05 MDXIV, SETTEMBRE. 06 Di campo, letere di eri sera dii provedador Contarini. Come i nimici par liabino mandato a cargar su 1’ Adese in burchii per farli condur per Po a Ravena, dove hanno certa barza che li leverà alcuni pezi di artellarie, numero...... Item, che non sono mossi de li alozamenti loro, ut supra. È da saper : si la Signoria nostra havesse 4 barche longc fuora, de facili poiria prender ditte artellarie. Sier Andrea Bondimier, era in l’Adese capitano, è venuto a Chioza di Cavarzere per non li esser più paura, et se li darà licentia vengi a repatriar. Di TJdene, letere dii locotenente e dii provedador Mar zelo. Come era ritornato in Udene, lassalo a Latisana con fanti 100 Tbodaro dal Borgo, et a Aris Marioli Clada con 120 cavali lizieri. Et hanno roto il ponte di Palazuol per il qual, i nimici sono a Maran, poteva venir a trovar nostri ; sichè sono scguri, et le cosse starano cussi. Fo leto in Colcgio le letere di Cvpro et di Soria con tulli li avisi; par siano conlraditorii, come dirò di soto. In questa malina, si parli sier Piero Pasqualigo dolor et cavalier; Avogadordicomuu, con li nodari; va a formar processo in Val di Marin, justa la parte presa in Pregadi. Da poi disnar, fo gran Consejo. Fato do al luogo di Procuratori, per le eletion, che prima si feva per scurtinio, et rimaseno do con titolo di Cao di X, Consolo in Alexandria, sier Antonio Bembo qu. sier Ili-ronimo, da sier Andrea da Molin che ha manda ho-meni 60 in do volle a la custodia di Padoa qu. sier Marin, qual vene triplo, e cazete di balote 112. Item fo fati 6 di Pregadi, vechii. Di sier Andrea Bondimier capitano e provedador, di Cavarzere, di 14, vidi letere. Come, atrovandosi zà tre zorni in letto con febre continua, non hessendo lì medico nè medicine, diman anderà a Chioza per curar la valiludine sua, et lasserà de lì Vieimo Marin con la sua compagnia a obedienlia dii podestà, e non sarà alcun pericolo la sua parlila. Et poi varilo, ritornerà. La qual malalia è causala per le fatiche portate, eh’ è 50 zorni continui ha dormito vestilo su la prora di la sua barcha ; e il tulio ha fallo volentieri per far el debito suo, over ulcle di le cose nostre. I Diarii di M. Sanuto — Tom. XIX. Sumario di alcuni avisi auti, per via di sier 37 Zuan Paulo Gradenigo luogotenente in Cy-pri, per letere di 17 Zugno 1514, in le quale sono queste relatione. Relatione di uno tornato de Turchia, de nove intese hessendo a Scandelorum. Primo: a di 10 Mazo, vene imo schiavo mandato dal Gran Turcho a scuoder li aspri da li homcrii del contado, da chi 250, da chi 300 aspri per casa, chi più e chi mancho de aspri 150; et di questo ha (rato uno mondo de aspri, et portati in campo, et cussi ha mandato per lutto el suo teritorio et dominio. El qual schiavo disse aver lassato el dito Gran signor Turco in Bursa che veniva a la volta del Cogno per trovar uno signor nominato Anatola, che sono insieme con il Sophi, et che ’1 ditto Sophì ha uno fiol che fu de stillati Aclimet, che ha tolto una fìa del Sophi per mojer. E diso che l’ha lassato in Constanti- . nopoli uno fio per governo de la signoria di Con-stantinopoli, et ha per capitano grando del campo uno nominato Carizolli, che alias fo con 1’ armada a la Jaza, e li fu lajà tre deda de una mano. Item, dise esser ussito da Constantinopoli (ina 25 vele per venir in Caramania, a pigliar alcuni signoroti di Ca-ramania rebeli del ditto Gran signor. De le qual vele 6 sono galie, el resto fusto. E dubitavano che ditti rebelli non scampasse con qualche barella o altri na-vilii. Et è capitano de queste vele uno nominato Tu-lese Maris. Item, è soprazonto uno bazarioto da Scandelorum nominato Mustafà, qual el parli da uno mese da Constantinopoli ; et dimandatoli da novo per esser suo amico, li disse precise de le vele 25 ussite fuora ut supra et non piui.. Copia di avisi. A viso la signoria vostra, quali ter son venulo a salvamento a Castel Amar. Et ozi andato suso per nove, ho saputo da li turchi de qui, che el Gran Turcho zonze al Cogno ; altri dicono che aspetavano di bora in hora di venir. E che el gran capitano era passalo con li eserciti avanti a Chazarin conira il Sophì. Ilo speranza iti Dio de far el fato mio. Copia de uno capitolo de nove del consolo di Alexandria, a di 29 Aprii 1514 Da le cosse de qui non zè cossa alcuna de relatione del signor Sophì. El signor Soldan è stato al 5