119 MDVI1, LUGLIO. 120 Francesco Fresco Baldi, videlicet che ’1 dito Francesco Fresco [laidi, absente, incolpado di nione-de frisse, sia bandizà im perpetuo di tulle terre e luogi di la Signoria nostra, e si '1 sarà trovado, chi ’I prenderà halli lire “JUDO di so beni, si non di la camera dii conseio di X, et, duto in mezo le do colone, li sia tajà la lesta e brnsado etc. Item, contri cl dito sier Mronimo Mozenigo, per aver s|icso soldi falssi, loriurado et non confesso, che ’I sia continà in vita in Ck> d’Istria, con taja lire 1000, e chi ’I prenderà li halli di so beni, si non di quelli dii conseio di X, e li sin taià la man e cavi i ochij, et ritorni al bando ( te., ut in parte. La qual diliberation la inalimi in Rialto fo publirhata, a untiria di tutti. Questo è quel sier llironimo Mozenigo, qual tolse do sorelle per moglie, lìc di sier Jacomo Lion, con le qual à (iolidi tulle do, e fo per papa Alexnndro in mal-l’ora dispensade, ergo etc. A dì 20. La matina vene domino Zuan Laschari, orator di Pranza, per la via di Cliioza, con febre. Et li /.enthilomeni li andò contra, che Jo non vi puli' andar, si fatichono indarno, perchè lui, senza moversi di barcha, vene via. Da poi disnar fo colegio di la Signoria c savij. Fo divulgalo esser avisi in la Signoria, che ’1 re di romani andava versso (ìeler, sì che non |ioria atender a venir in Italia. E1 qual ducila di Geler fa gran gue-ra eontr.1 tlandresi o ver borgognoni. A dì 21. Fo consejo di X, con conta di colegio el altri. Et poi expediteno alcuni,Zuan dii (jjrlivo, per aver voluto dar danari a sier Thonià Donado, 40 criminal, che '1 sia bandizà per do anni di Venocia e dii destreto, e pigi certi danari a li a-vogadori di comun. Ltiam fono cx|iediti alcuni altri per caxon di biave etc. Publicà in Rialto il dì se-quente. A dì 22. Fo gran consejo. Fato do consieri etc. A dì 23. Vene, la malina, 1’ orator dii re di Ra-gon, venuto per via di Cliioza; conira dii (piai an-doe lui a Siili Spirito li zentilomcni deputadi. È chiamato domino Filipo Fercro, di natione catlie-lano. Alozò...........e starà qui. Da |>oi disnar fo pregadi. El fo leto le infra-scrìpte letere : Di Roma. Come il papa manda uno Cardinal a Maximian, per legato, a disuaderlo a venir con arme in Italia, et li oferisse mandar la corona in Ale-magna ; el qual è il Cardinal Santa f. Ita», si aspetava do oratori galici ; etiam vien di Franza el Cardinal Narbona, francese. Item, mandava 3 ga-lic a Zeno», a levar il Cardinal Santa Praxede, stato legato al roy. Item, dii zonzer di uno orator di Transilvana contra il moldavio, per discordie. Item, dii privar dii suo datario ; e fato in suo loco domino Francesco Arzentim, episcopo di Concordia, veneto. Di Napoli, dii consolo, Lunardo Anseimi. 57 * 0 da conto. Di Ferara, di sier Sabastian Justinian, el eavalier, vicedomino. Come il ducha havia expedì’ domino Antonio di Constabeli orator a Maximian; et che omnino il re predito verà in Italia con le arme. Da Milani, di Nicolò Stella, secretano. Esser ritorna il gran maislro, monsignor di Chiamon, lì, stato a Como a proveder et Belinzona, e andato a Pavia, a far compir certi bastioni. Item, vien qui do oratori dii roy, zoè monsignor di la Peliza, eh’ è capilanio di zente d’arme, et domino Michael Rizo, doctor, neapolitano, dii consejo di Milan. Item, c ritorna oratori do francesi, stati a’ sguizari, dove è restato uno; spera averne bona summa, et arà certo do cantoni ; i qual oratori è venuti per danari. Item, che ’I gran maislro, zonlo a Milan, chiamò li eila-dini tutti a uno parlamento, ne fo zercha 300, e li confortò a star constanti, e che ’1 re li provederia di zente etc. 1 qual .risposeno voler esser fideli a la corona di Franza ; tamen ne sono cativi animi. Le vituaric vien tutte portale a le terre e si fortifìcha etc. Di Elemania, da Costanza, di sier Vicen-zo Querini, dotar, orator. Come la dieia non è risolta ; imo il re fa gran preparation. Lì principi perhò expediti comenzano a partirssi, con la resolution di far l'impresa, e di la conlribution hanno a far; la qual è sta rimessa a exborsar i danari a la fin di avosto a San Bortolanùo. Item, è venuti molti italiani lì, maxime uno di la Mirandola, e altri fora ussiti et zenoesi, quatti exortano la venula dii re in Italia, e li prometeno danari, et la impresa di Milan facili ima. Di Hongaria, di Vicenzo tìuidoto, secretano. Come il re manda uno orator in questa terra, nominato............. per danari. Item, manda orator al papa lo episcopo valadinense, qual è slà cleeto in loco di domino Pelro Perislo, che renon-cioe. Item, è lì oratori di Transilvana, per dimandar al re quello diebano risponder al turco, che li à mandato a dir mandi soi oratori a lui, per cessar le discordie tra il mondavio e transilvano etc. Item, il re voi andar in Ystrigonia. Di Corfù, di rectori. Di quelli turchi adunali fra terra versso la Cimerà. E che sier Zaearia Lore-dan, capilanio di le galie grosse, è lì con galie; et si provetti di mandarli fanti etc.