23 MDXIV, SETTEMBRE. 24 guisse pace con l’Imperarlo^. E credo, per il Con-sejo di X li sia dato licenlia ch’el vegni via, linde tengo li fosse comunichato questo al prefato orator. Tamen fono con li Cai di X, nescio quid. Non voglio reslar di scriver questo: come lutti quasi è nel Consejo di X con la zonta, Roma, Fran-za e mò Spagna ; sicliè in pochi è reduto il governo di la terra. E1 Pregadi non fa più nulla da conio, qualche brojaria, angaria, o udir letere che dà me-nanconia, ergo etc. In questa matina, il Colegio si redusse in camera per expedir quelli malfattori presi questa noie, quali fono sicr Ilironimo da cha’ da Pexaro eonsier, sier Stefano Conlarini Cao di X, sier Piero Pasqualigo dotor et cavalier avogador di Comun, et sier Marco da Molili inquisitor. Et examinono alcuni, tra i qual n’è di banditi- hanno il brieve al collo di esserli tajà la testa ; et ne mandono zoso 8. Etiam da poi disnar si reduseno. Et di ordine di la Signoria, con li Cai di X fo mandalo a far una crida a San Marco e Rialto, da parte di essi signori Cai di X : che niun sia cui esser si voja, o zentilhomo o altro, ni soldato, galioto etc. non possi portar arme di alcuna sorta, in pena grandissima, ut in proclama. E fo fato perchè tutti portava arme. In questa malina il dazio del vin a Rialto fo in-cantado per li Governadori atento non havia passà 73 milia e 800 ducali in do incanti, e l’anno passà fo dato ducati 77 milia. TJnde, per il Colegio fo termina incantarlo al modo se incanta i dacii in terra ferma di su in zò ; e cussi posto, et messo fin 75 milia ducati, e non trovono. Doman si darà via. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta per trovar danari, et trovono ducati 6000 d’oro, e li mandono con gran credenza a Crema per far fanti 2000, perchè quel signor Renzo capitano di le fan-tarie voi romper il signor Prospero e il duca di Mi-lan ch’è a Lodi. Di campo, fo letere di osi, Jiore 13. Come hanno certo, in questa matina per tempo il campo di spagnoli esser levalo di Moncelese, et aviata l’an-tiguarda a la volta di Este e Montagnana ; il resto li va drio, lutli è in hordine per levarsi. E come Ma-latesla Bajon con 150 cavali lizieri li era andato drie-do per veder di molestarli, e cussi vi anderia il resto di cavali lizieri. Tien esso capitano, 7 bandiere alozerano a Este, e le zente d’arme col viceré a Montagnana. Et in questo Consejo di X fono per vender alcune canzelarie di rezimenti a persone depositeriano danari. E sopra questo fo longa disputatione, e fo preso di no; imo posto parte e presa, che de catero non si possi dar per il Consejo di X alcuna canze-laria ad alcun, se non per li cinque sexti dii Consejo di X. Fu mandado zoso il Colegio deputado a questi 17 presi, con commission li expedissano presto. E cussi examinati, trovono questi non erano in dolo, erano soldati venuti In questa terra, etc. sichè spa-zono di Colegio con opinion di asolverli etc. A di 7, la matina. Il Principe non fu in Colegio, ma stà bene ; non poi caminar, sta in la sua camera sentado. Di campo, letere di eri sera. Come i nimici tutti erano levali di Moncelesc, sichè niun vi è rimasto. Sono andati a Este e Montagnana ; ma tien esso capitano zeneral nostro non starano 11, per non aver strame. Li nostri cavali lizieri andono driedo. Vene l'orator di Ferara in Colegio, dicendo aver letere dii suo signor di la levata dei nimici, quali starano a Cologna. E che uno castello sul modenese chiamato Rubiera si era rebellato a l’Imperador e cridava : « Ducila ». Etiam Modena faria mutation, s’il suo signor volesse, qual è contento non si mo-vino fino la venuta di Pranza. Dice l’Imperador era in Alemagna amalato di gote. Con altri avisi e co-munication ut in litteris. E li Cai di X steteno longamenle in Colegio sta mane. Vene un gripo da Ragusi con letere di Costantinopoli dii bajlo nostro sier Nicolò Zustinian, date in Andernopoli a dì 20 e 31 Lujo, e primo Avosto. Prima, come il Signor turco era in Angoli mirato nil paese dii Sophi mollo, el aveva li zor-ziani con lui, quali erano 13 milia cavali. Item, el Signor avia mandalo in qua a li confini di Hongaria cavali 15 milia, per averne lui a suficentia, capo uno fiol di Schander bassà. Item, come il Signor turco era inlralo nil paese dii Sophi zornale 4, et avea auto vituarie di ogni sorta da’ zorziani, e voi andar verso Tauris, dove è la sedia dii Sophi, di la qual terra è lontan zornate.... Item, dii Sophi nulla se intende dove el sia ; et è da creder, perchè zorziani che confina con lui, s’il fusse potente, non si adere-ria col Turco. Item, scrive dili 16 milia cavali erano venuti in Andernopoli. Item, erano compiti 100 volti di 1’ arsenal iti Costantinopoli, e quel Capizì bassà solicita si compii ; solo li qual si farà do galie per uno. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. E 12* prima fo leto il processo contra questi 17 che fo