9 MUNII, MARZO. 10 Del suo gran poter de danari. Si dice questo signor esser potentissimo de delusilo ; et de la inlr.ida, die si può vedere, si dice esser da tre nnlbooa d'oro in suso: cioè de’(ristami, che pagano charazo, da uno uiillion e dusen-to utilità ducali; de coinerrlii da secente millia; de niinere de arzenti, rami, piombi et ferro che 'I si alrova, da arrotanti ; et de presenti non si potna «stimare, perché sono lauti et di latito valor, che seria cossi incrcdihille a durarli. De la fertilità del suo paese. Atrovassi questo signor formenti in grandissima copia, legnami, |M*gole, lini, slope, sei et alunii; et.di ogni altra cossa necessaria he abondantissimo, da stagni in fuora, che nel suo paese non si atrovano. Del grandissimo />oter suo di gente, et de le qualità di quelle. Si atrova ha ver el prefaclo signor al suo governo ini prima dui bassi, I’ uno di qualli è nominato Mostalà bassa, el l’altro Achia bassi. Kl questo Mo-' stala vieti tenuto huomo sapienlissinio, lanini non molto in gntlia dii signor, |ier quanto vieti diclo ; et questo, per il nome universsal da tuli, de’ esser grandissimo inanzador ; et hè tenuto esser de la seta de lo Ardevelli, che a presso di noi si chiama Soplil. L’altro, Achia bassa, Im* htionio grossissimo, et mostralo anrhora nel viso et ne la persona, per esser homo pingue et pieno in volto. Costui hè inanzador seneia discretion né prudeulia alduina, tulavia non manifesto al signor, ma si ben a' niarchalanti et altri, che per ex|ierienlia el sanno, chomo la nation nostra. Maxime perclic, quando fu creato bassi, el nostro baylo, con alcliun altri de noi, andassimo a la congratulatimi sua, el inteso noi esser con le mano vote, ne fece star per primo uno buon pezo da liasso ne la sua corte, fazandone dir che l’era in el seraglio da le done, et che lui havea da far. Poi |ier altra via, per il mezo de alchuni sui rulianeli, ne lece intender die 'I non si andava a visitar simel sorta di bassa teorìa presenti. La qual cossa intesa, si parlissemo, et ritornati da lì alchuni giorni poi con uno (onoratissimo presente, el trovando el diete esser andato a la sua moschea, |»er esser venere, lo aspettassimo. Il qual riternato, el vistone coti I Diarii di M. Sa.nlto. — Tom. VII. buon ordine, ne fece subito intrar dentro da la sua corte; el prima che 'I si scalzasse gli stivali, nè si posasse ponto, cussi sudato rhonio l’era et ini.piedi accptò (lieto presente, facendone offerte amplissime, che noi |K)tessimo comandar et dis|M>ner etc. Del salario che lutilo li diti bassa. Ilano li didi bassi dal signor, per le persoue loro, da ducati XXIIII tnilia a l’anno, scucia gli soi tiiuari, che sono di vagliuta grandissima ; tengono corte suiti-pluosa, sì de huoinini chouio de cavalli, et servitori di più sorte, et hano seraglio di done, et viveno con luta quella pompa et fausto, che si ricerclia al loro modo lurchescho. Del governo dei diti lassù. Sentano gli (lieti bassa a la Porla i giorni i consueti al signor per septimana ; gli altri veramente giorni dano audieutia in casa, dove con più comodo se gli possono parlar, et dargli ad intender i diasi suoi, el usar degli niezi clic ciasdiaduuo di loro si rende |x>i più favorevole di quel fariano. Et lolla di' è loro la iuformatioiie da le parte, se sono cosse die per la loro autorità si |>ossiiio expedir, la ex-pediscono, se altri mente, el fano intender al signor. Et queste medesimo ordine tengono sì ambassatori chomo altri parliculari, siano di qual condilion si vogliano, che liahi bisogno di andar a la Porta ; in modo che tute exigcnlie liano bisogno de la autori-late loro, la (pialle, chomo si vede, hè grandissima. Degli chadilascheri et deftarderi. Àlrovasi el prefaclo signor haver dui chadilascheri, i qualli sono sopra la suo lege, et supplisseno in quella, chomo ne la nostra fede fano gli episcopi. Questi hano a judichar quelle cosse che ochoreno al 3 modo loro dover (essere) judidiate, per conscienlia e per rasone. El dui altri, che si chiamano deftarderi, qualli sono sopra el criminal, et possono judichar trameni a la morte, el altre cosse die si judicano per criminal. De’ bcllardeì. Si atrova anchora el prefaclo signor doi bellar-deì, uno de l’Anatolia et l’altro de la Gretia, i qualli hano trentado sanzachi per uno. Ma quello de la Natòlia è di mazor autorità, perchè costui può impi* 2