219 MDXIV, NOVEMBRE. 220 a le man, et ne fo morii de loro inimici 14, e presi 50 cavali, tra i qual ne sono trenta boni conduti lì in Udene. Per la qual cosa tutta la terra ba auto grandissimo piacere, et hanno chiama el suo Consejo, e fato tre oratori a la Signoria nostra et do al capitano zeneral, pregando li voglii mandar zente aziò si possi far facende, prometendo donar a la Signoria conzi 1500 vili, biava di cavallo sfera 500, et stera 1500 fomento. Item, scrive che si a lui luogotenente li fosse comesso et havesse auctorilà, si vede-ria quello el saperla far, perchè pur si ha di sopra si fa adunanza di zente, per venir in Friul. Et fo parlalo di dar auctorilà di provedador zeneral in la Patria, etiam al prefalo sier Lunardo E-mo luogotenente, con quello l’habi neto per spexe ducali 60 al mexe, perchè cussi ne ha solum 30, aziò possi lenir cavali c star da proveditor, et sier Zuan Trivixan el consier fe’ notar la parie, dicendo volerla meter ozi in Pregadi. Et tardi vene letere di campo, da San Piero di Lignago, dii provedador zeneral, di eri a dì 8, hore 23. Come i ninnici sono pur a Zeveo, e il capitano tien siano ussiti per far lo eifeclo ha scripto, per dar spalle a le zente, vadi a trovar il viceré, et non sarà altro, e tornerano in Verona ; et che il viceré certo era Luni a dì 6 a Chiari alozalo con zercha 2000 persone in lutto et si conzonzerà con il signor Prospero. Item, scrive ch’era venuto un straliolo a dir che li nostri slralioti andati verso Brexa a Re-zà mia .... di Brexa, havea svalizato alcuni inimici et preso da 80 cavali ; li qual stratioti sono Zorzi Busichio e Todaro Renesi ; sichè é stà bona nova. Scrive, il conte di Chariati è in Verona restato, per quanto ha, et in campo è il marchese di Pescara e il capitano Arclion et uno altro todesco venuto novi ter. Et quelli dii conlà di Tiruol’sono scalzi el mal in bordine di arme. Item, si scrivi al signor Renzo stagi atento, perchè dubita il viceré con il signor Prospero et altri di Milano non si aduni et vadino a tuor Bergamo. 129 Di Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà e capitano, di eri sera. Dii campo ussito di Verona, et come fa ogni provision di vituarie per campo. Item, scuoder li danari di le taje, el à mandalo per il degan di Arzignan, per aver li ducati 500 di la taja datoli per il capitanio, e per quel di Montichio per ducati 100'; li qual erano renitenti, pur li durano; e altre parlicularità ut in litteris. Da poi disnar, fo Pregadi. Et leto le letere dii provedador Capello, et di Ragusi, di 17 Sep- tembrio, dii Zulian, drizate a sier Andrea Griti procurator. Con le nove di la vitoria ha auta il Turco eontra il Sophì, ma non fo leta quella dii Turco lelera, per esser materia leta in Consejo di X. Item, dii capitano zeneral fo leto la letera di 4: come à mandato a tuor sguizari 3000 e mandato a levarli uno suo zenlilhomo con fra’ Corado, et datoli ducati 400 per capara, i qual sono frisoni. E fo leto l’altra, che quel capo........di Alto Saxo scrive a la Signoria di credenza in nome di fra’ Corado, qual esso capitano leda, expedite lui senza mandar di qua, et li ha promesso ogni 30>di darli li danari, ch’è ducati 10 milia al mexe; sichè zonli sarano, scrive esso capitano farà assà fazione, et voi cassar di fanti eh’ è in campo inuleli, e tutto anderà bene. Item, fo leto di Crema, per Alberto Tealdini, alcune letere drizate al Consejo di X : e come il signor Renzo havia asoldà el conte Nicolò Scoto pia- setilino con 1000 fanti, et.....Palavisino con 100 homeni d’arme et 100 cavali lizieri, li quali è zà venuti e uniti con el signor Renzo. Item, dito signor Ronzo scrive voi manlenir Bergamo, e troverà li danari lui e di qui nui si proveda a mandar danari per le zente è in Crema. Item, zercha la trieva volea far il signor Prospero, qual lui capitano non la sente, perchè poi si uninano tutte le forze loro a uno. E altre parlicularità fo lede, che prima erano in Consejo di X, di Crema, maxime zercha andar a tuor Lodi, e depredar e far eie. Fo lelo il capitolo di nove di Corfù di 23 Octu-brio in li Aurami, dii Turcho che à auto vitoria; la copia di qual sarà qui avanti. Di Retimo, di sier Filippo Salamon rector et consier di Retimo. Di certo caso seguito, esser stà amazà il suo contestabile, ut in litteris, et dimanda licentia dar taja, etc. Fu posto, per li Consieri, dar libertà al dito retor di poter bandizar li diti et darli taja, et bandizar uno Marco Banchalo, et la taja sia, eh’ il darà vivo in le forze, perperi 500, morto 300. Ave 2 di no, 125 de sì. Fo preso. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, concieder a Jacomo Zurlo da Crema possi aver venduto una sua possession a missier Batista da Selza da Bergamo; non obstante la parie in Consejo: 14 di no, 150 de sì. Fu posto, per sier Nicola Salamon, sier Andrea 129* di Prioli, sier Alvise Malipiero Provedidori sopra le camere, certa parte, alento molti, con malicia, fanno denoncie. Fu posto, per sier Zuan Trivixan el consier, e li