255 MDXIV, NOVEMBRE. 25C ciatrix solet esse, summa cum animi voluptate cer-liores nuper facti sumus de insigni victoria Iiegia; Celsitudini Vestrse parla adversus moscovitarum genlerm Quorum ingenles copia; simul cum duce suo (am insolenter quam impie grassanles prteva-lidis exercitus Vestrce Majestatis viribus partini ceste, partili) capta; dissipataeque fuerint. Ea quidera ratione ut parte eorum multo maxima sic depulsa, facile spes ostendatur brevi futururn, ut quoniam victrix Majestas Vostra continenter liostium reliquias persequi instituit, eas protinus debellatura sit. Quod prò velcri amicilia, proque singulari nostram in Regiam Celsitudinem Vestram observantia ut fiat vehementer optamus, et ab Optimo Deo altentis pracibus expetendum est, prò justissima causa Vesta Majestatis, cui quidem in prsesentibus amplis-simis eius rerum successibus memorabilique victoria et nitnc corde vere gratulamur, et iterum Divinam oramus Clementiam, ut paulo post quam de futura Majestatis Vestra: gloria, mens nostra optai et con-cipit, benigne perficere et consumare dignelur. Data in nostro Ducali Palalio die 17 Novem-bris 1514. B. Cominus. 151 Da poi disnar fo Pregadi, et leto le lettere di Costantinopoli. Di Hongaria, di sier Antonio Surian el dotor orator nostro, di . . Octubrio le ultime. Prima, in una lettera suplica li sia dato licentia di re-patriar perchè il suo star lì è frustro; et si potrà poi mandar l’orator electo ; et sopra questo scrive diffusamente. Per l’altra, nove di la rota data perii Re di Polani a Moschoviti, et manda la copia di la letera di quel Re ha scrito al re di Hongaria dii modo di la vitoria, la qual sarà scripta qui avanti. Di campo vene lettere dii capitanio generai, date a San Piero di Lignago, eri a hore li, et ozi una altra di hore una di note. Scrive i nimici sono al solito loco alozali, molto patiscono dii viver; et come erano stà portati 20 cara di farine a Colo-gna per far pan, dove erano il capitanio Renier con 50 homeni d’arme, et uno altro capo con 200 fanti, et voi mandarli una cavalchata per veder di svali-sarli, qual sarà Malatesta Baion con li soi homeni d’arme e all ri cavali e fanti ut in litteris. ltem, per l’altra letera scrive: aver per do spie sue state in campo predito inimico, come il viceré era andato a campo a Bergamo insieme con il signor Prospero Cotona, e il viceré alozato nel borgo di Santa Cate- rina, et il signor Prospero in quello di San Leonardo ; sono in lutto persone 3000 tra a cavallo e piedi, et che tutto sabado bombardono, ma Dome-nega restono di bombardar per la pioza grande, e nostri dentro si difendevano virilmente. Vi era il signor Renzo in persona con fanli pagati 4 in 5000 e altre persone da l'ali fin al numero di 10 mila, et haveano mandato Iute le zenle inutile fuora, el ha-veano falò certi sacri e do canoni, et con schiopeli e archibusi trovano a li inimici ; e altre parlicularità. ltem, che in Brexa si leniva le porte serate, excepto una. ltem, manda lelere aute di Crema di 11, unde scrive esso capitanio aver scrito a Bergamo e a Crema slagino di bona voglia, li manderà cavali lizieri per infestar li inimici, et ctiam è per venir con luto l’esercito a soeorerlo, et atendi a la conservation di la terra; et scrive che à dito cussi per farli bon cuor, tamen manderà solum li cavalli lizieri 500. Di Crema, di sier Bortolomio Contarmi ca- 151 * pitanio e proveditor, di 11. Zercha questa andata dii viceré con il signor Prospero a Bergamo, dove se ritrova il signor capitanio di le fantarie, qual non é da esser serà lì dentro; e come li ha mandà 800 libre di polvere e salnitro, e benché lì in Bergamo haveano fato polvere e Irova salnitro etc. et ne voria mandar altre libre 800. ltem, è venuto lì a Crema uno suo secretano; dice stanno di bona voglia e non dubitano dei nimici; e altre parlicularità scrive sico-me in le letere si conlien. Nolo. Di campo è letere di sier Domenego Contarmi proveditor zeneral, in risposta di nostre. Zercha l’apiehar di Nicolò Sanguinazo, risponde la letera non é venula in tempo, però non é stà exequito, poi di qui meglio si potrà far il processo conira di lui; la qual letera fo drizala a li Cai dii Consejo di X. ltem, In le letere di questa matina venute di campo: è come nostri cavali lizieri haveano preso 40 marinai, quali si conducevano in campo ad Al-barè tolti su certo burchio etc., et quelli conduti a Lignago. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, che Anzolo e Batista Rizo, quali fono su la galia soracomilo sier Vetor da Leze che mori in armada preso da turchi, et é scapoladi, clic posino lavorar per calafadi etc. 4 non sinciere, ¡3 di no, 95 di la parte e fu presa. Fu posto, per li Savii, una letera in campo al ca- • pitanio zeneral. Zercha queste cosse di Bergamo, laudandolo di mandar li cavali lizieri a quelle bande, per veder di nuocer a essi inimici, et altre particn-larità, ut in ea, e fu presa.