331 MDXIV, DICEMBRE. 332 non si sa si l’è morto o vivo, nè dove il sia. Il qual capitolo di letcre Io el vidi, le.'y, et sarà scripto qui avanti. È da saper, l’orator dii Turcho stato questa malina in Colegio, si duol non aver auto la vesta d’oro di restagno, fodrà di zebelini, come ave l’altro Aly Bei che fo qua, nè ha voluto li danari; fin qui non so quello sarà. El venuto zoso di la Signoria, andò a veder la chiexia di San Marco e le zoie. Era lì sier Andrea Grili procurator che li monslrava le zoie, et conosuto per esser stà in Turchia, e visto la bareta ducal con le zoie, disse : « Questa bareta è fata aposta per la tua testa, che ti sarà Doxe. » Noto. Come a dì 14 dii mexe presente seguile un caso notabele : che andato a caxa di note sier Nicolò Donado, el XL zivil, di sier Andrea, stà a Santo Agustin, nel smontar di barca li fo Irato di uno schiopelo per azonzerlo, e poco mancò non fusse azonto, qual dè in la riva e rupe la piera. Et si sospetta siano stali soi cuxini, fo di sier Bortolamio, con i qual per lite si hanno ferito, undc li Avogadori andati in Quarantia dete una gran taia chi aeusa-va etc. Et per esser cosa notanda cori schiopeti, e non più scaduta in questa terra tal arme, ne ho voluto far qui eterna memoria. Da poi disnar comenzó il perdon di colpa di pena a San Zane Polo, concesso da questo Papa, mediante letere scriloli per Colegio, auctore sier Zorzi Emo savio dii Consejo suo procurador, et dura queste tre feste, el cussi le feste tre di Pasqua e le Ire di le Pentecoste ; sichè tre volte in questo anno ha tal jubileo essa chiexia. In la qual è stà fata in choro l’arca marmorea dii conte di Pitiano fo capitanio zeneral nostro da una banda, da l’altra di domino frate Leonardo da Prato governador di cavalli lizieri, e sora la porla si fa di Dyonisio di Naldo di Brixighella capitanio nostro di le fantarie ; tutti tre fidelissimi et stali in la obsidion di Padoa. Et poi, al tardi, vene el Principe in chiexia portato da scudieri su la solita cariega, con manto di raxo crernexino taiato a fanestrele, e vesta di veluto cre-mexin solo, con li oratori Pranza et Ferara, e altri patricii invidali al pranso, eh’è il forzo vechii, e fo una bellissima luminaria a l’aliar grando et per il choro più dii consueto, e compì la messa a hore 2. A di 25 Dezembrio, foel dì di Nadal. El Principe si fe’ portar a messa in chiexia, justa il solito in cariega, con li oratori et altri patricii invidati al pranso. Et da poi disnar, si predicò per il predicador di Frari, fra Zuan Maria di Arezo. Vi fu il Principe ut supra, con li oratori episcopo di Aste di Franza et domino Bernardin di Prosperi orator di Ferara ; porlo la spada sier Donà Marzelo va luogotenente in Cypro, compagno sier Antonio Morexini è pro-veditor a le biave qu. sier Gaudenzio, vestili tulli do di veludo crcrnexin ; non vi fu alcuna vesta d’oro, solimi sier Polo Capello el cavalier Cao di X, avia veludo cremoxin et becheto d’oro di cordeline, la-vorado. Vi era 7 procuratori : sier Marco Bolani, sier Antonio Grimani, sier Nicolò Michiel dotor e cavali r, sier Tomà Mozenigo, sier Domenego Trivixan el cavalier, sier Zorzi Corner el cavalier, et sier Andrea Grili ; mancava sier Luca Zen, qual è vechio e mai non vien, e sier Antonio Trun che non voi venir con la Signoria, nè va in Consejo di X, ni in Pregadi, salvo di raro. Hor fu grandissima moltitudine di persone, la chiexia piena, per haver gran corso, et predicò justa il solito, et adulò il Stato assai e questa Republica, dicendo: «Dio havea predestinalo incarnar nel venire di Maria, fondar la chiexia militante, capo di la Christianità, et col sangue di martiri et che fusse fondata questa città al tempo di Attilla flagellum Bei contra barbari per man-tenir la fede di Christo, dicendo questo Stato è per durar più di 1000 anni ancora, e disse la figura di la sua edifichation dii 421 a dì 25 Marzo, soto tre pianeti eie. Et poi nel compir replicò parte di la predica e fe’ fine. Et per esser solito in tal zorno el Principe andar a vesporo a San Zorzi per esser la vi-zilia di San Stefano, dove lì è il suo corpo et doman andarvi a messa, ma il Principe per convenir farsi portar in cariega non vi andò, e si siete a vesporo in chiexia, nè andò per la chiexia, ma dentro via e per la scala di legno. Tuttavia li 8 stendardi e la um-brella erano avanti la chiexia di San Marco, et an-dono suso per la scala di piera loro; nè etiam fo portà sopra la confetiera la barela ducal con le zoie, come in tal zorno si soleva porlar. È da saper, questo ultimo Consejo di X, a dì 23 200 di questo, fu preso dar l’oficio di masser a la Messe-laria a Hironimo ... con questo depositi ducati 300 in contadi ut in parte. Itcm, fu preso, che la materia dii contracambiar di presoni voi far il capitanio zeneral di li todeschi è qui con li presoni nostri è in man di l’Imperador, e li zenlilhomeni e Zuan Paulo Stella secretano nostro sia, et si possi venir in Pregadi a tratar questa materia, exceptuando però tre, vidclicet Christoforo Frangipani, il capitanio Rizan, che sono in Toresele, et Guido di la Torre, qual è stà dà di voluntà dii ca-