243 MDXIV, NOVEMBRE. 244 mato Nicolò Sanguinazo fo fiol di.....di età anni 44, gran ribello, havia da far sul Piova, e fu quello fé’ brasar Piove e altre caxe di zentilhomeni nostri, maxime a San Bruxon di Badoeri, di quali era gran inimico. Questo veniva di Mantoa et andava a Verona, et se incapò in li nostri cavali lizieri e lo preseno. Et inteso questo, per Colegio fo scrito in campo et a Padoa, che senza mandarlo di qui, in campo over a Padoa venendo, fusse apichalo per exempio de altri rebelli di tal sorte. Fo manda a Padoa, in questa sera, ducati 1900, et non si potè compir a ducati 2000, perebè non ne erano più. È da saper, che 1’ ultimo Consejo di X con la zonta fu preso di vender il passo di Lizafusina, di le barche, si afìta a l’anno ducali.... Item, le Cal-diere qual fo Iratà di afilarle, come ho notato di sopra, et il soldo per barella picola si paga e le Caldere; sicliè tutta quella intrada che 1’ oficio di le Raxon vechie scodeva, era ducati.... Et fu preso che li Governadori de l’intrude debano vender questo al publico incanto. Si tien si troverà ducati 10 milia, et comprò sicr Francesco da Pexaro e filij qu. sier Leonardo. In questa matina, in Colegio fo alditi li Ire oratori di la Patria di Friul, i quali sono domino Bortolo da Gemona dolor, Piero dal Sai citadin et uno altro artesan, et portato letere di sier Leonardo Emo luogotenente et di la comunità, exposeno che dubitavano i nimici non volescno venir in la Patria, supplicando fosse mandato prendió de lì, aziò non anda-seno in preda; si oferivano donara la Signoria 1Ü00 conzi di vin per pagar dite zente si manderano de fi. Et il Principe, poi mandati fuora e chiamati dentro, li ha risposto: come non eramo per manchar nè vo-lemo abandonar quella Patria nostra carissima, et stesseno di bona voglia, che presto vederiano tal elfecli che polrano dormir securi, et per adesso non bisognava mandar altra zente ; e fo fato una bona letera a quella comunità. Vene etiam ozi domino Zuan di Alberti di Salò dolor zudexe di.... di sier Bortolomio Contarmi a Crema, et vene vestito con un feltron biancho, con lelere di credenza dii capitano di le fantarie e di sier Bortolomio Contarmi sopradito. Parli a di 7 di questo di Crema; dice el signor Renzo era ancora a Bergamo e forti ficha va quella terra, e fatoli uno fosso dentro, e voi al tutto mantenida. Et ozi, poi disnar, con li Cai di X ave audienlia in materia di l’opinion dii capitano di andar a tuor Lodi etc. El sopra questo, parlò assai in Colegio, volendo ferma resolution il capitano predito di questa impresa etc. Et si mandi danari per Crema, perchè di Bergamo el capitano spera trovarne, benché slenta aver danari da’ bergamaschi; et altre particularità disse, qual non ho potuto intender. Li fo ditto aspelasse qui, se li faria la risposta col Senato. A di 14. La matina fo gran pioza e cussi è sta la note, pur se reduse il Colegio, quantunque le aque erano grande. Di campo, di San Piero di Lignago, dii capitano zeneral e dii provedador Contarmi, di eri, hore 14. Primate occurentisde lì e danari zoriti e si mandi. De i nimici,sono al Iodio solilo a Albarè, la Cucila etc. Le qual letere veneno questa note. Di campo, etiam fo un’ altra man di letere di eri, hore 24. Come Farfarelo, andato con cavali lizieri per obviar non vadino viluarie in campo inimico, haveva preso uno burchio et do barche, qual veniva diVerona per Albarè con farine e altre viluarie, et diio burchio ha afondato, era etiam, pien di caule da Zeveo. Item, hanno i nimici patiscono di viluarie assai, manzano verze di Zeveo. Item che Nicolò Sanguinazo preson, zonto in campo, il capilano voi mandarlo de qui, et cussi fo mandà per la via di 1’ Adexe, con barcha armada ; et par il capitano voleva si lolesse taja, qual si volse tuor ducali 200, e visto cussi il capilano voi più presto sia apichalo. Di Vicenza di sier Nicolò Pasqualigo podestà e capitano, di eri. Come i nimici erano venuti a Cologna, eh’è mia ... de lì, zoè lanze 150, cavali lizieri 300 et 500 fanti, e che tulli li vicentini erano con lui a Vicenza sono fuzili, ita che è restà solo, nè si voi partir senza licentia. Etiam, dii zon-zer lì domino Lunardo da Porto dotor per far fanti. E da saper, il capitano zeneral scrive a la Signoria, quanto a domino Lunardo da Porlo andato a Vicenza per far fanti, non li voi, et non si fazino perchè non valeno nulla, imo di quelli è in campo voi cassar, zonli siano li sguizari come per avanti ha scrito. In questa matina, redula la Quaranlia criminal per il caso di Zuan Fermali, compite di parlar sier Nicolò Dolfm l’avogador, qual mostrò 1’ haveaauto ducati 8000in contadi dii 1509 in qua, et che quelli Signori di le cazude e scrivani haveano tochato dal 1509 in qua, zoè in questa guerra, di contadi ducali 53 milia, e tolto li danari di sconti eh’è contra le leze; et questo Zuan Fermali à tolto danari, zoè uno per 100 che non li vegniva, facendo le oposition et respondendo a domino Rigo Antonio, cargando esso Zuan Ferman, qual era lì veslido di berelin per esser