293 MDXIV, NOVEMBRE. 294 174" Sumario di do letere di Corphù, di Hieronimo Bidelli, drieate a sier Zacaria Trivixan fo di sier Beneto el cavalier, la prima data a dì 27 Novembrio 1514, et ricevuta a dì... Dezembrio. Come per le ultime scrisse, che de lì sì diceva el Turcho è sta roto, et le feste fate esser più presto fiction et paura che altro. Da poi non se ha auto messo alcuno da quelle bande, et el vulgo tulli dicea che Selim era morto con tutto el suo exercito. A bora par sia resusilalo, et se dize da eri in qua el torna a Constanlinopoli, et'esserli mancali del suo exercito 60 milia persone, niente di manco non se intendi che habi perso un palmo de teren, se non pubblica voce che lui è disiato; la qual cossa non credo che cussi presto el sia disfato, ma ho inteso da uno homo da ben, qual à parlalo in questi zorni con uno La-scari habila in terra ferma, persona che ha parentado con untf che puoi assai a la Porla del Signor lur-cho e prestali qualche fede, dice: el lìo de Selim che xè a Constanlinopoli, va a star in Amasia a confini del Sophi, dove feva residenlia Aehmat fradello di questo Signor turcho, e per questo rispelo tien eh’ el Turco non habia auto tanto danno quanto la brigala si pensa; tamen la verità zerca zio non se intende. In questi zorni, è venuto una marziliana con uno gripo schiavon cargi de biscotodeCypro. Hanno portato miara 116 in zercha. Per avanti fono in Alexandria et Soria, e il patron di ditta marsiliana dize che il signor Soldan, per mancamento di marinari, di ga-lie 22 che l’ha, ha potuto armarne solum 7, qual volea mandar per veder di devedar a’ portugesi che hanno fatto do castelli a la bocca del mar Arabico, chiamato mar Rosso, ch’è largo solum 6 mia ; et che porlogesi i era apresso la Mecha a Ire zornade. El Prete Jane se dicea in Alexandria volea far prova de tuor del lutto el Nilo de lo Egypto, e per tal rispecto el dillo Soldan havea mandato zente a quelle bande: s’el sia vero o no, si saperà poi la verità. Partì de qui el proveditor dil’armada a dì 12 dii instante con galie 8 computando la......Le altre tutte candiote ha portato pan per do mexi e più per tutta l’armada va a la volta di Levante, Candia e Ar-zipielago, et 5 di ditte galie disarmerà, le altre lo acompagnerà de qui. (1) La carta 173* bianca. Sumario di lettere di V antiscrito, 174 * di 30 Novembrio. El presente gripo se spaza con letere di Costantinopoli con gran presteza, et si dize, per homini che ha judizio et sa novelli terra ferma, ch’el signor Selim ritorna a la volta di Amasia al suo piaxer, et che el suo campo de la Natòlia ha aulo nel l'alo d’arme non troppo danno, et quel di la Romania non esser morti tanti quanti fu dillo per avanti ; ben è il vero che i più valenti homeni li mancano, el le arlellarie tutte ritorna con lui indrieto, e che lui Signor ritornerà in Constantinopoli, et si crede che a tempo nuovo vorà ritornar un altra lìada contra el Sophì. Sichè, parerla ch’el non avesse liaulo tanto danno quanto el vulgo ha ditto ; ma me riporto a la verità etc. Capitoli facti in lo borgo de Bergamo chiama- 175 to de Santa Caterina, tra lo illustrissimo signor Viceré capitanio generale de la San-ctissima Liga etc., et lo signor Remo da Cere capitanio de la Signoria. Vrimum, se contenta lo Illustrissimo signor Viceré che lo dicto signor Renzo con lo provedilore di Bergamo et con lutti soi officiali possano andare liberi el securi dove voleno, con questo non ce sia nissuno de lì de Bergamo, excepto quelle persone et soldati de quel se voglia natione che sian venuti con lo signor Renzo da Crema. ltem, che tulli li capitani el genie, cussi da cavallo come da pedo, soldati de ogni sorte che stanno col dicto signor Renzo, possano andare dove voleno con sue arme et cavalli. ltem, che tutti li dicti soldati possano portarse tutte le robe che sono loro proprie, et non altro. ltem, per sicurtà che se observino le cose pre-dicle per lo illustrissimo signor Viceré, dà sua signoria la fede sua, et dicto signor Renzo promecte laudando et aprobando le cose predicle, et in efeclo dà li infrascripti oslagii, videlicet Marian da Prato, Andreaccio da Gravina et lo conte Alexandro Donalo veneliano, promectendo lo dillo signor Renzo che, non venendo succorso per lutto lo dì de oggi quindece del presente mexe de Novembre sufficiente ad levarne de campo, andarsene domatina, et lassare la cita libera, corno di sopra è stato dicto. Data in dicto burgo de Sancla Catherina, a di quindece de Novembre 1514. Io Raimondo de Cardona.