145 Ml'XIV, ottobre. I4G dar a Conselve, poi passar l’Adexe a Veneze, e sanino adosso li inimici che non se ne avederano. Ha scrito al capilano di l’Adexe vengi suso con le barche, et ai rectori di Padoa mandino burchiele a l’An-guilara quante ne poleno aver, et che una volta il Senato se infidi in lui che l’bavera vicloria. Ben si duol di rectori di Padoa che tardi non solimi in exequir quello li scrive fazino, ma etiam in quelle fabriche, come li ha scrito sier Piero Venier prove-dador su le fabriche a Padoa, che non poi ha ver quello li bisogna etc. Item, manda reporti come dirò di solo. Etiam fo letere in conformità dii pro-vedador zeneral Contarini, ut in eis. Di Padoa, di rectori. Zercha questa materia, et atendevano a mandar burchiele, justa le letere dii capilano, da numero 70. Item, haveano pagato homo per homo di Zuan Paulo Manfron, qual è in la lerra alozato, et pagerano le fantarie facendo le mostre. Et fo consultato tra li Savii in Colegio zercha questo andar dii capitano zeneral, e terminato scriver che ’1 vadi ozi col Senato, et laudarlo; zoò do Savii solfi di Colegio voi scriver et uno consier, li altri non voi meter nulla. Da poi disnar fo Pregadi. Et fo portato il Principe, et lelo le sopradite letere con li reporli, quali sono di eri. Prima, di domino Hironimo di Pompei, conte di llaxi, qual è a Cologna, e avisa il viceré e il capitano Archon esser in Verona con zercha 400 lanze spagnole et le lanze lodesche, e altre particularità, e tutte dieuo andar in Lombardia. Item, uno aviso di Pelegrin da la Riva, qual è a Te-razo, avisa come ha dii viceré che è a Verona, ut supra, et che sguizari doveano ozi intrar in Trento e tuor Trento a l’Imperador; el qual aviso etiam si ha per una altra via; con altri avisi ut in lit-teris. Di Crema, vene letere di sier Bortolomio Contarini capitano e provedador, a nona, date a dì 14, hore . . Come scrisse per avanti, ha vendo il signor capitano terminato tuor Bergamo, havia manda il Cagnolin con 500 cavali et 500 fanti in gropa, con hordine, 150 spagnoli che andavano per intrar in Bergamo, dovesseno, auto la terra, 300 di loro venir a trovarli ; ma nostri ne l’andar li tro- vono in certa villa chiamata.......et li amazono, e andati a Bergamo, ebbeno a la porla certa resi-stentia da li spagnoli, pur a la fine introno dentro li nostri, e il comissario spagnol con alcuni fanli scam-pono in la Capt ila. Et perchè a la porta era roto adeo cavali non poleno intrar dentro, però per quella note alozono di fuora, e il dì seguente li manderia il ca- I Viarii di M. Sanuto. — Tota. XIX. pitano 1000 altri fanti; sichè voi lenir quella terra et aver la Capella. Li fanti nostri fono dentro et ivi alozono et introno per la porta chiamata . .,..... con qualche inlelligentia di quelli di la terra. Il signor Prospero era a Castel Lion con pocha zenle, maxime fantarie, perchè parte é scampadi, e parie voleno, et sono zà venul; in Crema a luor soldo con nui. El qual signor Prospero si dovea levar, e non si levando, li voi dar una streta ; etiam il conte Bor-tolamio da Villa Chiara dovea andar sul brexan a far certe motion de lì e sussilar quelle ville ut in Ut-teris. Di Udene, fo leto letere, di 16. Come la preda fata per i nimici a Cividal fo di 5 citadini, tra i qual sono doi, videlicet nominali in le letere, quali qui non nominerò, et altri animali, e quelli fono 03 cavali solamente che corseno, e la colpa fo di loro di Cividal, perchè li è slà voleslo lassar 50 over 00 cavali lizieri lì a custoda: non hanno voleste el hanno patido questi danni, eie. Di sier Andrea Bondimier capitano di l’A- 84* dexe, date a Cavar ter e, eri. Come ha auto bordine dii capitano zeneral di tirarsi in suso con quella armada verso Veneze; il qual ordine domino Baldi-sera di Scipion in persona li è venuto a dir, et licet non habi altro ordine di la Signoria, per ubidirsi tirerà in suso. Di campo, vene letere di hore 9 dii provedador zeneral Contarmi, da Barbaran. Come, volendo il signor capitano levarsi a meza noie, non ha potuto per la pioza è slata ; ma in quella bora si levava per andar a passar la Brenta el andar alozar a Conselve, deinde sopra il Polesene a far eie. Fu posto, per li Consieri el Savii : che a Hironimo Baldin fo fiol di Bandin di Garzoni, a qual è sta venduto le sue caxe e non pono più: che sia suspeso il suo debito 1’ ha con la Signoria nostra per anni do. Fu presa, ave 31 di no, 133 di si. Fu posto, per fi Savii d’acordo, una lelera al capitano zeneral in risposta di sue. Come, havendo con il Senato inteso quanto ne scrive e l’andata sua, e ben inteso quanto soa excelentia ha di certo, semo contenti col nome dii Spirilo Sauto soa excelentia fazi quanto li par; al qual si remelemo. La qual lelera fu posta per tre Consieri, sier Piero Capello, sier Zuan Trivixan e sier Hironimo da Pexaro. Item, sier Zorzi Emo savio dii Consejo et sier Piero Trun savio a terra ferma, li altri nulla messeno, et ave 4*2 di no, 9 non sincere, il resto di la parte et fu presa. Et fo optima parte; ma ancora n’è 50 in Pregadi che non voi, tanto pocha fede hanno in questo nostro capi- lo