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UDXIV, NOVEMBRE.
     auto un rnporlo che le zente erano in Verona, si preparavano per ussir fuora di la terra, el vanno in Val Polesella : hanno cari con burchiel suso da far ponti; si lien vogliano andar suso in brexana perchè voleno andar a recuperar Bergamo.
         Ozi in Quarantia criminal, post pranclitm, fo expediti quelli villani di Val di Marin feno quelli in-sulli a li conli, videlicet, cinque absenti banditi di terra et lochi, con taja etc. Et fo menati per sier Piero Pasqualigo dotor el cavalier avogador, stato in dila Valle. Item, fo bandizà absente uno Lorenzo Zacho dotor citadin padoan, amazò a san Al-vixe uno .... Toregia etiam padoan, perchè suo fradelo amazò uno Gasparo Zacho sò fradelo qui. Et fo bandito di terre et luogi, cum taja ut in parte, qual sta a Ferara.
125* A di 7. In Colegio vene sier Antonio Condol-mer procuralor di la Pietade, con le done di la Pietae, dolendosi di domino Francesco da Pexaro arziepiscopo di Zara, qual per il beneficio di san Piero di la Volta, che la Pietae ha et esso arziepiscopo dise è suo, ha mandato excomuniche et voi el benefizio et le inlrade di zà anni 10: per tanto il Colegio intese questo con gran displicentia, et scris-seno a li rectori di Zara, dove è andato dito arziepiscopo, li fazi intender vogli desister, altramente etc.
         Vene 1’ orator di Franza, al qual fo comuni-chato, con li Cai di X, quello fu preso eri in Con-sejo di X, di scriver in Franza et a Roma ; etiam lui scrivi che il corier partirà quesla sera ; e cussi esso orator scrisse caldamente al Re venisse in I-talia.
        Di campo, non fo letere. Di Parloa: Come a-lendevano a la reparation dii bastion di la Sara-sinescha, dii danno aulo per l’aque cresute. Item, mandavano vituarie in campo, et scrilo per le ca-stelle, vi mandi; e altre particularità.
         Fo terminato, per il Colegio, per trovar danari, con li Cai di X, per aricordo de li oficiali a le Raxon vechie, di afitar per anni 5 le caldiere è a Liza fuzina dove si lava le lane etc. qual alitò Zuan Matio da la Pigna per ducali 130 a l’anno, et hora dà a galder a la Signoria ducati 1000; el habi dite caldiere per ducati 80 a l’anno ; et cussi fo consulta ma non fato.
         In Quarantia criminal, fo dato principio al caso di Zuan Zerman, intromesso per li avogadori e sier Francesco Orio, etiam intrato in opinion. Et intro-duse il caso sier Piero Contarmi, fo avogador, al qual tochò il Colegio, e fo principiato a lezer le seri-ture; et dito Zuan Ferman era lì con tutti li avo-
chati di quesla terra, domino Rigo Antonio, domino Bortolomio da Fin, domino Alvise da Noal, domino Piero da Oxonicha, sier Zuan Antonio Venier, sier Carlo Coniarmi et altri ; quello seguirà di solo noterò.
    Da poi disnar, fo Colegio dii Principe, Consieri e savii e Cai di X.
   Di campo, vene letere dii provedador venerai, da Cerea. Come il signor capilano à mandato certi cavali lizieri a la volta di brexana etc. Item, si mandi danari da pagar la zente et biave da cavallo.
   Di Verona non hanno altro; le zente è preparate per ussir.
   Di Bergamo, di primo, di sier Zorzi Vaia-r esso provedador, de l’instante. Et etiam dii signor Benso di Zere capitano et governador venerai nostro. Come scrisse dii zonzer suo lì, et ha terminalo voler forlifichar quella terra, e sono da 4000 guasladori che lavora; è sta ben visto da quelli bergamaschi e trovato ducali 1200 era adunati per dar a spagnoli. Etiam, era venuto lì il conte Bortolomio da Villa Chiara, con ducati 300 trovati a Rover, et spera averne di altri preparati per dar a spagnoli, fin 10 milia. Item, trazerà danari 126 di sali sono lì. Item, ha disialo una grossa campana era a una torre, et fato butar quatro sacri et
100	passavolanli, et ha fanti 3000 lì, et spera fin podio arà 5000 tanti ; fa do bastioni et cavar certo fosso, sichè non dubita per questa invernata de i nimici; ma volendo farlo inexpugnabile bisogneria più tempo e li basleria l’animo a farlo. Item, se intese era etiam questo aviso: che il castelan spa-gnol era in la Capella è morto da peste; ma vi resta il governador era in Bergamo, et hanno carestia di farine et vino. Item, il capitano scrive si provedi di governo a quella terra, et voi mante-nirla ad ogni modo, et scrive non dubita; ma ben vardisi il capitano zencral nostro eh’ è troppo a-vanti venuto vicino a Verona, etc.
   Et il messo portò dite letere in una maza, disse a boclia era stalo in Bressa, et visto molti cari in la terra preparati senza buoi, che è signal quelle zente, maxime el viceré, volesse andar a l’impresa di Bergamo ; et che in Brexa se dicea erano homini d’arme .... et fanti....
    E nota : se intese il conte Zuan Batista da Mar-linengo, fo fiol di domino Leonardo cavalier, era stà retenuto da’spagnoli, et posto in prexon per dubito e sospeti havesse inlelligenlia con la Signoria nostra. Item, dice dito messo, aver visto apresso le porte di Brexa 200 cavali di nostri stratioti eie.