151 MDXlV, OTTOBRE. 152 Vene in Colcgio l’oralor di Franza, e si alegroe e spaza in Franza. Vene l’orator di Ferara; si alcgroc, era certo il suo signor si alegrava. Et da poi disnar, fo Pregadi. Et Io disimi col Pa-triarcha nostro, con sier Piero Contarini philosopho, sior Zorzi Emo et sier Luclia Trun. Et a vesporo gionse altre letere dii capitano menerai, date in Ruigo eri a dì 21, hore do di note, drizate a la Signoria nostra. Ringraziava prima la Signoria di haver auto lieentia, ricevuta li a Ruigo, et come l’é ben reussita, et nara il modo seguito, et che Dio volse non fu sentito da ninno, imo spagnoli mandono 5 cavali a sopraveder, quali veneno la note, e visto tanta pioza, ritornarono a dir non era nulla, et però spagnoli se asegurono. Adeo, a bore 12 passoe con 1’ esercito, nè volse passar fin non fusse fato l’altro ponte Ire mia di là a le 87 Fornase. Et manda li ordeni in nota dii mover dii campo ordinati a Barbaran, et come lui passò con le fantarie, et andati li fanti con le lanze basse, introno in la terra, et per esser la terra grande, spagnoli ni quelli di la terra non sapeva che zente fusse, et cridato Marco Marco, da zerca 40 homeni d’arme feno testa conira li nostri e nostri valentemente a P incontro combateno. Et sopravene lui capilano con le zente d’arme et fo consumpto la vic-toria, et di nostri fo morto uno suo valentissimo e caro zentilhomo neapolitano chiamato Gardino.... c ferito in la man Malatesta Bajon, qual si à portato da un Cesaro et li è stà morto il suo cavallo, eh’ era di gran precio, et lui ne amazò 7 homeni d’arme spagnoli combatendo. Fo ferito il contili da Marlinengo et in uno ochio Basilio da la Riva ; morto uno milanese suo creato e il fradello ferito : a la line nostri fonno vincitori. Et de li cavali lizieri fo mandali verso Lendenara, scontrono 150 fanti i quali venivano per soccorso a Ruigo con do falconeli, et dili cavali lizieri li feno recular in Lendenara, et vedendo sopravenir la notte, parse a essi erano su li cavali lizieri di ritornar in Ruigo, et per le ville svalisono 75 homeni d’arme, videlicet, GO fo di la compagnia dii duca di Termini et 15 dii capitano Arehon, ita che in tutto si ha auto victoria di 305 homeni d’arme et GO cavali lizieri. Scrive che l’exercito è slracho e voi si riposino questa note c tulio dimane : et di botini fati non ne voi nulla, ma tutti siano di le zente tra loro. Aricorda, è usanza, quando uno exercito fa una fazione, se li da la paga, però voi ducati 25 milia, et pagale le zenle, promete recuperar il nostro Stado in brevi zorni ; et si aiegra con la Signoria di la victoria, e altre particularità eie. Dii provedador zeneral Contarini. In questa sustantia scrive in li borgi di Ruigo, a hore tre. Lauda quelli si hanno portalo bene, ch’è stà il signor capitano da uno Cesaro et la sua compagnia, Malatesta Bajon de sua mano ne amazò 7, sier Ilironimo Michiel di sier Nicolò eh’ è in la compagnia del Crivello, che si ha portà benissimo et combaluto con i nimici in Ruigo, e domino Baldisera di Scipion et sier Alvixe Bembo si ha portato bene. Et come di bulini il capitano non voi nulla, e si partirà fra le zente, et ha ordinato il tutto sia portato su la piaza et venderasse a bon precio, acciò le robe de chi le sono con pocho le possino rescuder. Scrive di la victoria, che per relation avuta da uno spagnol vivo, erano da cavali 1000 in Ruigo, tra li qual 300 perfettissimi. Et si provedi di danari, perchè le zente voi la paga si dieno far altro. Di sier Domenego Capello provedador di 87* l’ armata, fo leto una letera data in galia a presso Licsna, a dì primo. Come ha auto letere nostre zercha lieentia r le galie e cussi farà ; ma à ■ mandato una galia a Corfù et l’altra al Zante, et ritornate sarano, exequirà. Et expedito le cosse di Liesna : nota ha preso zercha 40 di quelli populari et banditi, manchava uno a prender etc. Fu posto, per li Savii d’acordo, una letera al capitano zeneral nostro laudandolo di quanto ha operato. Fu posto, per i Consieri e tutti suspender il debito di la Signoria per do anni a sier Tomà Donado qu. sier Nicolò el governador, atento la morte di soi fioli da’ turchi eie. Ave 22 di no, 165 de si e fu presa. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savii, su-spender li debili a sier Alvixe di Garzoni qu. sier Mariti procurator, stalo anni... prexon in Franza, con la Signoria nostra, per anni do, et che per il tempo è stà prexon non sii ubligato di pagar alcuna tanxa, come fu preso a sier Vetor Pixani ut in parte. Ave 16 di no, 171 de si. Fu posto, per li diti, la gratia di sier Andrea Balbi qu. sier Stai: suspender li debiti l’ha con la Signoria nostra per anni do, et balotata do volte fu presa. Ave la prima 53 di no, 142 di sì, poi 42 di no, 142 di sì. Fu posto, per li dili, suspender il debito di sier Andrea da dia’ da Pexaro qu. sier Ilironimo eh’ è ducati 100 in zercha per anni do ut in parte. Ave .... et 79 di no, et non fu presa.