85 udxiv, settembri:. 86 ai passi streli et lì romperlo ; ma una cosa pensa el ghioto l’altra el tavernaro. E ch’el Signor turcho è mirato in paesi che non ha tanta carestia di vituarie quanto ha auto fino mò, e che ha mandalo indrio a Constantinopoli al fìol 8000 cavali, respeto le cosse se dicedil’Hongaro. E che da Constantinopoli si manda assaissime vituarie in Trabesonda; et che Conslan-zin bassa ha bordine di far altratanti volti a Galipoli per lenir galie quanti è sta fati a Constantinopoli, e che erano conipide galie numero 13, e ch’el Signor turcho ave al principio che l’andò una rola ma non di tropo danno. Tatnen, conclude che l’ha inteso da persone che ha judicio di queste cosse, come el Signor lurcho voleva passar l’Eufrate, et ha esortalo li soi di l’exercito a volerlo sequilar di#bon animo e volerse disponer a soportar ogni sinistro, perchè benissimo ha previsto la carestia, alegando Alexandro Magno et romani che furono in quelli paesi ; de le qual historie vien dito è copiosissimo eie. Dita lele-ra è drizala a sier Zacaria Trivisan qu. sier Benede-to dotor et cavalier. 50 Helationc di le cosse dii Turco, auta per via di letere eli Cypro date adì... Avosio, dii luogotenente. Io Zacho Schiavina armirajo de Cerines mi partii da Cerines a dì 3 Zugno, et andai cum el navilio, patrono .. . Zacho Bambola, et a dì 4 zonsi a Ca-stelamar el in quello zorno medemo montai a cavallo e andai verso el Cogno, nel qual loco del Co-gno arivai a dì 11 dito et trovai ch’cl Signor turco era partito de lì a dì 7 dito. Et in ditto loco del Cogno sono stato zorni 11, et intesi ut infra. Primo: del campo che ha fato el signor Gran turco, e principio. Essendo a Constantinopoli, mandò uno ambar sador al signor Sophi et dimandoli ch’el ge dovesse dar sollan Amorat, che fo fiol di soltan Amelh suo fradelo. Et il signor Sophì rispose a lo ambasador che volentieri, et fece chiamar dito soltan Amoral avanti ditto ambasador presente, e sì gli disse : « Vedè questo ambasator che ve domanda per nome de vostro barba; se volete andar, sta al piacer voslro, » et ditto soltan Amorat rispose : « Quello l’ha fato a mio padre el farà ancor a mi, » e tunc el signor Sophi disse verso l’ambasador : « Vedete, s’el non vuol venir, che volete che faza? e se uno ucello scampalo de la gabbia et venuto in mia mano, io non voglio per forza cazarlo via, poi che non ho rolla io la gabbia. » Et voltosse al dito soltan Amorath, e disse :