537 MDYJI, ni.'KUtlllF. 238 da la dreza, fo itilo si voi apresentar por !e cosse di sialo, et voi salvo condolo ili le monelle. A dì 23. Fo, da poi disnar, an lientia di la Signoria. A dì 24, fo la vezilia di NaJal. Il drtxe a la messa in chiesia. A dì 25, eì dì de Nadal. Da poi disnar fo prc-dicliato a San Marco per Ira’ Francesco Zorzi, verdiani a la Vigna; poi il dose andò a vesp irò, de more, a San Zorzi. Erano oratori : Franza, Spagna cl Ferara. F.l portò la spada sier Francesco di Garzoni, va podestà a Verona ; fo suo compagno sier Zuani Capello. Et poi vene letere di Trini, manda letere di Corfù e di Constantinopoli. A dì 26. La matina et principe a messa a San Zorzi. Portò la spada sier Nicolò Corner, va podestà c capitatilo a Treviso; fo suo compagno sier Nicolò da dia’ da Pexaro, quondam sier Antonio. E poi fe’ il pranso. Da poi disnar non fo 0 ; solimi si ave dii zonzer in Islria assa’ nave di zuchari, e la nave, patron Pollo Biancho, vieti di Soria con letere di Sona et Cvpri. A dì 27. La matina se intesi! assa’ nove. Prima fo dito esser letere di Corfù, aver, per navilij, di la morte dii re di Spagna, qual era stà amazato ila 152 Consalvo Fernandes; lamenti Im letere freschissime di Spagna, che tal nova non poi esser vera. Item, per uno venuto, si ha le galie di Alexandria a di G novembrio zonseno in Candia; et che, per dubito di le barze ili Piero Navaro, stetono fino adì 17. Pur, hessendo segure, volendo ussir por andar in Alexan Iria, per uno gripo da lo Brulé, spa-zalo per nostri merendanti di Alexandria e il con-solo, ebeno letere non si partisseno, per esser gar-Ituio in Alexandria eie. Item, por più vie di lerra si ave avisi, do cosse. La prima, che sguizari in la dieta di -luridi erano risolti, non voler esser contri Pranza e la Signoria nostri, et fevano una altra dieta a Lucera. Et che 'I re di romani havia auto molto a mal, che li sui f uti ermo tornati, et quelli di I’ inqierio e terre franche; e fevano certa dieia a Bolzan, dove si aspediva il re im persona, et ininazava omnitw di venir. Da poi disnar fo gran consejo. Fato capilanio in Cvpri sier Bendo Sanuilo, el consier, (piai vene |ier scurtinio cl 3 man di <-letion; el consier in Cvpri, in luogo di sier Alvise Conlarìni, a chi Dio |>erdoni, sier Piero LoreJam, fo podestà e capilanio in Ciò d’Islria. El la sera, attore 3 di note, si senti toni et lampi, cossa quasi inaudita, si che senio a la primavera. l'tìam vidi ozi garofoli, e! è sii v.sto rui.se inasti’ lochi ; è bon iuverno. A dì 2H. Fo, da poi disnar, pregadi. Et loto le infrasoripte lelere : Da ¡.'ohi a, di l’oralor. M.m la la copia di la lelcra dii re di Portogallo al papa, zerdia li progressi di le ixole trovate por le soc diar.ivdle, state lino a l’ixola TqirotK.na, la copia di la qual sarà qui sollo nolada. Et a di 51, cl di di San Thomado, per que-sto fo fato a Roma solenne precessioni! eie. Jlrm, che si partirà il vescovo di Tioli, violi legato in Ito-magna. Tir* Napoli, dii consolo. I) da conto. Di Milam, dii secreta rio. Come sguizari oraiM risolti, voi esser con il re di romani, ma non colliri la Signoria nostra, ni il cbrislianissimo re di Frati-za etc. Di Franza, di 16, date a Roam, dorè i il cardinoI Hoan, legato, e il Condolmer, oralor nostro. Dii recever le noslro letere in jusliliebalion, zerelia il passarli fanti alemani per il noslro. Eliam domino Zuan Laschari scrisse in conformità ; <1 che è satisfalli, el ànno spazà dile lei oro a Rlcs al re eie. Di llrexa, di recioti. Alcune relation di ex ploratoti mandati per quelli de Fodonois di Valoha-niouicha, ili le cosse di Alemagna ; e ili la dieta si fa a Bolzan, qual principia a di li, el in quel zorno dia zonzer il re di romani lì. La qOal dieta se intende di quelli dii con là di Tirol, e il re sarà ini persona. Di Roveri1, dii Pisani ; et Riva, dii Renier. Avisi, ut supra. F.t a Rovere achadele, che uno fatile di quelli alemani ritornali in Rovere, hessendo a parole con uno inaisirochalegcr, dillo fatile li dote ili la balestra sul capo, el noslri lo amazò dillo fatile ; el il podestà à mandato a juslitìdiarsi a Trento. Item, di la dieta di Bolzam, come è scripto di sopra. Di Verona, de li reetori, et sier Zorzi Emo, \ provcdatlor z"nrral. Zcrriia quelli fatili el /.ente d’arme etc. El relaliom di esploratori mandali, i qualli ri|)orlano, zelile esser pur a li contini etc. Dii Zanle, di sier Antonio da Mitilo, prò-vedador. Alcuni avisi di nove, come il sa marito a Cast I Tornose era ritorna, qual era aiutato colliri Sopiti ; si dice Sopii) esser relralo. Di Cgpro, di Famagosta, di sier Lorenzo Zustìgnan. Quid era li, aspelando il tempo (ter nitrir luogotenente, e andar a Nidi sia. Eliam sier Domenogo Bendo, capilanio, scrive zcrdia haver visto quella lime li castelli etc. Item, rclalion di Sophì. Fu posto, die sier Francesco Corner, va oralor