405 M OVIII. MAGGIO. 4GG Di sier Marco Loredam, capi tanto di le galie grosse, date in Trieste. Avisa esser restato lì 350 fanti, soto 3 contestabeli ; et in la rocha sier Yicenzo da Riva, di sier Bernardin, posto per il ze- • neral in loco di sier Vicenzo, suo fradelo, che ritorna su la sua galia. Item, scrive quello bisogna a la terra per fortificarla ete. Ite tu, manda uno riporto di uno triestin, vien di Lubiana, che ivi è adunation di zercha 20 milia persone, et che lì è il ducha di Bresvich ; et il re à ’uto ducati 200 milia di le terre franche, farà etc. Dii provedador Contarmi, date in galia, a presso Trieste, a dì 11. Dii ricever le nostre le-tere, con l’ordine di consultar, a tuor impresa di Fiume, col provedador zeneral ; et per esser parlilo esso provedador, e andato a la volta di Monfalcon, anderà a trovarlo per consultar e tuor et exequir li mandali. Noto. In questa sera gionse qui 3 triestini, mandali per esso provedador di l’armada, con consulto dii Loredan, provedador, per sospelo; e sono di primi cai di parte, gran nemichi nostri, et fonno drizati al consejo di X. Li qual fonno posti in camera, et nomeno Freschazonta Bonserman et Francesco da Chioza. Et etiam è da saper fenno in Trieste, che tutti li triestini portono le arme in castello ; adeo ri-maseno senza alcuna difension e ofension di arme. 224 Et ozi fo, lezando le letere, consejo di X, per le-tere drizate a llioro, ut dicitur, in questa materia di Trieste ; et fo zonta dii colegio e altri. Di Cao d’Istria, di sier Etor da cita’ Taja-piera, podestà et capitanio. Ricomandano alcuni ; et in conclusion quelli de lì, quulli in questa impresa di Trieste si hanno portà benissimo etc. Item, avisa quelli di Pesin aver fato danno a’ nostri sotto Mon-tona, dove è podestà sier Alvise Pizamano, et manda la letera dito podestà, et che li à brusato una villa ete. ; et perhò è da far provision. . Di sier Donado da Leze, provedador, date in Tuhnin. Come era partito di Cremons et venuto lì, perchè havia inteso di la adunatiom fata in Lubiana, età quelli confini, di 7000 persone; tamen fo a veder quelli passi et provete etc. Di sier Andrea Loredam, luogotenente di la Patria di Ermi. Avisa questo medemo, di reporti di adunation in Lubiana. A scrito al provedador zeneral ; et è bon star reguardosi, fa etc. Di Hongaria, di Viccnzo Guidoto, secretorio, di 24, 25 et 29 aprii De coloquij abuli col thesorier, qual rrhiede li danari dia aver il re annua tim da questa Signoria, et la risposta fata, scu- sando la Signoria è su gran spexa per queste motion col re di romani. E il lesorier dice la Signoria è rapace; et il secrelario rispose non parlava ben. Et cussi altercati, esso secrelario li disse che ’1 parlava mal, e lui rispose el mentiva per la golla ; et avisa sopra questo, scusandosi aver tenuto le raxon nostre. Itern, fo dito il re havia mandà il suo oralor a Roma, con gran spexa, per cessar queste diferentie. Itnn, fo dal re; tandem soa majestà à serilo una bona letera a li electori dì l’imperio e a le terre franche, mutati$ mutandis, contra il re di romani, in favor di la Signoria nostra, qual li voi dar il passo, venendo paeificc e non con arme, et in favor dii re di Franza, ut in ea; manda la copia, la qual sarà qui soto. Item, discordie tra quelli transalpini, zoè il transigano et il mondavio; e par il turco voi ajutar uno, il re non voi se impazi, e più presto ve-ria a la guerra. Et altre particularità, come in dille lelere si contien. Di li provedadori generali in campo, date in Val di Mori, a dì 10 et 11. Come sier Zorzi Emo è stato in Agresta, provisto etc., et posto li sier Zuan Vetor Ba loer, quondam sier Rigo, con fanti, et per inquerir quello achadeva, volendo tuor l’impresa de Archo. Et scriveno, il loco di Agresta aversi dato, salvo l’aver e le persone,con far il salvo-conduto a quelli, et non con altri pati, ni de darli stato altro in recompensa, ni altro, Item, si scusano essi provedadori, dicendo mai Ira llioro esser stà varietà, nè non esser stà altro dia uuidi, cxccplo di le opinion, ma sempre è siali uniti al ben di la Signoria nostra. El che lui provedador Emo è di opinion di tuor l’impresa di Archo, per esser facile, non vi esser zente di difesa, esser discordia tra barba e nievo, e terra de italiani nel cuor dii nostro dominio e asecura Riva ; et che lui provedador (¡riili non à questa opinion, ma voi andar con il campo a la Piera, e cussi è di opinion li illustrissimi capetanij, 224 * per esser impresa più onorilicha, et si aria poi Archo senza difìcullà etc. Item, che i ninnici è da fanti 7000, ■ tra la Piera e Trento. IH Roveri, dii podestà Pixani, et provedador Diede. Mandano una letera auta di Trento, dri-zata a la Signoria noslra, scrita per lo episcopo di Trento et 3 altri consieri regij, videlicct Paulo Lc-tistener el 3 altri. Li qualli dicono aver scrito una altra a la Signoria, zercha voler far lieve e tratar acordo di queste disension con la cesarea majestà et la Signorìa nostra, perchè non è bon dissenssion tra christiani ; el si meraveglia non li sìa sta mandato risposta e se li ris|Kjnda.