537 MDVIII, GIUGNO. 538 una femina, ave 17 Irati di corda et non confessò. Et questo poi fo trovato etc. È bel caso e memorando. A dì 3. Fo pregadi ; et leto molte letere, il su-mario scriverò poi. Nè altro fu fato, si non posto una parte, per i consieri, di elezer 3 savij dii consejo ordinarij, qualli entrino de presenti, dovendo in-trar primo di lujo, atento le occorenlie ; et presa. Fato il scurtinio, rimaseno: sier Piero Duodo, sier Alvixe da Molili, sier Antonio Loredan, el cavalicr, con titolo ; solo, sier Lunardo Grimani. Et Duodo e Loredan introno. 255 * Di Eira, di sier Zacaria Contarmi, el ca-valier, più letere, V ultima di primo, hore 2 di note. Di aver ricevuto l’ordine nostro, e stato in co-loquio coli domino Zufre’ Girlo, prescidenle di Milan. Et a dì ultimo, domino Zuan Jacoino Triulzi fo lì, e, parlalo insieme, ritornò in campo e dia ritornar lì a Riva. Et cussi, ricevuto esso orator l’ordine nostro, mandò a dir ad Archo, a li deputati, fusseno insieme a Santa Maria di Gratia a dì 2. Di campo, in Val de Mori, di provedadori, più letere. Di le occorentie. Dubitano di mal animo di spagnoli, et ogni dì fanno rumori ; stanno riguardosi et fanno star seperadi quanto ponno. Coloquij con missier Zuan Jacomo Triulzi etc. 0 da conio. Di Milam, di Nicolò Stella, secretorio. Zer-clia sguizari, qualli banno bona intenlìon versso la majestà christìanissima. Di Franza, di V orator Condolmer, date a certo castello, a presso Lion, a dì 25 et 26. Come il re à bona mente versso la Signoria nostra. Et di la liga, aspeta risposta e si concluderà ; e coloqui boni di la majestà dii re, e di tratamenli di le trie-ve etc. Item, di una nave posta per Alexandria, e fato cride chi voi cargar. El dii zonzer di una allra nave di Alexandria con specie per le fiere; in conclusioni, 0 da conto. Di sier Zorzi Corner, el cavalier, proveda -dor zencral, di Ferseeh, V ultime di primo. A Visa il danno fato per tedeschi a quelli cavali lizieri andono versso la Postomia, qualli da homeni inbo-scadi fonno asaltadi ; et avisa il inanellar di cavalli, non sa il numero ancora etc. El che il govcrnador e lui hanno dìliberato non seguir quella impresa e fato sorastar lo exercito, perchè è impresa dificile e, poi aula, non si potria mantenir; è più dificile cha Lubiana. Et in le altre letere scrive copioso dii mandar di questi cavalli lizieri a quella volta, et Franco, Re-nier da la Sasseta et Vitellozo. Dii sigmr Bortolo d’Alviano, govermdor 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. VII. | zencral nostro. Zercha l’opinion sua di non andar j a P impresa di Postomia, ma lassarla, scrive le raxon ' perchè; sì che verino con lotexercito versso Goricia in Frinì. Et alia, ut in litteris. Di Fiume, di sier Htronimo Contarmi, provedador di V annoda, date in galia. Di castelli venuti sotto la Signoria nostra, e di homeni lassati a custodia, e si proveda di pressidio ; e altre ocorentie. E nota, sier Alvise Arimondo, va ducha in Candia, con la galia, soracomito sier Lunardo Zu-stignan, fo lì, el qual poi andoe al suo viazo, e conferite insieme. Di Corfù, di sier Hìronimo Contarmi, l’altro provedador, pur di V annoda, di 25 mazo, date in galia. Manda una letera, abuta da Constan-tinopolì, di sier Andrea Foscolo, baylo, di 2 mazo. Lo avisa dii suo zonzer lì. Et Ali bassà aversi ilolto zercha li navilij soi fo presi per nostri a presso Can-dia, et voi la Signoria li pagi etc. Item, che si arma 12 velie, tra le qual 4 galie sotil, capitanio Camalli, per ussir di stretto conira corsari e rodiani, li hanno preso più di 60 navilij, con formenli, miravano in streto. Item, avisa dii zonzer lì a Corfù la galia sotil, soracomito sier.......... qual mena a Venetia sier Lunardo Bembo, ritorna baylo di Constantinopoli. Item, di Sopliì etc. Et fato il scurtinio di savij dii consejo, fo chiama 256 el consejo di X, con la zonla di danari, et fo licenziato el pregadi. El qual consejo di X siete podio, et si tien fosse per mandar danari in campo. A dì 4 zugno. Fo gran consejo. Et fu leto la parte, presa nel consejo di X, a dì 29, contra quelli parenti anderano in elelione, con le pene di ducali 100, et privi di officij e consegij per anni 5. El per esser venuto questa malina sul tardi le-tere di Riva, de sier Zacaria Contarmi, el cavalier, zercha certa materia, che ’1 volleva saper la resolu-tion dì la Signoria, fo neccessario di far chiamar ozi, da poi consejo, pregadi ; et cussi fo chiamate. Di Roìna, di sier Zuan Badoer, dotor et ■ cavalier, orator nostro. Come il papa era ritornà di Hostia, et feva far inquisition e processo contra quelli ha via amazato domino Francesco di Narni; el che ’I primo concistorio faria la publicalione dìi pa-triarcha nostro. Et che ’1 processo l’avia fato il Cardinal Grimani, juxta ¡1 consueto. Item, scrive coloquij, abuti con li oratori francesi sono li a Roma, zercha la trieva sì trata col re di romani ; e saria bon, dicono, el papa fusse nominato capo a mantenir ditta trieva etc. Item, il Cardinal Pavia, va legato a Bologna, era partito. 35