2G3 Sicr Zuan Moro, fo sopracomilo, quondam sier Datuian. Sier Jacomo Mariolo, fo sopracomilo, quondam sier Zuane. Sicr Pexaro ila dia’ da Pexaro, fo sopracomilo, quondam sicr Francesco. Sior Agustin da Mula, quondam S'er Polo, fo provo lador di conni n. Sicr Christofa) da Canal, fo capitani» di la ci-tadolla di Verona, quondam sit-r Luclia. Sicr Zorzi Similecolo, fo sopracomilo, quondam sicr Zuane* 13 i Ciopia di nove scrite per el consolo de Syo. Laus Deo. * 1507, a dì 27 sctembrio in Syo. Da nuovo, per uno merchadante armeno nostro cognoscenle, partilo di Angori a di primo ili l’instante, et da uno merchadante genovese, partito da la Porla dii Zdabi, fio dii signor, sta in Magnasia, a dì w2k2 ditto, se à ’hudo, come d signor Sophì, con lo suo cxercito, era intrato nel paese de questo signor turcho do ¡tornale, el acampalosc a presso una terra grossa de dillo signor lurcho, chiamata Chaisagna, con honieni 80 milia e più, in fra i qualli sono cavali 15 milia, tulli armali in arme bianche, conira..... di questi turchi, lonlan di Angori zornate 5. El san-zacho di la qual terra è andato a l’incontro de ditto signor Sophì con presenti, et honorutolo. El qual ditto signor Sophì disse a lui, non esser venuto per far danno al paese del suo signor in Nadolo; et à fato andar le cride per tutto el suo esercito, che • nisuno non lazi danno nel paese del signor turcho, ma vole che li, sia provisto di vituarie per lo suo cxercilo, per i soi danari; el cussi si fazia. Li eserciti dii signor turco sono tutti in le circonstantie di Angori, e stanno a la veduta : dove s’atruova Aeha-ia, bassa di la Porta dii signor turco, con janizari (¡000, a sa pi SODO, albanesi 5000 ; lo bilarbd di la Natalia con luti li sanzacbi 18, c timaralì di la Natalia con le sue nenie ; de li qualli bdiarbeì, sanzachi c timarati è capilanio lo lìol dii signor turco, sla in Magnasia, ma sopra tulli lo ditto bassa. El non fanno movesla alguna, imo siano a la veduta. Et adesso ìi lussalo in la Natòlia lo bilarbeì di la Grecia con le sue zente, et tulavia vanno a quella volta zente assai. Queste nove mi à rasonato lo ditto .irtnimo, le quale me à continuate con el zenoese; el qual dize haver ‘2(14 inteso a la Porla del Zelabin, dove ogni di ebapitano valnchi. El qual Zelebin, atrovandose de li el zeno-vese, à visto venir uno valacho, mandalo per el padre, con comandamento che 'I debia mandar i janizari 300 de li sui al campo. Per conclusioni, in tutta la Natalia non si parla altro, salvo dii Sophì. Al qual sono andati quanti dravis se trovano in la Natalia, et ogni di vanno, et altra zelile de diverse sorte; si che in tutta la Grecia e Natalia non è più dravis, e quanti ne à potuto haver lo signor turco, li à fato tutti morir. Ditto signor Sophì pretende andar a debelar ditto signor Anadulli, suo inimidio, el qual li aveva promesso a dar una sua lia |)er mojer ; e, acciai li pati, gè à mandala una lia di uno povero-mo; per la qual cossa è sdegnato dillo signor Sophì, e à deliberato meter a fin el signor Anadulli. Et va per la via del signor turco, per esser le altre vie con montagne aspre e mollo dilizile, e passcria ditto signor Sophì. Et à consuetudine, quando va da lui al-guno poveromo a inchinarsse, la comandamento in 134' tutto el suo exercito, che cadauno ge daga uno aspro, e si lo fa rieho; e dize: L’ò pedialo, che questo poveromo non habia da viver. Io aspelo, Deo dante, inlina zorni In in 20 Antonio mìo lio, se atrova in Angori, dal qual ho abulo teiere di primo di l'instante, e con lui se averà el seguilo. A dì 5 oetubrio. In questa borra sono zonti qui schiavi 7, sdianpati da Constantinopoli sa bado di note, die fo a dì "2 de l’instante, con una barcheta di quelle passano di Pera in Constantinopoli. Li qualli me hanno ditto, come el signor turco à mandalo nuovamente bombarde 300, eoli le charete, a la volta dii suo exercito; et che in Constantinopoli non si ardisse di parlar di le cosse dii Sophì ; et che in ConslantiuO|>oli sono stati con luti do de li honieni del Sophì, presi da leantiguarde, e che tutta Li terra li andavano a veder per miracolo ; e che ’l signor turcho slava con pensamento. vi dì 12 dito. Poi serita, a dì 8 ditto, sono venuti do merchadanli di questo luogo da Paleocha-stro, a presso le Fogie una zornata,.partì a dì G dito. Li qualli me hanno dillo, chome in dillo luogo di Paleochaslro erauo ritornati di caui|)o in X in 1*2 di li ditti timarati, feriti; non che li schunpauo, ma si sono trovali a combatere. E par lo capilanio babbi mandalo una parte di li ditti timarati, per antiguar-da, contri questo signor Sophì; e sono stati a le man, e morii di una parte e di l’altra, ma questi turchi hanno abuto el pezo. Aspetamo tic lì el sequito. »invili, GENNAIO.