363 MDXV, GENNAIO. 364 sone, chi 400 chi 4000; unum est, cl Doxe domino Otavian di Campo Fregoso con la sua parte se li fo a l’incontro, et fo a le man, et il Doxe fo ferito. Item, preso domino Ilironimo Adorno, domino Scipion dal Fiesco et uno Ilironimo de Montibus etc. sichè il Duca di Milan favorizava Adorni ; hora mo Fregosi sarano certo con Pranza. Item, il Papa manda uno suo homo a’ sguizari, qual è il maestro dii Cardinal Sedunense ch’ù da’sguizari, con certa comis-sione, et par il Papa voleva contraccambiar Parma e Piasenza con sguizari e lassarla al Stado de Milan, con quello essi sguizari li desseno Brexa e Bergamo per darli al Magnifico, et sguizari non vuol, dicendo è amigi di la Signoria nostra. Item, il Cardinal Corner parla al Papa per nome di la Signoria nostra, adesso che l’orator nostro è amalato etc. Dì Franza, di l'orator nostro Dandolo, da Parigi, di 22. Come il Re era ritorna li da San Zerman con gote, et l’orator nostro stato da Soa Maestà comunicandoli alcune letere ha aute di qui, exortandolo a venir in Italia et presto, unde il Re disse: k Ambasador, non mi exortè più ni me scaldò che son più caldo che vuj, et la impresa sarà presta. Queste gole mi ha dà un poco di fastidio; li capitani sarano qui, tutto sarà in ordine, et presto aremo 24 mila lanzinech, 6000 inglesi, 2000 lanze et 800 cavalli lizieri, e il dì di la Epifania si ordinarà il tulto, et poi per Candelorum io sarò a Lion e avierò le zente in Italia, et barò con mi la mia guardia di 8000 fanti et 1000 homini d’arme. E venendo sguizari pochi, non li stimaremo ; si sarano assa’ temporizere-ino et non vegniremo a la zornata, e loro non pora-no star molto perchè vorano ducali 100 mila al me-xe, et per uno mexe il Papa e li altri ge li darà ma più no. s> Item, havia scrito al Papa si risolvi di esser con lui. E non è altri coloqui. 221 D’Ingaltera, di sier Andrea Badoer orator nostro, dì Dezembrio. Di quelle occorentie de lì. Et come si divulgava che il Re anderia su Franza a esser a parlamento con il Re di Franza. Item, come a dì____la Rayna havia fato uno puto morto di 8 mexi, che è sta grandissimo dolor a (ulta la corte; e altre particularità, nulla da conto. Di Napoli, di Lunardo Anseimi consolo, di ____Con lo aviso di le cosse di Zenoa, e de lì si dice francesi verano questo anno in Italia, capitano il duca di Barbon, et che missier Zuan Jacomo Triulzi havia auto a mal che non li fosse dalo la impresa in le sue man di lui etc. Nulla da conio. Et compito di lezer le letere, il Principe era in Pregadi, sier Marin Zorzi el dotor electo oralor a Roma andò in renga, excusándose che sempre Pavia servido questo Stato comenzando da anni 22, et era stato in diverse legatione e speso dii suo, come fo quando l’andò orator a Roma, e chiamò Alvise Bar-bafela, fo suo secretario, per testemonio di questo. Et hora è sta electo con 120ducati; è impossibile andar. Prima fo provedador a Bergamo, mandato per forza, dove el perse i soi argenti, et mai non ha dimandato la refusion. Però suplica li sia dà ducati 400 per li arzenti perse a Bergamo quando fu fato presoli di francesi, sicome è sta dati a sier Andrea Griti quando fu preso in Brexa. Pr ceterea, con ducali 120 noi poi andar, cegnando li fosse acresudo ducati 30 di più al mexe, con molte parole la più parte co-lerice, et hessendoli fato questo e indusiar il suo partir tulto il mexe, che la parte voi in zorni 10 si parta, anderà a servir, al iter voi lassar il cargo ad altri, perchè ad impossibilia ncmo tenetur. Et non à veste, solum do di seda, qual usa per acompagnar la Signoria etc. Et sier Piero Lion, sier Zuan Trivixan, sier Alvixe Pixani consieri, e sier Marco da chà da Pexaro Cao di XL, messeno di tuor licentia dal Consejo, non obstante la parte che li obsta, di poter venir il Colegio con le sue opinion, di acrescer a sier Marin Zorzi dotor electo orator in corte, acciò possi acetar et andar a servir la Signoria nostra a dita legatione. et li Avogadori andono a la Signoria dicendo non poteano meter questa parte, et era pena a chi la meteva, unde il Pexaro Cao di XL si tolse zoso, e li tre Consieri steteno saldi et volse mandarla loro 221* parte. Et sier Antonio Trun procurator messe a l’incontro : clic prima dito sier Marin Zorzi electo orator in corte debi risponder si voi andar over non, et poi si vegni a la deliberatione di poter cresserli, el qual immediate habi a risponder. Andò le parte : 73 di 3 Consieri, 128 dii Trun e questa fo presa, unde subito sier Marin Zorzi andò al Principe e refudò. E fu fato scurtinio di oralor a Roma in suo loco con ducali 120 al mexe, et rimase sier Daniel de Ranier fo avogador di comun, qu. sier Constantin, el qual chiamato a la Signoria, tolse tempo et vegnirà a risponder in Colegio. Item, fo fato Savio dii Consejo ordinario, che mancava, sier Polo Capello el cavalicr fo savio dii consejo, 124 ; solo sier Zacaria Dolfìn, fo savio dii consejo, 98. Et do altri tolti con titolo, sier Piero Capello et sier Francesco Bragadin. Item, fato scurtinio di un Savio di terra ferma, che mancava, tolti numero 17, niun passoe, fo meglio sier Alvise Gradenigo, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Domenego el cavalier, qual ave 100 de si et 109 di no. Et niun con titolo fo tolto.