391 M0VI113 APRILE. adeo non avia potulo exequir le provisione ordinale. À serito in canipo, li mandi 500 fanti; et aspirava Pereto Corsso et le colubrine, per mandarle a Riva. Item, todesehi sono sul monte, ut supra, et in la Val di Ledro. Da poi disnar fo gran consejo. Fato podestà a Cremona sier Alvise da Mulla, fo cao dii consejo di X, quondam sier Francesco. Fu posto, per sier Piero Capello, sier Lorenzo di Prioli, sier 'Polo Pixani, cavalier, consieri, sier Sa-bastian Malipiero, sier Andrea Zorzi, sier Marco Antonio Erizo, cai di 40, elezer per scurtinio, nel consejo di pregadi, 3 zentilomeni sora le cosse dii banco di Agustini, eh’ è fallilo, per inanello spexa, con li modi, conditiòn et autorità fono electi quelli 3 sora il banco di Garzoni, alias. Ave 280 di no, 1211 e più di sì. Et hessendo gran consejo suso, vene letere dii provedador Emo, di Alla, di 7. Avisa, come quelli di Dionisio di Naldo, verso il Monte di Bren-tonegn, andono con stratioti fin sora li stechadi de i nimici vicino a Riva ; et i minici,, credendo fosseno 4 cavali solfi di stratioti, alcuni, zoè 5 cavali todesehi, li veneno drio, stratioti fuzì, fanti erano ¡idroscali, ne preseno 3, qualli sono homeni da capo, uno di 400 fanti, li altri 2 ili 200 1’ uno. E questa nova si ave prima per letere dii Griti da Torri ; i qualli fono menati ad Alla. Item, havea esso provedador Emo fato consulto, con li eapetanij, zerclia andar a investir li nimici o tuor'qualche impresa; et che domino Lucio Malvezo li pareva andar a trovarli soto Riva, et il capetanio di le fantarie andar a la Piera. Et scrive le opinion ditte di eapetanij ; e tandem terminono andar a trovarli, ma bisognava prima re-dur le zente in uno etc. Di Friul, dii Corner, provedador, di 7 da sera. Come era partito di Trisesimo, et aviato versso Cremons con le artilarie etc. A dì 10. Da matina vene letere di Friul, venute la sera di 8, hore 17, da Moza, mia 4 di Cremons lontani. Come erano zonli fi col campo, e mandato domino Pollo Contarmi, con li stratioti e balestrieri a cavalo, a prender il ponte, acciò non vengi socorsso di Goricia; et che quel zorno si acamperiano. Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere: Di Franza, di l’orator, date a primo et 3, a certi lochi più in qua mia X di Emolìano. Come, per la peste, il re non voi andar a Lion, ma verà più propinquo a’ monti versso Aste, et bisognando passerà; et il re si fa portar in leticha per non hesser ben sanno di le gote. Item, di qui si provedi di fanti, perchè crede non si potrà ¡iver più sguizari. Item, coloquij col Cardinal Roan etc. Da Milani, dii secretano. Come à conferito col gran maistro la venuta dii ducha di Fi-rara qui, et soa excusatione per levar l’orator suo di Alema-gna, mandò quel messo a Verona, et à dà le letere soe si mandi in Alemagna, et la risposta fittoli per la Signoria nostra li piace etc. Item, il gran maistro voria li danari, per li fanti, per le page. Di sier Antonio Zustignan, dotor, podestà di Bergamo, di 8, hore 22. Dii zonzer lì e infrata fata. Li vene conira il gran maistro ; et con gran numero di cavali fece l’intrata. Sarà col gran maislro, exponerà etc. Di campo, di Alla, di V Emo, provedador, più letere, di 7 et 8. E di la diliberation de invader i nimici ; tamen si va in longo. Item, di 3 capi to-desclii condoli lì, et examination fate ; et, quanto dicono, aspetavano gran zente in lhoro ajuto. Di Roveri1, dii podestà et provedador, di 9. Dii salvo conduto dato a pre’ Luelia di Renaldi, ora-lor cesar.'o, qual è a Trento, e vien in questa terra con resolution bona etc, Di sier Andrea Griti, provedador, date a Torri, più letere Di provision fate. Et esser venuto di Grigliali domino Tadio da la Molella, e consul-terano; qual vene con gran fortuna dii lago etc. Item, hanno manda ledo cololtrine in Rivaefc.; ma Pereto Corsso, con la compagnia, non è ancor zonto, l’aspelavano. Item, in Val di Ledro è pur todesehi, qualli hanno preso i lochi. Item, manda una letera di Riva, dii provedador, e il Moro, capitaniti dii lago, che li scrive, a dì 8, hore 22, il campo si levò di le Madalene, e tirassi versso Archo. Item, una letera di Batagin, è fi capo di balestrieri. Come li scrive, si 1’ havesse auto 1500 fanti, saria ussito contra i nimici, et fi ariano roti. Et alia, ut in litteris. Di Brexa, di rectori. A visi auti di sier Agu-stin Valier, provedador ili Amplio, e dii conte Alvise Avogaro. Come è reduto li bon numero di zente nostre paesane; et aspeta fi 1000 provisionati, et inlrarà in la Valle, dove è pur todesehi, e farà etc. IH vicentina, di sier Viceneo Valier, capitani o et provedador, date ai l'orni. Come sente pur qualche adunation di zente in quelle bande; e li fanti liavia lì, bona patte è luzili etc. Di Cadore, dii provedador. Sente preparatimi di zente a li confini. Di liutistagno, dii Manolesso, provedador. Come, havendo visto 6 cavali di todesehi, venuti fin