45 MUVIl, APRILE. 4t) era in exilio «li Venecia pur anni 5, per il conscio ili X, e li inanellava do mexi a compir; e non volse dimandar gratin, perchè alias do liate la dimandò e non l'u presa, perchè In voi tulle balote. Or lenito molli patricij, parcnii, per 1’ una e l’altra parte, tra i qual do procuratori, sier Torna Mozenigo et sier Domenego Trivixan, cavalier. Et poi esso sier Vi-cenzo vene a cavallo, di Padoa, con zercha 20 di primi ciladitii di Pailoa, e ben in bordine. Et poi con li soi parenti zoveni, acompagnali con li padoani, vene nel palazo dii podestà, era tunc sier Marco Antonio Marzclo. quondam sier Fanlin. E compilo le noie, volendo le done e altri palricij repatriar, sopra -zonse gran vento e fortuna, adeo fu forzo a rimanir, 18 parte a la palla’ di San Zulian, e parie nel monaste-rio di San Zulian, qual è roto, e parie in cavana, et steteno tutta la note. Tra i qual Jo, Marin Satinilo, fui di quelli, con Cecilia mia mojer el altre donne; ergo per memoria ne ho fato nota. A dì 11. Fo gran consejo. Fato avogador di comun sier Andrea Trivixan, el cavalier, fo podestà et capitanio a Crema, quondam sier Thomado, pro-curator, in luogo di sier Domenego Pixani, el cavalier, aceto vicedomino a Ferara ; et podestà a Bergamo sier Zuan Venier, è di pregadi, quondam sier Francesco, zenero dii doxe, refudò. A dì 12. Fo-pregadi. Et lolo le infrascripte le-tere. Et veneno zoso a borre 24, senza dir 0; fo secreto, Mario quid, ma fo cazà li papalista, et fo in materia di la venuta dii re di Pranza. Di Germania, di sier Vicenza Querini, do-tor, date in Argentina, a dì 25 marzo. Dii partir di sier Piero Pasqualigo, ora tur nostro, con opti-ma fama, di la corte; di I’ audienlia abuta etc. E come il re era per andar a Costanza a una dieta ; et madama Margarita esser parlila per Borgogna, va a quel governo. Di Franza, di l’orator nostro Mocenigo, date a Garnopoli, di 5. Come il re celeravu il camin suo per Aste, per esser a l’impresa di Zeno»; et altre parlicularità, ut in litteris. Da Milam, dii secretorio, di X. Dii zonzer dii re a Susa; et come il gran maistro et Zuan Ja-romo di Triulzi erano partiti per andar conira la christianissima majestà versso Asie; et che milanesi doveano elezer, o, per dir meglio, haveano eletti 12 oratori conira soa majeslà, videlicet 4 |ter il senato, 4 doctori per il consejo, et 4 per la terra, i qualli an-deriano subilo iti Asie. Di Zenoa, Tlvisi di 3. Come ora ivi stà publii-à la guerra con Franza ; aiuti,leano zenoesi a bombar- dar il caslelelo e San Francesco, Item, che monsignor di Aiegra, con numero ili fanti, in la valle di Pouzevera liavia recevulo sinistro da’ zenoesi. Nota, inlisi, per letere particular, come per vi;i di monsignor di Ravasten, fo governador regio a Zenoa, si tracia va acordo, per il che zenoesi dii popolo grasso mandavano certi oratori fuora per Ira-lar acordo; unde par che ’I populo meiiudo si levasse a furor, dicendo non voler alcun acordo, ma ritornasene, e con impelo dipese le bandiere di Franza, che prima levaveno, et levono quelle ili 1’ intpe-rador, et ateseno a bombardar il castellelo. Dein, hanno ini porlo .... galie solil, et.... nave. Fra-chasso è dentro; e si dice il papa li ajutane. Hanno posto le man su le intrade di San Zorzi; hanno re-dute in Zenoa 15 milia fanti, tra forestieri e di le valle e riviere, la più parte optimi balestrieri. Vi è per capi, oltra ('radiasse, uno Gambacurla, pisano, et uno corsso; Pisa è con Zenoa. Di Iloma, dii Badoer, orator nostro, di 5 et 7. Come il papa in cairn Domini fece le cerimonie etc. ltcm, di le 4 galie dii re di Ragon, mandale in favor di Franza versso Zenoa, su le qual è |ter capitanio quel francese era orator a Napoli, mandate lì per il roy. Di Hongaria, di Vicenzo Guidato, secreta-rio. Dii zonzer di 1’ orator litigare ivi a Buda, e le letere di cambio di ducati 4000; et come il re voi 18" il resto, per poder custodir li confini centra turchi. ltcm, il re liavia gote, e andava in Boemia. Item, si preparava certa dieta di baroni e prelati per il dì di Siiti Zorzi. Di Cao d’Istria, di sier Nicolò Trivixan, podestà e capitanio. Aver da li reetori di Zara, di turchi 5000 passadi in Corvalia etc. Di Sibinico, di sier Marin Moro, conte. La nova di turchi 2000 passali, qual ho scriplo di sopra. Di Ferara, dii viccdomino, sier Sabastian Justinian, el cavalier. Dii partir a di 8 el ducila di Ferara, con 500 cavali, por andar centra il re di Pranza; e si dice esser partito il marchese di Man-loa con ... cavali. A dì 13. Fo etiam pregadi. Non fo loto alcuna letera. Fu certa disputatimi, cazado i papalista, secreta; et veneno zoso a borre 23. Fu posto, per li savij ai ordeni, armar do bregantini, di banchi..., uno qui, l’altro a Corlù, i qual siano con le galie solil a custodia dii collie, che pur se intende esser corsari in collo. Item, la malina, sier Francesco Donado, el ca-