per 230 Zuan Francesco Bertoldo, a sier Zacaria Contarmi, di sier Alvixe, date dii mexe di mazo 1508. Letcra di 2 mazo, a Alla. Come doveano andar col campo ad Agresta ; ma quelle cosse non vanno si ini pressa. Et Jacomo Albanese si ofer-se etc. ; el provedador Emo li assentì, ma el Grili siete un poco fredo. El eri andò a Riva, con el ca-pilanio, per valer quelli repari, dove è diio Jacomo Albanese; dubita il Grili non interompa questo. Et che quella matina era sialo li el capitanio di le fantarie, mandato a chiamar dal provedador Emo ; c hano messo ordine si vadi zuoba da matina a questa impresa ili Agresta, lui capitanio da uno ladi, con zerclia 1000 fanti, Jacomo Albanese vegnirà da l’altro, con circha 1500; a Ravazon, et solo Castel Corno, se manderà le zelile d’arme, qual sono re-ducle adesso lì suso ad alozar a Marco a la Frascha, con li suo’ pavioni, el mandarasse etiam li cavali li-zìerì, che slagino per guardia, che non li veglia soc-corsso; el li provedadori anderano a basso e meneranno missìer Dionisio di Nalilo, che starà per relro-guarda. Et crede il signor missier Zuan Jacomo mandarà Jacomo Corso et qualche altri dìsoi; et quando ben luì non volesse, spagnoli vorano andar-ge, perché sono animosi e podio stimano suo capitanio. I sono alquanto aquieladi, et non fanno più le custion fazeano; ma crede stiano più bassi per esser venule le nostre zente suso. Scrive, laute volle è stà revochà li bordelli dati, che si dubita etiam di questo. El Grili ancor non è ritornalo di Riva etc. Letcra di Marco Bizo, data in Nago, a dì 4 mazo, hore 19, a Josaphat, suo fradello. Come in ciucila mulina si levono, una bora avanti zorno, di Alla e veneno a hore 10 a Riva. El fenno con-ilur P artellarie, che era in Riva, lì a Nago, a pie’ dii monte «li Agresta, eh’ è una montatiti asprissima ; el sono do canoni grossi et do colobrine ; de lì falco-lieti si porla ili quelli sono in carni». Per un’altra via quella note, a do in tre bore, se avierano P arli-larie sopra el monte e serà ditìcilimo, tamen biso-