MDVIH, APRILE. 408 dili capitoli, ol (ululi la promessa et la lelera, per sicr Alvixe Pixani dal bance, di ducati 3800. Et subito si parlino; si che si sta in aspetation di averla. Dii provedador di V armada, Contarmi, date in (/alia, a presso Trieste, a dì... Come ha-via mandato alcuni di quelli di la armata per terra fino sotto Duin, preseno il borgo et Cenno córti danni ; il castello si lieti, corno di solo, leta clic la sarà ini pregadi, scriverò il lutto. Nolo. Eri fo spazà di qui, per li executori, Andrea Vasaio, capi la ilio, con 86 fanti (ali di qui, e mandalo in Friul in campo; et ne an lerà drio alcuni altri, mandati a far a Padoa. Item, partì ozi il messo dii Cardinal Santa f, el qual fo expedito subito per colegio. 197 * Noto, ilessendo venuta la nova di Concia, con la speranza di haver la rocha, hcssendo stà expedito Sehinveto da Pyran, contestabele, che facesse quanti fatili el poteva, e andasse in campo in Friul, haven-done fallo alcuni, fo suspeso la sua andata et non fo mandato. A dì 21, fo il venere santo. Da poi disnar, el principe a la predicha a San Marco con li oratori. Predichò quel di San Zane Polo, zenoese, nominato frate Martino. El fono letere : Di Milani, di Vo»'ator. Come il gran maistro, inteso ili Cremons etc., el che nostri di qua da Trento voleno far falli, spazò a missier Zuan Jaoomo, non li pareva si andasse più olirà, per non irìtar la Eiemagna. Et altre cosse, ut in litteris. Di Alla, di provedaduri. Come doveano andar a quella impresa di Ten e Archo, e zìi mandalo le zenle verso Riva ; ma sopravene letere dii gran mai-stro di Milan a missier Zuan Jacomo, che non dovesse andar più olirà, e questo fo a dì 18 da sera, adeo che con la vesta su la camisa, el vene da li provedadori a dir questo etc.; si che fo lassato l’imprese, et terminato consultar meglio. Era uno bordine, il conte Alvise Avogaro, con le zelile l’ha, venisse per Val ili Ledro a conzonzersi con nostri, e loievano etiam l’impresa de Astor etc. Item, è sia dato la paga a le faularie nostre, sono 8000 el 30 etc. A dì 22, fo il sabato santo. La malina, de more, el principe con li oratori a la messa et officio. Et vene assa’ letere, le qual, da poi disnar, fo colegio di savij, et fono lecle. Di Milani. Di la morte di lo arziepiscopo tre-verense, eleetor di T imperio; et il re era andato in Bavaria. Item, nostri speravano aver sguizari. Et altre cosse, ut in litteris. Di Goricia, di sier Zorzi Corner, el cava-lier,provedador generai, di 20, horre 3 di note. Come era zonto lì quel zorno, licet fusse dii mal di gote assa’ opresso, et esser slà a 'parlamento con quelli rapi di la rocha, e voluto darli ducali 1000 di più di li promessi, si se rendevano quel zorno ; li qualli risposeno, quello era concluso fusse, et voleva mantenir, ni si volevano render avanti il tempo. Item, havia fato che sier Andrea Loredan, luogotenente di la Patria, venisse con più zenle el poteva lì, et scrito a le galie nostre entri nel fiume a presso Monfalcon, a ciò, bisognando, smontino in terra, casu quo venisse socorsso. Item, dii zonzer di li fanti spagnoli, numero ..., in campo. Item, che quelli dentro preparavano di parlirssi ; e domino Andrea Lctislen, capitanio, havia robe di viluarie per valuta di ducati óOO, havia mandato a dir al signor Bortolo fusse contento di pagarle, che le las-seria, eli’ è bon signal. Fono letere di Franza, date versso Lion. 11 re vien a Liom ; e altre particularilà, come scriverò di solo. Di Milan. Il gran maistro era amalato etc. Di Roma, di... Come il papa si à ’legrato con 1 i)8 il nostro orator, che ’1 campo dii re di romani era levato di Riva etc. Da poi disnar fo colegio di savij, come ho dito; et la sera vene letere di Friul, come scriverò il stimano. Di Goricia, dii provedador Corner, di 21, hore... Come stratioli erano corssi versso Lubiana, fato gran bulin di animali, et menato a salvamento; et 0 di zenle apareva. Item, esser mirato in rocha uno nodaro di Udene, per far la descrition di le robe dii capitanio restava lì, da esserli pagate. Item, quelli sono di opinion, ut supra, di rendersi. Di Alexandria se ave nova, per letere di Candia, di 30 marzo, particidar, per imo gri-po portate. Come sicr Andrea Bondimier, capitanio di quelle galie, era ancora lì, el havia auto letere di sier Mariti da Molin, consolo, che l’andasse, et era conzo lutto, excepto dii piper. Et etiam era zonlo le letere di la Signoria, che andasse di longo ; et cussi a dì 2 aprii si doveva partir per Alexandria. A dì 23, fo il zorno dì Pasqua. El la malina tutta la terra fo piena dii zonzer eri serra, a horre 4 di noie, Zuan Cotta, secretano dii signor Bortolo, vien ili Goricia per slafela. Avisa il rendersi di la rocha a’ nostri, il sabato santo, horre 13 ; et che nostri erano mirati dentro. E poi, a horre 7 di noie, zonse uno uonlio dii Corner, provedador, nominato