301 simili. Ftumituo. Item, la soni vene mio corier ili llongaria, con letere, disse aver visto da fanti 3000 et più vcrsso Lubiana a la volta di Frinì. La qual nova, intesa por li padri di oologie, mandono a dir a la Signoria, a gran eonsejo, per Gasparo di la Vcdoa. Et questo, perché molti di colegio voleano di danari di la (ansa, che fin qui è slà scosso da ducali (>0 milia, et è sta spesi ducali ló milia et non più di tal raxon; et aleuto, che pre’ Luclia di Renaldi, oralor regio, do-vea venir et si aspectava, voleano franebar monte nuovo et recuperar avanti intra marzo, et non si dagi il prò’; tarnm, inleso lai nove, non volseno fusse mossi, ma, licet il tempo fusse passa, si aten-desse a scuoder. A dì 21. Fo pregadi. Et loto le infrascripte letere : Di Hongaria, di 7 di questo. Avisa, come l’oralor dii turcho havia auto audienlia, qual si ra-logrò di esser varilo il re, et lo salutò da parte dii suo signor. Item, li svisava clic, bessendoli venuto conira quelli non lien ni una ni l’altra seola, e portano le barete rosse, el havondoli mandato conira, li hanno fato rctrar eie. Iter», dii zonzer li a Ru la l’oralor dii re, stato a Constanlino|>oli, con la reno-vation di le trieve e pace. Item, che era venuto uno orator dii moldavio a dir, turchi feva amicitia con il tartaro, e saria danno eie. Item, il re li dispiace, che il re di romani fazi queste novità con arme in Italia, el li ha scrito vadi pacifico a tuor la corona, et metti le sue forze conira il turcho, che adesso è il lempo, havendo contra Sophi. Di Cao d’Istria, di sier Etor Tajapiera, podestà et capitanio. Avisi, che di sopra si feva proparalion di zente alemanc etc. Et manda una teiera di Damian di Tarsia, castelan di Caslcl Novo, li avisa di questo. Di Udene, dii luogotenente. Di preparatine ut supra, a li confini ; et si eressi il numero di le zenle in quella Patria. Et che a li lochi dii re si fa preparalione, e si fortifichano etc. Di Ciiridal di Dellun, di sier Alvise Dolfirn, podestà et capitanio. Come sente adunation di zente di sopra, e avisi ; e si provedi. Di Itoverè, di sier Zuan Diedo, provedadur. Dii zonzer suo a di IC, si ave per avanti a bore 23, el le provision faie. E 11 è il capitanio di le fanlarie. 132' Di Vicenza, di sier Zorzi Corner, el cava-lier, provedador, di 20 le ultime. Come era ritornato li. et le provision à fallo; et havendo certo numero di fanti Ihnancha, el che.....non dubita die. per quelli passi in vicentina, non polrano venir. Di I ’erotta et di Ousolengo, dii provedador Emo et tlil Oriti. Di leoccòronlie e consulti; e anderano a veder li passi. El hanno, il re andava versso Yspurdi, altri dice vcrsso Brunirli, e poiria esser si calasse in Friul etc. Di missier Zuan Jacomo Trinisi a la Signoria nostra, date a Pala suol, in veronese. Come è vernilo li con le zenle regie; et si offerisse a la Signoria nostra per l’amililia e lianza c col roy. El noia, si ave una Idem, che ’I gran tnaislro scrive a li do provedadori zcncrali novi, andati in campo, la qual, 1’ ultimo pregadi, sier Andrea (¡riti mandò la copia a la Signoria, e la auteulieh i al collega Corner. Per la qual il gran maislro si aiegra win llioro, dicendo non dubitar le cosse procederann bene, e li lauda etc. Da il filati. Come erano zonli alcuni capi de’ sguizari, sì che subito si ari quel iiumero di fanti X milia. Fo posto per li savij, lunr ducati X milia di danari di la lausa |ier li hisngui oceorcnti etc. Presa. Fo posto, che sier llimuimo Coniarmi, dedo provedador di I’ armada, melli banclio a di ‘27 di quoslo, domenega ; el in questo inezo die ’I vadi via, el possi vegnir ini pregadi non melando balota. El fu presa : ave 0 di no. Fu posto, dar certa conduta di stralioti di Spalato, a uno di quelli; cl di li altri far capo uno ne-potè fo dii conte Xarcho, ut in parte. Presa. Fu disputato certa materia secreta, zerdia scriver a li provedadori a Verona. El parlò sier Andrea Venier, et li rispose sier Domenego Trivixan, el ca-valier, procitralor, savij dii conscjo. El fo expedita. Di Rimano, di sier Zuan Oriti, podestà et capitanio. Come de lì intorno è fama, che ’I papa feva zente. Item, à fato uno edito, clic niuo sulidilo di la Chicsia toy soldo con niun è con la Signoria, solo pena di nbdion etc. Questo se inlese per al-f cune vie. Noto. In le letere di Vicenza, dii Corner, provedador, si ave dii z >nzer li dii signor Piero dal Molile, con li provisionati novi et veehi, vien di Romagna etc. A dì 22. Fo eonsejo di X, |>cr expedir li pro-sonicri ; et non poleno compir di expedir. Vene letere di veronese, come a ili '21 erano parlili inis-sier Zuan Jacomo Triulzi, il colile di Pitiano cl il Grilli, provedador, e andati a veder li passi da Gus-solengo, zoè di lìrenlonega et Rovere c/c., per poter poi consultar quid fiettdum, e Seravalle. Item, per esploratori si In, il re esser andato a Yspurch,