79 MDXIV, SETTF.MnnE. 80 Consejo, qual non voi ni una ni l’altra opinion, si jactò molto di provision fate a trovar danari, volea veder etc., o star su cambii e civanzi ; disse questa parte non darà danari, scontando etc. Andò le parte: 71 di le do decime perso, 101 di la meza tansa et una decima, e questa fu presa. Et fo licentià Pregadi e rimase Consejo di X con la zonta. t 46 1514, die 23 Septenibris in Itogatis. Quanto sia necessario per conservatali dii Stalo nostro proveder de danari è noto a cadauno di questo Conseglio, che non accade altra explicatione, et maxime cum quelli mezi che diano mngior quantità di danari et siano più tollerabili ai zentilhomeni et citadini nostri, et però: L’anderà parte: che a tutti soliti a pagar decime et tanse, et che scranno tansadi, siano poste una declina et meza tansa a restituir da esser scossa alla Camera nostra de imprestidi, et che quelli pageranno per tutto 15 del futuro mese haver debbano 10 per 100 de don, del qual siano fatti creditori. La resti-tution veramente li sia fatta de li denari de la ma-sena, de i quatro soldi de l’insida de le biave, et del uno soldo per staro de l’intruda, satisfatte che se-ranno le precedente obligation, a quelli che prima le pageranno per l’ordine suo. Dechiarando: che quelli esborseranno i sui denari el primo giorno siano imbossolarti, et per ventura estratti, et per 1’ ordine saranno estratti habino la satisfation sua, et cussi successive se observi li zorni subsequenti zorno per zorno, acciò alcuno non sia più avantazato de li altri, et però non possa esser fatta alcuna additione, sia tirata ogni zorno la marela. Item, sia fatta ditta restitution cum i danari si traranno de i frumenti serano conduti de Cipro, et siano obligati li Proveditori alle biave vender ditti frumenti subito che saranno zonti, cum condition che quelli che i compreranno habino tratta per la mità per la parte de fuora, et a peso a molin. Et quelli che fusseno creditori de ditte graveze, et volesseno tanti formenti a rason di lire tre el staro, li siano consignati per l’ordine sopraditto, cum la condition de lu tratta come è ditto. Se possano pagare ditte graveze cum el credito de i danari prestadi in contadi a la Signoria nostra cum el prò del Monte Novissimo presentò, cum el credilo de la decima numero 92, et col quarto de la tansa numero 10 se doveano restituire de i denari del vin. Item, 46* cum uno quarto di tansa numero 8 et meza lansa numero 11. Et similiter possi no pagar cum el credito de arzenti et ori posti in cecha secundo la deli-beralion de questo Conseglio, senza questi di arzenti et ori di alcun don, nè se possi far alcun altro sconto, de che sorte o qualità se vogli ; nè che nel Colegio nostro se possi far ballotation alcuna contra la presente ballotation, et essendo facta, sia de niun valor; nè c!.e possino scuoder li deputadialtra sorte di denari che nel modo prediclo, solo pena di pagar del suo. Verum, sia in facultà de lutti li debitori de dite graveze di pagarle In contadi cum el benefitio de la restitution ut supra ; aut pagarli in contanti taglia-de a 30 per cento persi, et pagandole et perse nel termine predicto habino el medesimo don 10 per cento, qual sia faclo bon ne la summa i sborserano. A dì 24, Domenega. 11 Principe porlato in cariega 47 da basso jusla il solito. Et fo letere di campo dii capitano generai, di eri sera* Come i ninnici lutti, per avisi si ha, è venuti ne li borgi di Este, e in Esle si dice voleno fur una coraria e levarsi. El viceré ha dato taja al Polesene stera 24 milia di biava et zà ne hanno scosso 17 milia; etiam hanno dato taja in bre-xana e Bresa ducali 14 milia et leti 400. Et che si aspetava la resolulion di lu dietu fa l’Imperudor al presente a Inspurch, dove è il Cardinal Curzense e il conte di Chariuli ; el par l’Imperador voria il contà di Tirol li pagasse ducati per tenir 4000 fanti li, quali sono renitenti;e altre particularilà. Item, scrive come, havendo fato li condutieri la loro monstra, etiam lui voi far la sua, licet non sia ubligato, e prega la Signoria mandi qualche uno di Colegio lìn lì a vederla, videlicet di 300 homeni d’arme è ubligato a tenir e li ha tulti: e sopra tutti vi vengi il ma-gnitìco suo compare missier Zorzi Emo ; et voi farla marli proximo a dì 26 ; e altre particularilà ut iti litteris. Etiam fo letere di sier Domenego Contarmi provedador zeneral in campo, de occurentiis. Fo terminato di mandar li *lo suvii di setimana et sier Zorzi Emo, sier Lucha Trun savii dii Consejo, sier Hironimo Zustiuian savio a terra ferma, quali partirano da matina per Padoa, alozerano in el ve> scoado a spese di l’Emo : et cussi partitene. Da poi disnar, fo gran Consejo, e fo compito di far quelli di Pregadi, e intrò 60 sier Zacaria Foscolo è di la zonta fo a la custodia di Padoa con homeni 40 a so spese, qu. sier Marco. Fo etiam fato capilano in Cadore, che poi è sta guerra più non è sta’ fato, si