97 . MDvii, g ire no. 98 Fu posto, per li savij, li provedadori sora la chaînera d’impreslidi, qualli non hanno salario, |>ossiuo esser electi e siino senza contumatia. Ave 33 di no, 134 de sì; la qual parie si metti in gran conseio. Et posta, a di----- ave 291 di no, 535; iterum, 464 ili no, 650 de si. Non fu presa; voi aver i do terzi. 46 Fo dispulato certa materia secreta, ne scio quid. A dì 8. Fo pregadi. Etiam fu posto, per li savij ai ordeni, 3 galie al viazo di Alexandria, parlino a dì 10 avoslo, ini pena ducati 500 al capitanio etc. Parlò sier Alvise Soranzo, è di pregadi, aricordò certa cossa ; rispose sier Thomà Donado, savio ai ordeni. Fu presu l’incanto, dì tutto il consejo. Fo tolto da dosso a li patroni di Aqua Morte, i qualli sono sier..........., le galie ili Aqua Morie ; el fo posto parte, per li savij ai ordeni, meter queste do galie al viazo dii Ira lego, con don per galia di ducali 1000, ut in incantu; et che sier Francesco Arimondo, eleto capitanio in Aque Morie, resti e vadi capitanio al trafego ; etiam li oficiali electi a dito viazo, vadino al trafego. Fu cossa nuova, perchè il gran consejo havia eleto il Kimon do, capitanio in Aque Morte e non al trafego; pur romase. Et parlò sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, el messe certo capitolo contra l’incanto di dite galie ; el rispose sier Carlo Contarmi, savio ai ordeni. Et fo preso l’opinion ili savij ai ordeni. Da Mila/n, di oratori. Come il re partiria a dì 8 per statela per Saona; havia lato etc. Da Curzola, di sier Almorò Pixani, vice capitanio al colfo. Come era lì venuto, inteso di alcune fuste di Porto Venere herano in colfo; et che havia lato comandamento a sier Hironimo Gipello, sora cornilo, restasse con lui per dila caxon. Qual li ha mostra uno comandamento dii provedador di l'arma’, che lo vadi a trovar; sì che non l’à voluto .obedir etc.; de occurrentiis, ut in litteris. Fu posto, per li consieri e savij, alento manchi il numero di savij dii consejo, si fazi ozi in scurtinio 4: uno intri immediate, in loco di sier Zorzi Corner, el eavalier, è miri eonsier; et possino esser electi quelli, al (in dii mexe poriano esser tolti. Et cus*i rimaseno 4 vechij : sier Lunardo Mozenigo, sier Polo Pixani, el eavalier, è orator a Milan al re di Franza, et etiam capitanio di Padoa, perchè il successor non è andato, sier Antonio Trun, et per 3 me.xi sier Marco Bolani ; solo, sier Francesco Fo-scari, cavalier. lutrò la malina sier Lunardo Mozenigo predilo;*il Bolani refudò. In questa maliiTa, in quaranlia criminal, da poi assa' dispulalo il caso di sier Piero Calbo. podeslà di Cologna, menato per sier Zuan Corner, olita avo-gador, messe di procieder. Ave 11 et II, il resto non sinceri ; iterum 13, 13, il resto non sinceri. Ni-hil captum. Noto, in questi pregadi fo terminato, che sier Domenego Trivixan et sier Polo Pixani, oratori nostri, restino a Milan, et vadino il Condolmcr con il rea Saona; i qualli oratori restar dehino fino ara altro mandalo et hordine di la Signoria nostra. Fo disputa tion. Di Elcmayna, si ave letere in questi corni. 46 * Come la cesarea majestà mandava a la Signoria nostra do oratori, videlicet el doctor itauber et domino Gmiillo de Montibus, fo liol di missier Zuan Francesco, che alias suo padre fo qui orator; era ili nation neapolilano. A dì 9. Li malina fo incanta in Rialto le 3 galie deputate al viazo di Alexandria ; et questi fonno li (»aironi : Sier Antonio Mantello, quondam sier Andrea,......lire 151, due... Sier Zuan di Garzoni, quondam sier Marin, procurator, . . . » 151, » 7 Sier Zusto Guoro, quondam sier Pandolfo,.......»151,».. Et fo incanta le do galie dii trafego, e non trovò patron. Da |mi disnar fo consejo ili X con zonta. E nota che fo asollo sier Alvise Barbarigo, quondam sier Antonio, padre di sier Etor, qual per il lìol fo bandito anni 5, privo di rczimenti, olicij et conscgij, per averlo voluto Irar di prexon. Or fo asollo. A dì 10. Fo pregadi. Et fo le infraseripte le-tere: Da Sibinico, di sier Marin Moro, conte. Come era zonlo a Narenla uno messo dii signor turco; et havia manda a la Porta in ferri do vayvofla, ha-veano scorsizato sul nostro in Dulmatia ; e si dize mandala qualche sanzacho, siche à falò segui voi ben convicinar con la Signoria nostra. Di Milan, di oratori. Come il re havia diferito a partir per Saona, »•di X, anderà per slafeta, dove sarà a prlamento col re di Ragon, ritorna in Spagna. Itcm, dii zonzer lì a Milan il Cardinal Santa Praxede, legato dii papa. Fo honorato assai : li andò contra il Cardinal Roan, legato, con altri cardinali et oratori; intrò solo una umbrella damaschin bianco etc. Item, scrivono di coloquij à ’buti esso Cardinal Salila Praxede con li nostri oratori; come è