7-21 MD1X, GENNAIO. re di romani conira di nui omnino, con volontà dii re di Pranza, ltem, fo lelo quanto per il consejo di X era stà scriplo a Roma, per apizar la pralieha, che '1 papa voi studar questo gran foco. Pu posto, per i savij, molte provisione: prima di redur tutte le zente d’arme, fonno casse, a le sue compagnie, ut in parte, ltem, far il resto fin cavali X milia di homeni d’arme, peritò che ne liavemo 7500. ltem, far il resto (in 3500 cavali lizieri, coni-putà in questo numero 1000 cavali de stratioli, perhò che 500 fo preso prima et 500 per questa parte; sì ohe si farà 2000 cavali lizieri, computa li stratioti. ltem, far fanti X milia, solo quelli capi parerà, videlicet fu preso prima 3000, liorra è preso 7000. Or sier Francesco Trun, el consier, conlra-dise, dicendo è bon redur li condutieri boni e non li calivi e aver valenti homeni etc. ; li rispose sier Marin Zorzi, dolor, savio a terra ferma. Andò la parte ; el fu prosa di largo. La quid previsioni è grandissima. Fu posto, per li diti savij, elezer dii corpo di pregadi do executori sopra le diliberation di exe-quir, come è stà fate alias. Et fu presa ; e si farà im pregadi per scurtinio. Fu posto, per li diti, clexer 3 provedadori sopra le vendede, li qual habino di Sun Marco ducati 5 per 100 di quello venderano de li debitori, et si fazi im pregadi per eletion e la bancha. Fu poslo, che la decima numero 76 si pagi per lulo il mexe, ali ter si pagi con pena, e vadi a le cazude, ut in parte. Et pregadi siete suso lino hore 4 di note. El nota, sier Domenego Morexini, procurator, di anni 85, et altri vechij, steteno im pregadi fino quella borra. A dì 24. La matina il reverendissimo domino Antonio Contarmi, prior a San Salvador, bavendo auto le bolle dii patriarehado, vestito da frale, col manto negro sotto, vene a la Signoria, ne la sua piata, acompagnato da molti frati dii suo bordine et da patrieij, tra i qual domino Alovisio Diedo, abate, sier Nicolò Michiel, dotor, cavalier, procurator, sier Tomà Mocenigo, procurator, sier Antonio Loredan, cavalier, sier Polo Pixani, cavalier, et altri soi parenti et patrieij, con molli piovani, et canonici di Gistello avanti. Et non volse niiiii de’ soi parenti si vestisseno di color, solum di negro. Sier Piero Coniarmi, suo frndello, era lì a presso di lui indrieto. Et sento a presso il principe ; disse poche parole, et poslo bordine per la domenega, a dì..., la matina andar il serenissimo a farlo sentar a Castello, poi il di di Nostra Dona li si sacrerà. El colegio in questo tempo era occupato in expe- 338* dir zente d’arme, in capi di stratioti, in meter in bordine li arsilij por riiandar a luor li stratioti etc., e far provisiom di trovar danari. Da poi disnar fo pregadi. El leto solum una le-tera di Riva, di sier Zuan Antonio di Renier, pro-vedador. Come, per persone venute di Bolzan e Yspruch, qual lui ha mandato a esplorar, dicono la dieta si fa ancora a Bolzan ; et elio quelli hanno risposo a li agenti dii re non voler dar danari por far guerra, et che sono disfati per la guerra passata ; et il re faria meglio a despignar soa moglie, qual è im pegno in certa terra per ducati 16 milia. ltem, che non si vede movesla di zente, ni di guerra. Fu posto, per li savij ai ordeni, incantar lo galie do di Barbaria, con l’incanto preso, e di zonta ducali 500 per galia, di acrescimenli. Et fu presa. Fu posto, per li consieri, che l’acordo, porto per gli Agustini dii banco, di quanto sono debitori per caxom dii banco, al qual più di li do terzi hanno so-toscriplo, licet li altri non voglino soloscriver, che per autorità dii pregadi sia fermo e rato, videlicet pagar ducali -25 di contadi al presente per 100, et '25 a l’anno in do anni, eli’ è 75, et ‘25 al sai, ut in co; el fu preso. Ave 50 di no, 81) di sì. Fu preso. Cai di creditori : sier Piero Contarmi, philosopho, sier Gasparo Malipiero. Fo posto, por li savij, scriver a l’orator nostro a Roma, sier Zorzi Pixani, videlicet comenzar pratici« col papa, ut in parte. Conlradi.se sier Zorzi Emo, qual non voria scriver 0; li rispose sior Andrea Venier, savio dii consejo. Parlò poi sier Polo Pixani, el cavalier, el (piai aricordò certe parole à la letera. El ultimo parlò el principe, qual edam azon-se certe parole. Et fo presa di tutto il consejo : avo 9 di no. Fo posto, per li diti d’acordo, seriver a l’ora-tor di Pranza, in risposta, vadi dal re e li commemori la observantia nostra versso soa majestà, el quello liavemo falò; et eli'* debi dir, ut in litteris, comanda strocla credenza, o inquerissa e avisa e parli con il car linai Roan etc., acciò nui siamo compresi in l’acordo, corno ogni raxon voria. Presa; vene zoso hore 4. A dì 25, fo San Pollo. Po gran pioza, sì che sarà questo anno gran charestia. ltem, l’orator di Franza fo in colegio, al qùal li fo parlato per il principe, che la majestà dii re havia fato questo acordo, et quello liavemo fato per soa majeslà etc. Da poi disnar fo pregadi, el non fo leto alcuna letera.