33 di le presoti, tutto di palazo, per non portarsi bene, aver lassato andar Zuan Ferman fuora la note et etiam menar lemene dentro le presoti ai presonie-ri, etiam fo quello capitano fo serato quando scampò li 18 presonieri, et fato il Principe esaminar alcuni testimonii lo cassoe. E volendo meler uno homo, da ben, mariner, li fo aricordato uno Nicoliza de Santa Maria qual soleva andar........., et era in l’ar- senal a lavorar. Mandò per lui, e li disse averlo eleto capitano di le preson e si portasse ben, et lui aceto di gratia. Et cussi va le venture del mondo! Noto. In questi Consegii di X'passati fo fato maestro di corieri uno Lorenzo........qual è a Roma, et presta a la Signoria ducali 600, per uno anno. Item, fo preso che sier Ferigo Coniarmi qu. sier Ambruoso, qual ha hauto li soi ducati 500 in drio, et per aversi faticalo in le civanze ha fato la Signoria, et voi far che ,’1 dito ancora possi venir in Pregadi per uno anno. 18 Adì 11 Settembre, Luni. E1 Principe, juxta il solilo, non fo in Colegio. El ivi è gran confusion; non si parla con decoro, e si grida assa’i. Dii campo, fo teiere. Come i turnici erano alo-zati mollo sparpaguali, e che preparavano botami per far vini, eie. In Vicenza el governo è in man di uno ciladin zovene Gerardo da Cogolo, senza altro presidio, a nome nostro. Di Roma, vene letere di V orator nostro, di 7. Qual manda letere di l’oralor nostro in Ingaltera, di 24 ; il sumario dirò di solo. Et per queste letere di Roma, qual fo lete con li Cai di X, l’orator era amalato nè haveva potuto andar dal Papa, et il Papa havia mandato a chiamar il suo secretano Ilironimo Dedo. Et scrive quanto li ha dito il Papa zercha francesi, et voria acordar la Signoria con l’Impera-dor ; e altre particularità, ut in litteris. Di Napoli, fo letere dii consolo nostro Leonardo Anseimi. Il sumario dirò poi. De Ingaltera, di sier Andrea Badoer orator nostro, di Londra, di 2i Avosto. E come ha sento, dirò il sumario, lete serano in Pregadi. Di sier Vetor Lipomano, di Roma, vidi le-tere, di 7. Come 1’ orator nostro Landò era 4 zorni li era venuto una scorentia di,corpo, et non havia potuto andar dal Papa et havia mandato il suo secretano. Dii frate Querini, li era sopra zonto flusso; era venuto lì domino Paulo Zustignan frale camal-duense suo compagno. Zercha la venuta di francesi, chi dice verano e chi no ; il Papa par non stagi saldo. Item, il Papa era stalo con lì soi cardinali a ve-/ Diarit di M. Sanuto. — Tom. XIX. 34 sporo in la capella di papa Nicola ; nè altro di novo era a Roma, per queste letere. In questa malina fo sposata la lìa di sier Stefano Contarini in sier Vicenzo da Moliti di sier Alvise, licei fusse morlo eri sera suo parente sier Lorenzo Zustignan qu. sier Bernardo el cavalier et procura-tor, et il corpo era in chiexia a San Moisè ; et il dì fo baiato eie. Item, tutti quelli 17 soldati relenli fono esaminali l’altro eri et eri, e dato corda, et fo spazati di Colegio, et ozi si expedirano nel Consejo di X con la zonta. Etiam fo compilo di lezer tutto il processo in le do Quarantie per il caso contrasier Zuan Francesco Miani fo conte a Sibitiico, qual ha auto Consejo, et fo di carte 100 con li teslimonii in favor del Miani, et diman sier Sebaslian Zuslinian el cavalier sinico parlerà. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, et fo prima letere di Porto Gruer, di sier Marco di Meso podestà. Come Thodaro Dal Borgo et Ma-noli Clada capi dì stratioti, hessendo venuti verso Maran, par da quelli inimici habi palido etc., sicome per letere di Udene con avisi di questa cossa scriverò di soto. Fo scrilo a Treviso mandasse subilo Renzo da 18* Perosa con quelli fatili l’ha a volta di Maran, per ase-gurar Porto Gruer. Etiam, per avanti, per Colegio fo spazà Vicenzo da Matalon con fatili 50 ivi. Fo expedito la fusta capilano sier Anzolo Guoro, qual contentò di acetar, e domati si partirà a la volta di Maran, etc. Et domcnle Consejo di X erano suso, a bore 21 vene letere dii capitanio generai, date in campo, osi. Come haveva terminalo andar questa note ad assaltar i minici quali erano alozali a Salelo c la Be-vilaqua verso Montagnana, lì quali erano da 200 ho-meni d’arine; et manderà per 4 vie le zente, e tutti a un hora assalterano diti inimici, ita che il viceré eh’ è in Montagnana non si potrà mover con zente di note. Etiam in Este è il capitano Archon con le fantarie, et mandoe li ordeni dii levar dii campo, qual sarano notadi qui avanti. E resterà in campo il provedador zeneral Contarini con cavali 300 et 1500 fanti ; sichè spera aver vitoria etc. Et zonta questa lelera, tutli dii Consejo di X ste-teno suspesi che ’1 capitano volesse levar l’exercito senza aver scrilo prima a la Signoria. Altri diceva non era cossa pericolosa, et venendo fata saria la salute nostra e liberation de Italia, nè il tempo pativa a poterli scriver alcuna cossa, perchè avanti le letere 3 MDXIV, SETTEMBRE.