25» MDVIII, UENSAJO. 200 Nolo, come al colegio di sier Zuan Antonio [^imbardo fo sier Stefano Conta ri ni, consicr, sier Nicolò di Prioli, ciò di X, sier Alvise Mocenigo, el cavalier, avogador, et sier Alvise Arimondo, inquisilor ; et in la sua condanason fo ditto, che li cai di X lo debbi mandar al suo confin etc. Item, sier Alvise Salamon, de sier Vido, che era castelan a Riva, et fo menato qui, incolpato esser sta a parole con il provedador sier Marco di Rcnier, exa-minato per il colegio, et visto la verità, fo per il consejo di X asolto, et iterimi ritornò a la sua caste-lanaria. In questo zorno a consejo, nel levar dii consejo, atento è la parte dii consejo di X, che niun si poi muover fin non sia stridà li romasi, et atento che uno zovene, sier Salvador Michiel, quondam sier Luca, venulo a questa Santa Barbara a consejo, si levò dii loeho dove stava, et andò a uno altro bancho, fo visto dal doxe et mandato a la leze ; e fo publiebà a consejo questo, si clic tutti starano sentali. A dì 31, fo San Marcilo. Se intese esser zonto in Istria la nave, patron Zuan Cadena, che vien di Scria, clic si dubitava fusse rota. Qual à ’uto fortuna, scorse al Monte di l’Anzolo, fé’ 12 pelegrini; è stà miracolo sia scapolà. Item, qui fo asegurà 30 per 100. Da poi disnar fo pregadi. Et loto le infrascripte lettere: . Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bembo, baylo, di 27 novembrio et 4 deaembrio. Avisa il ritornar di Zachia bassà e altri capi, stati a l’exer-cito contra Solfi; el qual SolTi sta alquanto rilralo per questa invernata, tamen è potentissimo. Item, che quel, menò le fusto di Porto Venere in colfo, era 132 ’ venuto li con una nave di zenoesi, e I baylo lo fe’ ve-gnir davanti li bassà. El qual disse, non aver fato danno a' musulmani, et che credeva esser segnro lì; et si fè turebo, presente li bassà. Et il baylo disse, è conira li capitoli, adeo fo mandato in la torre di Mar Mazor, dove è li nostri nwrchadanli. Item, li bassà li disse, da parte ilil signor, si el baylo che vien non portava li ducali 15 milia per li presoni, sier Marco Orio e compagni, li faria tajar per mezo. Item, Ahi bassà disse aver fato uno mereba’ con sier Nicolò Zustignan ; el che certe nave con fermenti era stà prese da Rodi, perhò la Signoria scriva a la restitu-tion etc. Item, dii zonzer lì de uno orator dii re di Hongarìa, come scrisse; è stà mollo honorato, non à 'uto ancora audienlia, vien per li contini e turchi mandati etc. Nola, sier Andrea Foscolo è più di un mexc è partito- e andato a Zara, dove montò su la galia, soracomilo sier Hironimo Capello, e anderà a Constantinopoli ; portò li presenti soliti etc. IH Franza, da Bles. Come il re si oferisse venir in qua; à scrito per lutto, voi esser a una fortuna con la Signoria. Item. lien che ’I re di romani farà qualche novità sul nostro stado. Item, aviso di Ber-gogna, esso re à mandato a tuor zente di là ; et che ’I roy mandava monsignor di Obignì, oralor in Scoria, per tegnir bona amicitia con quel re, et, volendo, possi aver scocesi. Item, il Cardinal Roan, legato, vien versso Lion; et esso nostro orator scrive, la Signoria comandi quello babbi a far, o star lì col re o vegnir di longo. Item, di la morte dii gran eanze-lier, per la qual morte tutta quella corte e il re è in tribulationc. Da Milani. Come, a dì 26, parliria missier Zuan Jacorno Triylzi, capo di 400 lanze, eh’è cavali 2400, et fanti 2500, et vera in manloana, et passerà per il cremonese ; unde fo visto, li prepari alozamenti per il passar. Item, che ’1 roy averi» frisoni. Di Ferara, di sier Domenego Pixani, el cavalier, vicedomino, qual è indisposto. Avisa, in Bologna esser molion, quelle 4 fameje in arme, Pe-poli, Fontuzi, Barzelini et Marsilij etc. ; et che a li dì passali volseno brusar certe case de li 40, tra li qual di missier Zuan Gimpczo. Et questo, perchè diseva-no Ihoro esser slà causi», che non sono stà sublevali di le graveze dal papa. Et par siano tasentati;et mandano oratori a Roma, uno por il legato, l’altro per la comunità, a questo efTecto. Item, li cavali lizieri dii duca di Ferara, numero _____ erano intrati in Bologna, chiamati da quel legato dii papa. Di llavena, di sier Lorenzo Capello, podestà, et sier Hironimo Contarini, capitanio. Alcuni avisi di le cose di Bologna, per certi di Forlì, ut in litteris. Di Bontà, di 26. Come il papa, fato la Mado-na, voi andar a llostia. Item, è venuti oratori senesi, a pregar il papi» vadi lì ; e come hanno caldo danari |>er reintegrar li danni fati a li soi passadi, cussi voglij vegnir fin lì, come fe’ papa Pio. Item, fazi uno lìol di Pandolfo Pelruzi, Cardinal. Item, che è zonti li oratori di Bologna, non ancora aldìdi dal papa ; et il papa voi mandar uno degno legato a Bologna, Cardinal. Item, che ’I papa à fato che il car.linal di Narbona et monsignor de Girne), oratori francesi, hanno scrito a Milan, bisognando ajuto a Bologna, li dagi ; e à inteso, li Benlivoy veneno vicino a Bologna, a Castel Franco, quando seguì la novità, fin a Castel Franco; tamen, visto non seguì altro, ritornò