107 MDX1V, OTTOBRE. 108 li Avogadori volseno expedir il caso che pendeva zercha relenir sier Alexandro Tiepolo qu. sier Francesco, qual per causa di lite al Zudegà di proprio, presente i signori, dòte un pugno e batè sier Dio-' nisio Coniarmi qu. sier Andrea avochato di sier Ia-como Badoer qu. sier Alvixe sua parte contraria : et parlò etiam ozi sier Piero Pasqualigo dotor e cava-lier P avogador di comun, per reteñirlo. Li rispose sier Benedeto Guoro el XL qu. sier Pandolfo, dicendo si dovea andar per altra via, e si li pareva P ha-vesse fato mal, placcarlo al Consejo aziò con li soi a-vochali si difendi. Hor andò la parte: 5 non sincere, 10 di si, et 20 di no et fu preso di no. Fo mandato a Padoa ducati mille et diman si manderà altri. Et è da saper, in questi zorni il capitano zcneral scrisse a la Signoria li mandasse do presoni, viclelicet 11 capitano Renier è in Toresele et uno Anibai d’Altan è in li Cabioni, per far certo contracambio; et tamen non parse a la Signoria pro mine. In questo zorno et eri, prima fo sposato la Ila di sier Francesco Pasqualigo qu. sier Filipo in sier Fe-rigo Vendramin qu. sier Lunardo, et fe’ festa et pranso a San Polo in cha’ Michiel ; poi ozi a Muran in la sua caxa fu assai patricii di primarii di Colegio, et done; sichè, benché sia guerra, si slà su tutte le feste, spexe et piaceri come mai. Che Dio prosperi la terra nostra I 63 A dì 4 Domemga, da matina. Fo Ielere di campo come doman si leverano, et non par al capi-tanio zeneral andar alozar a Barbaran per li respecti ut in ìitteris. Item, si mandi danari, e altre parli-cularilà, ctc. Di Padoa, di sier Batista Morexini podestà et sier Andrea Tririxm el cavalier capitano. Come il capitano zeneral ha ordinato si fazi assa’ pan, perchè si voi levar poi doman etc. Di Cavar sere, di sier Andrea Bondimier capitanio di barche etc. Di provisión fanno, stanno con gran guardia etc. Di Chiosa, di sier Pangrati Zustignan podestà. Come ha armato barche 5 a spexe di la Signoria nostra, di le 30 et 40 per 100. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato dii Consejo di X, in luogo di sier Borlolamio Contarmi, non è in-trado al tempo per esser provedador a Crema e per le leze è fuora, et rimase sier Polo Antonio Miani, fo consier, qu. sier Jacomo, da sier Zorzi Pixani dotor et cavalier fo consier, e sier Michiel Navajer fo consier, di balote 400; et fu fato altre voxe non da conto. Et fo lelo, per sier Gasparo da la Vedoa secretano dii Consejo di X, feva Poficio di canzelier, una parte presa ne l’Illustrissimo Consejo di X con la zonta a dì 25 Septembrio : Sono molti debitori di la Signoria nostra in diversi oficii, quali etiam sono creditori di tanse e decime a restituir ut in parte: però sia preso che tutti debano in termine di zorni 15 andar a conzar le so partide, aìiter sia signati ditti crediti passato il termine ut in parte, inten-dando non possino questo credilo scontar con altri ch’à con la Signoria nostra ; la qual parte sarà forsi scrita qui avanti. Di campo, fo lettere dii provedador zeneral. Come il capitanio zeneral omnino si voi levar da malina ; ma li danari venuti è pochi e si mandi di altri, e il campo è in bordine per levarsi. Scrive danari dati, et i nimici ut supra. Di Lombardia nulla era, e si slava in grande aspcclatione. A dì 5, la matina. In Colegio da basso pur col Principe, fo prima baiolato il condutor dii dazio dii vin sier Marco Bragadin qu. sier Andrea, qual à tolto il dazio per ducati 73 milia e si tien perderà perchè è assà vini vcchii qui, e di terra ferma pochi vini sarano, perchè, per non esser dove far ni tinazi ni boto, non si farà venderne etc. Et rimase el condutor, ma di caraladori cazete numero 8, tra i qual sier Mario Morexini qu. sier Polo so cuguado per do respecti. Et sier Alvixe da Molin vene in Colegio e intrò savio dii Consejo ; qual fin hora per disposition dii suo stomaco non era intrado, et fo parlato in materia di danari. Vene Ursino Ursini capo di fantarie, qual per 63* avanti vene di Roma, zoè di quelle parte, con fanti 1000, hora ne ha 400 et fo fermato et rimasto d’a-cordo di star con la Signoria nostra con 400 fanti per adesso, e ducati 100 per la sua persona a page 10 a l’anno; e si melerà la parte. Di campo, dii capitano zeneral, di eri sera. Zercha la sua levata questa matina, expedili senza cariazi, et come voi andar in visenlina, et lassa in Padoa alozato in li borgi el signor Zuan Paulo Man-fron con la sua compagnia, lanze 100 et fanti numero 1000 soto certi contestabeli, li nomi dirò di solo, quali sarano a la custodia di Padoa ; le qual letere fono lete con li Cai di X in Colegio ; et si mandi danari. Et di Lombardia nulla era, che tulli desiderava saper qual cossa. Di Roma, vene uno corier con letere di Vo-rator nostro, di primo. Coloqui auti col Papa, qual