47 MDXIV, SETTEMBRE. 48 lume in campo, e di hora in hora aspetando letere dii successo etc. Et poi, a hore 21, vene un altro cavalaro di le poste con letere dii dito provedador, di ozi, ore 18. Qual manda una letera auta dal Frassinè dii Capitano zencral di hore 12, qual li scrive esser li zonto et aver inteso il prender di nostri tamburiini, sichè la cossa è scoperta, unde havia prima preso il bastión di Rovere vicino a Cologna, nel qual erano250 fanti, quali erano sta per li nostri morii, et preso il campo loro. E come hessendo scoperti, et mandalo fin soto a Montagnaaa per far ussir fuora il viceré o li Spagnoli erano ivi alogiati, et niun era venuto fuora, li pareva venir in driedo con l’esercito, et cussi atenderà a condurlo a salvamento in campo. Nota : di Brojanigo, dove è il campo, al Frassino, sono mia 25, et passi di monti etc. sichè è stà gran camino. Or il Pregadi desiderava fusse zonto in campo. Et prima fu posto, per li Consieri, salvo conduto per mesi sei in la persona tantum di Conslantin Zucuol fo liol di domino Daniel avochato. E fu preso: ave 107 de si, 31 et 4 non sinceri. Fu posto etiam salvo condute a Nicolò Cortese per uno anno, ut supra, in la persona tantum. E fu preso 90 di si, 44 di no. Fu posto, per li Consieri e savii : atento la gran fameja in la qual si ritrova sier Thomà Marin qu. sier Piero, qual è debitor di la Signoria nostra, zà molti mesi; che sia suspeso il suo debito per anni do ut in parte. Fu presa, ave 167 di si, 25 di no. Fu posto, per tutto il Colegio : scriver a l’oralor nostro in Corte una letera in recomandation di sier Piero Zane di sier Bernardo, qual è persona virtuosa e docta, che li sia dato il primo canonichà di Pa-doa che vacherà. Ave 51 di no, et non fu presa. Fu posto, per li Consieri : atento li savii ai ordeni compieno, elezer de prcesenti 5 savii ai ordeni con li modi ut supra : presa. E nota, zoveneti si fanno tuor quali non hanno la età, e daranno ducati 200 per uno per provarsi ; nè altri si fa tuor. Fu posto per sier Francesco Barbarigo e sier Andrea Arimondo prevedadori sora il cotimo di A-lexandria, do parte: videlicet, che li vini che di Candia vanno in Alexandria, avanti il suo partir pagino ducati.... per bota a cotimo ut in parte, et fu presa. Item, che li 4 per 100 si pagava posta in una altra parte, che de ccetero si pagi do soli, et sia fato creditori etc. Fu posto, per tutti i Savii di Colegio, excepto sier Piero Trun e sier Gasparo Malipiero savii a terra ferma, di expedir domino Baldisera di Scipion qual è qui, videlicet darli conduta di capo di fanti 500, ma per adesso ne fazi 100 e vadi in campo, et a suo fiol 50 cavali lizieri, ut in parte. Andò in renga sier Zuan Trivixan el consier, e contradixe, dicendo el non fa per nui per la raxon el disse etc. Li rispose sier Andrea Griti procurator, savio dii Consejo. Poi parlò sier Anzolo Trun, vien in Pregadi, confirmando quello ha dito il Griti, et laudandolo per aversi trovato a la impresa di Maran con lui. Poi parlò contra sier Cristofal Moro, fo prò- 27 vedador in campo, qual non voi darli conduta, e andando in campo meterà confusion in le zente. Li rispose sier Zorzi Emo savio dii consejo. Poi sier Alvixe Gradenigo fo luogotenente in la patria di Frati. Li rispose sier Marco Minio savio a terra ferma. Ando poi suso sier Bortolomio da Mosto, è di la zonta, qual fo provedador a l’impresa di Maran, biasimandolo assai. Volse parlar sier Luca Trunsavio dii Consejo, ma 1’ hora era tarda. Et dito sier Zuan Trivixan et sier Hironimo da Pexaro consieri e li do Savii a terra ferma nominati di sopra messeno diferir ; e di largo fo presa l’indusia, et comanda gran credenza. Di campo, vene letere a hore una di note dii provedador zeneral Contarini, di hozi, ore 21. Come era venuto Malatesta Bajon con quel presone nel bastion, dicendo il campo tutto era un mio lon-tan, e il signor Bortolomio reslado retro guarda. Sichè è ritornato in campo si poi dir senza alcuna lesione. La qual letera zonta, tutti fono aliegri, laudando Idio. Et Pregadi vene zoso a hore do e meza di note quasi. Et in questa sera parti la fusta con sier Anzolo Guoro capitanio. In questa malina, in le do Quarantie, sier Sebastian Zustignan cavalier andò in renga, havendo compito di lezer il processo, et menò sier Zuan Francesco Miani fo conte a Sibinico, dandoli tre oposition : primo, di aver usato con una monacha ; et una altra, perchè era stà causa e havia fato amazar a uno Zuan Barbier con alcuni altri come capitano dii po-pulo uno Zuan Parisoto, qual lo mandò a prender fino a uno suo castello chiamato Orgoliza, e in barcha conducendolo a Sibinico, di suo hordine fo amazato senza causa, dicendo era rebelle etc. ; item, aver u-salo con queste femene malo modo et contra natura, utpatent dieta testimi. Et voi meter di retenirlo; ma alcuni XL voi contradirli, et non compite di parlar, fo rimesso a domati. A dì 13 la matina. 11 Principe non fo in Co- 27*