49 UDVII, APRII.E. r»o niente; « niniigo dì Franz», e pur potesse farli qualche mal, et maxime per le noze di la tìola, promessa al nepote, poi data a monsignor di Anguleme. Et perhò, quando el si partì da soa majestà, esso omtor lo lassò in Arzentina, et dovea andar a Costanza a una gran dieta, ordinata lì a dì... di questo, 'la qual è di gran importanza; et che in queste diete è gran fastidio di popoli e vanno con spexa. Item, la (iola, madama Margarita, è andata in Fiandra al governo di quelli popoli, lino vi vadi soa majestà ; et che la morte dii lieti, re di Chastigiia, li à fato variar molti pensieri, perchè, si ’1 viveva, el feva gran cosse; à optima intention contra turchi. Item, che soa majestà non si partirà, nè anderà in Fiandra, come el disse voler andar, lino non se intendi il successo dii re in Italia ; et che in la soa corte è molli provisionati dii re di Pranza, el lo elector inabilitino è tutto francese. Item, lì era el signor Conslan-lin Amiti, venuto per adatarlo con Pranza, et inler-ponersi il papa tra Ihoro. Item, li fioli fo dii signor Lodovico sono zentil puli, l’uno nominato Maxi-mian sta in corte di la raina, sua ameda, et l’altro Sforza in.......Etiam vi è molti milanesi foraussili etc. Item, che il re in.......... aperse li forzieri o ver casse, dove erano il thesoro di F imperador suo padre, et la briga’ leniva fusse danari e gran liaver, ma era sulum ymagine di tulli i santi, d’oro e d’arzento, grande, zerclia____di peso I’ una, le qual il re l’à donale a varie chiesie di la Eiemagna; sì che meglio era non le bevesse aperte. Item, à bellissime zoje,____qual le mouslrò, quando l’investì il vescovo di Argentino, sora una tavola, dicendo: Questi voleva se inetessemo queste zoje a torno; basta che le ha verno, vedetele qui etc. Item, à quelli diamanti et......, che lu- seno molto et è grandi. Item, che poi la morte di questo re, succederà a l’imperio uno di Saxonia, chiamalo il duca..........., non quello è elector di l’imperio, ma uno altro, qual è amalo da li declori e per la Germania. Itnn, esso orator disse di la ferma opinion dii re in venir a Roma a incoronarsi ; e veniva quando el scrisse, ma sopravenuta la morte dii fiol, fe’ novo penssier. Item, disse dii reverendo domino Matlieo Lanch, secretano regio; et altri1 cosse, qual non ho inteso. Laudò Fabio, suo secretano; disse il re li donò in reditu una co|w ilo-rada, di valuta di ducali 40, qual la presenterà a le raxon nove, de more. Fo dito, per letere particular, una nova di Zenoa, come il fiol di mTssier Zuan Alvise dal Fiesco, lien con Franza, andando con molli partesani, zenthilo- nieni zenoesi et altri, verso Rapalo, se incontrò in le genie dii jtojtolo di Zenoa. fono a le man, et fono morti assai di la sua compagnia, e lui preso; et che poi l’havp modo di fuzer da ditte zentc et salvarsi. A dì 17. Fo audienlia di savij; 0 da conto. 20 A dì 18. Fo gran consejo. Rimase ai X savij sier Antonio Sanudo. ' A dì 10. Fo presuli. Et leto le inl'rascripte letere, videlicet: Di Franza, dii Mocenigo, orator, date in Ante, a dì 10 et 11. l)il zonzor lì etiam il Cardinal Roani, legato, el il marcbexedi Monfera’; item, il marchexe di Manloa con “200 cavali, venuti a incontrar il roy ; et si aspeclava il duca di Ferirà. Item, missicr Zuan Jacomo Triulzi era li, et il gran maislro di Pranza, qual era stà ex|iedito di Asie, per Alexandria di la Paia e Tortona, dal Cardinal, per dar principio a l’impresa contri Zenoa, perché lì sono reduti li sguizari, guasconi etc. ; el che doveano dar principio a l’impresa a dì 17, sahado; el che il re si aspeclava lì in Asie a dì 12. Et è nova lì, qual Koan li cOmunichò, di la morte dii duca Valentino, stato morto da quelli dii colile di Lirin, fo gran contestabile etc. IH Milam, dii secret irrio. Come e a viso, che monsignor di Aiegra eri sta morto verso Vintimilia da’ zenoesi ; qual, levato de Monaco, voleva andar facendo danni. Et che zenoesi haveano lato Ihoro dura uno, nominato Paulo da la Nuova, fregoso, et uno capitanili di la piaza, zenoesc. Item, che erano disposti vililiter a difendersi ; et haveano auto San Francesco, di’è a torno il castelletti, et li custodi erano retrali nel castelelo. Detti, si ha per letere. Et di Pranza, che Prejam. capitanio di Franza, di certe galie. Iiavia fato danno per quelle riviere di Zenoa, el preso certi gaiioni. Item, dii partir dii vescovo di Aquis, orator dii papa, |hT ritornar a Roma, sì che |>er nome dii papa niuii è rimasto col roy; et che quel francese, fo dito era montalo su le galie dii re ili Ragon, man late contra Zenoa in ajulo di Franza, era restalo li a Napoli, et mandato uno altro in loco suo. Di Spagna, di Hironimo Vianrllo, guai è fato capitanto di gente di quel stato, scrive di 19 marzo, da Turre Cremata. Come, zerclia le ripresaje, à obici luto con l’arziepiscopo di Toledo omnia ad vota. Item, che a di 13 il duca Valentino, hessendo da suo cognato re di Navara, qual ha-via guerra con il conte di Lirin, et hessendo esso duca per combaler, o ver in certo castello o ver per insidie, fenlo alcuni voler combaler, lui ussi e fono