589
MDVIII, FElllllUJO.
     Sier Vetor Foscarini, è <li la zonta, quondam sier Alvise, dotor, proeunitor.
   f Sier Anzolo Trivixan, fo capilanio a Padoa, quondam sier Pollo.
   f Sier Zacharia Doifìm, fo consier, quondam sier Andrea.
     Sier llironimo Griniani, è di la zonta, quondam sier Bernardo.
     Sier Francesco Zigogna, è di la zonta, quondam sier Marco.
     Sier Carlo Valier, è a le raxon veehie, quondam sier llironimo.
     Sier Zuliam Gradenigo, fo capilanio a Ravena, quondam sier Pollo.
     Sier Zorzi Pixani, dotor, eavalier, fo savio a terra ferma, quondam sier Zuane.
     Sier llironimo Duodo, lo di la zonta, quondam sier Piero.
Non. Sier Moisè Venier, fo di pregadi, quondam sier Moisè, per non esser dii corpo.
     Noto. In questa matina, in Rialto fo puhlicà una taja presa in 4.“*, a tento la sera, di ruga di zojelieri, di la botega di maistro Francesco....., zojelier, volendo logar le buste di le zoje, a hore zercha 54, passò uno di li, et messe la man su una busta piena di zoje di varie persone, per valuta di zercba ducati 300, et scampò via. Fo caso molto stranio e inusitato; et fo dato taja, chi l’acusava chi ’I fusse, havesse lire 3000 eie., ut in parte. E nota, una femina incolpò uno fante di sier Zuan Maria Malipiero, qual fo innocente.
    Di Candia vidi lettre, di 23 novembrio. Come le galie di Alexandria, capitanio sier Andrea B»n-dimier, erano li, aspetando hordine di Alexandria di passar avanti, come ho scripto di sopra. Et reduto il consejo di 15, haveano preso che la stana andasse a conto di cotimo, et, non volendo, andasse sora le merchadantie.
     A dì 12. La matina in Rialto viti, cossa notan-da, per il falir dii banco di Agustini, li altri tre banchi sentono a bona horrn. Et li Capelli e Vendramini feno mostra di saebeti 8 di venitiani, di ducati 1000 l’uno, et zercha ducati 15 milia c'i monede; tamen il Pixani non fece questo, ma li fo pur (rato assa’ danari, chi per pagar le lanse, chi per altro. El etiam il bancho di Pnoli, il zorno avanti, fe’ mostra di ducati 30 milia.
    Di sier Daniel Dandolo, provedador sul fel-
trin, si ave ¡etere, di......Dii suo zonzer li di
sora Feltro. Et fato provisione, et cavalchato, con le
zenle, a li confini fino a Griglia ; et non hanno visto 0.
    Di Verona, di 11. Come haveano electi alcuni ri ladini ad andar a visitar missier Zuan Jaeomo Triulzi. El che a di 15, la matina, il eap lanio di Verona ìuontcria a eavallo, per andar contri ditto mis-sier Zuan Jacomo, qual saria con le zenle su la campagna. Di le cosse di sopra, come il re era a San Michicl. el altro non era innovato; et nostri levano li ponti sora l’Adexe, per passar l'exereilo a Sera va II e.
Et alia, ut in ¡Uteris.
    Di Roveri, vidi ¡etere, di 11 da matina. Co- I me eri venuto uno araldo dii re di romani n la porta, a dir era passalo li 6 zonii, et che si rendesse a la cesarea majestà. El nostri li rispose, volersi mantenir per la Signoria nostra eie. Item, hanno, per uno venuto di sopra, che quelle zente si agumenlava continue, et aspectavano il campo a torno a Roverè il zonio sequente. Et dii zonzer a Trento certi ray, cargi di legnami et altre cosse da far fuogi artefìeia-di; item, bote cargo, el piene di Tormenti e vituario. Item, die il capilanio di lo fantarie fo 11, et ora parlilo por andar a ordinar certe provisione, e tomoria.
El qual ordinò una cossa ; poi vene sier Andrea Mo-rexini, di sier Ziistignan, mondato dal provedador zenoral con altro hordine. Item, che li fanti, introno in rocha, ne erano molli fuziti ; e questo, perchè li fo mandalo dal provedador sol uni uno ducalo por uno. La rocha era ben fornita di vituarie etc., ut in litteris.
   Di vicentina, di sier Vicenzo Valier, capitanio di Vicenza el provedador, date a Russa», di 11. Dii zonzer li il signor Bortolo d’Alviano con la compagnia. Item, noslri aver preso gran vigoria, et continue zonzevano provisionali etc. Rem, erano venuti li homeni di li 7 Comuni, a dir voleno esser solo la Signoria nostra e non solo il re, e dir che fonno forzati; el die lodeschi ermo retrali e andati in Val Sugana, non sapevano dove; et de li homeni di lì, che menomi con Ihoro ; e che le neve è alte, su le montagne, 5 quarle el più. Et altre cosse, ut in litteris.
   Di Roma vene etiam ¡etere, il sumario scriverò disoto. El, dicitur, a Roma se diceva per lutto, che il re di romani havia auto Rovere et li (tassi, et era con lo esercito su la ranqcigua di Vernila ; c il capitatilo nostro intral» in Verona.
    Di poi disnar fo consejo di X simpliee, et il co-legio di savij da per si a consultar. Item, fo fato la mostra di____fanti schiavoni, fati qui, sotto uno capitanio .........; et passono por marzaria la sera.