397 MDY1I1, ville in Comelego, e' sono ritrali ; ha mandato fanti ai Tre Ponti etc. I qual todeschi à usalo gran crudeltà, à mazà femene, homeni et putì etc., brusato ville el caxe etc. Di sier Alvise Do!firn, podestà et capetanio, a Cividal di Beimi. Questo moderno. Di sier Daniel Dandolo, provedador, date in Arsca. Come mandò il salvo condulo a quel secretano dii Cardinal Santa f, qual è ito a Trento. Dii Grifi, di 12. Di recuperar di Val di Le-dro etc, Item, come in quella bora, da malina, si parte per andar a Alla a trovar il suo collega, dii qual si duol con bel modo, che, se li havesse man-vato fanti, aria fato assa’ cosse etc. Di Alla, dii provedador, di 11, 12, et 13. Come in quella malina domino Dionisio di Naldo, è al Monte di Brentonega, con li so fanti, el esso provedador, con 200 cavali lizieri, andono fino solo Agresta e scaramuzono; morii di una parte e di l’altra, e fo brusà 3 ville; el, fato preda di ‘200 animali grossi et 300 menudi, se ne rilornono etc. Or, leta questa letera, tutlo el pregadi se la rise, dicendo de un sì grande exorcilo 0 si fa, el maxime non ha vendo contrasto. Et nota, tutta la terra, e più il colegio c consejo di pregadi, si doleva dii capilanio zeneral nostro, qual non voleva luor impresa, et diceva non aver le so zente è aver pochi tanti. 11)3 Di Roveri, dii Pixani e Diedo. Dii vegnir dii campo, fo atorno Riva, di qua di l’Adese, a Trento. E quelli ili Trento non volseno lassarli intrar, e li mandono un raynes per uno ; e, come ha per uno explorator, non li volseno, et uno altro dice lo tol-seno etc. Item, è resta in Archo 700 fanti. Item, dice di grisoni è disacordi et li agnelini. Di Milani, di sier Antonio Zustignan, do-tor, podestà di Bergamo, et orator, di 12. Come, havendo instalo al gran maistro mandi ajulo, tandem, da poi molte excusalione, dicendo li bisogna a lui, manda UGO fanti, videlicet 500 guasconi sono a Lecho et 400 spagnoli ; à mandato li danari, et li spazarà subito in veronese. Item, voi il resto di danari si li dia dar per li “2000 fanti etc. De Pranza, di V orator nostro, di 4, ti et 7, V ultime è date a Tona, castelo (?) di barbone se. Avisa dii zonzer lì dii re, qual viem el è a Vogiera, et vera più propinquo a pe’ de’ monti, et, si come bisognerà, verà a Milani. Item, che missier Zuan Ja-como Triulzi li à sento, lui con li soi esser stà quello à varentalo if monte di Brentonega, quando tedeschi vi vene ; adco il re 1 à laudato, et scriloli optimc Al'HILE. 3 98 lelere. E nota, non fu vero che dito missier Zuan Jacomo facesse 0, nè pur li soi. Item, zercha la liga, non era zonto ancora la nostra risposta et syndìcato. El scrive altre particolarità. Di Spagna, di sier Francesco Corner, orator, date a Burgos, a dì 15, Iti, 18 et 24 marzo. Di T intrata lì a dì 15; et li vene conira do episcopi (episcopo di Palenza, episcopo di Maioricha,......di Calatra’) el il secretario nostro Andrea Rosso, e altri Grandi, zercha 400 cavali. Poi andò a l’audientia dii re; e coloquij abuli da poi la 'prima audienlia. E zercha queste cosse dii re di romani, voria si «quietasse e atender conira infidclli. E di la liga, la expedirá, et à expedito mandalo in Pranza, voi esser grande amico di la Signoria nostra. Item, visitò la serenissima regina; et volendo visitar la regina liola, li fo dito non achadeva, era (in) Archos. Item, visitò il cardinal di Toledo con le lelere craleutial. Item, scontrò do oratori vanno a Roma ad prcestandain obedientiam, qualli sono il fio dii ducha di Alv i •et.........Item, lì è do oratori di Franza, et orator di Borgogna. Item, è stà squarlà uno, qual bavia voluto amazar il re con uno pugnai, al qual re lì dimandava certi danari el dovea avea dal re Philippo che morite. Dii gran capilanio non fa inonlione etc., ut in litteris. Di Napoli, di Lunardo Anseimi, consolo, di primo et 2. Come li fermenti erano cari, valevano 6 carlini il tulliano, che 3 tulliani è do stera nostri ; e li predichalori hanno dito ini pergole, che la Signoria nostra à tanta guerra e tanto excrcilo; e il fermento non eresse, nè fa mutai ione. Item, clic li popoli e quelli baroni si duol, che la corte dii re non vi sia lì, come el promisse, imo clic voi vender la gabella di la donna di le pecore, che li fo donala etc. IH Romei, di V orator Badoer, di 8 et !). Dii 1 !)3 ' zonzer di l’oralor hongarico, come scrisse, e l’au-dieutia aula. Qual voi far liga universal contra infideles; el si duol di le disensión ili cliristiani, intervenendo il re di romani contra il re di Franza el la Signoria, con molle parole. Il papa rispose, era presto a lar liga e unión contra infideles, nè mai havia invigila ad altro olia a questo; et, quanto a le discor lie, etiam lui si doleva, e havia mandalo za più mesi il cardinal Sania f, legato in Alemagna, a questo effccto, per sedar quesle perturbatimi. Item, come il ducha di Urbim stava malissimo, e il papa li à mandato uno medico. Item, che Bajoni versso Perosa fevano zente per certe inquielaliom ; il papa dubitava. Item, come lì è nova, a Lucha esser di noie stà viste, p r più zorni. el continue di note