89 UDXIV, SETTEMBRE. 90 52 Questo aviso, li reofori di Cipro no lo scris-seno a la Signoria ; ma ben per sue letcre particular scrisseno de qui. A dì 28 la matina, in Colegio fo letere di campo dii capitano generai, di eri sera, e dii pro-vedador Contarmi, in conformità. Come i nimici sono pur dove scrisseno eri, e dieno andar ozi sopra il Polesene et fortificavano il ponte di Legnago. Vene domino Francesco da cha da Pexaro qu. sier Fantin arziepiscopo di Zara, venuto zù aleuni zorni di Roma, et fo in Colegio per far reverenti^ a * la Signoria, partirà poi per Zara. È da saper, eri fo acordato le diferentie erano dii patriarcha nostro domino Antonio Contarmi con li piovani di questa terra, zerclia il far di preti diaconi e subdiaconi di le chiexie. Dito patriarca voleva esser quello i fazesse contra la consuetudine servata un mondo di anni, e fe’ sopraziò certo edito. Tandem, fo per essi piovani mandato a Roma, et era gran lite. Hor fo acordà che si servasse il consueto, et di le spexe fate che si acordaseno a certo modo, et non fu altro. In questa matina, in Quaranlia criminal, hessendo acaduto un caso a dì 26 la matina davanti l’oficio dii Zudegà di proprio per certa diflerentia e lite grande eh’è tra sier Jacomo Badoer qu. sier Francesco et li fioli over heredità dii qu. sier Francesco Tiepolo, et il Badoer ha otenuto assa’ sententie in suo favor et laudato in Quarantia, sichè si torà assà facultà, qual diti Tiepoli leniva dii suo, et è suo avochato sier Dionisio Contarmi qu. sier Andrea; par che uno Ale-xandro Tiepolo qu. sier Francesco, el più zovene di fradelli, quel zorno, davanti dito oficio, batesse esso sier Dionisio tirandolo per i cavelli etc. De che esso corse a l’Avogaria et dete la sua querela, unde ozi sier Piero Pasqualigo l’avogador andò in renga e lo menoe et messe insieme con sier Nicolò Dolfin di reteñirlo. Contradisesier Benedeto Guoro el XL, qu. sier Pandolfo; li rispose sier Nicolò Dolfin avogador et iterum dito Guoro parloe. Andò la parie, 7 non sincere, 12 di si, 15 di no. Non fu preso alcuna cosa; la pende. Eri vene una nave Mosla da Constanlinopoli, partì a dì primo Septembrio, per la qual se inlese el Signor turcho veniva a invernar in Trabesonda, e dii Sophì par fosse retrato etc. Da poi disnar fo Pregadi, et questo per far suspensión di debili di alcuni voleno esser nominali di la zonta. i Noto. In le letere di campo è questo aviso: come Bernardin Calderaro capo di cavali lizicri, verso Salcio havea risorti da 100 fanti de i nimici e certi, cavali, ut in litteris. Fu posto, perii Consieri e Savii, suspender i de- 52* bili di sier Alrnorò Foscarini qu. sier Polo per do anni, qual ha patito grandemente da li inimici a Bo-volenta. Fu presa : ave 23 di no 156 de si. Fu posto, per li diti, suspender il debito di sier Francesco di Prioli qu. sier Marco fo capitano a Zara, per anni do, videlicct ducati 838 dia dar a li Gover-nadori ut in parte: 22 di no, 144 de si e fo presa* Fu posto, per li diti, suspender il debito di sier Lorenzo Capelo fo de sier Michiel, qual ha perso luto il suo a Corezo in veronese, per anni do : ave 23 di no 160, de si e fu presa. Fu poslo, per li ditti, suspender il debito di sier Anzolo Malipiero qu. sier Tomaso, qual è creditor di nave, ducati 4000 e debitor zercha 400, el è slà balotà do altri Consegii e non fu presa. Ilora mo ave 36 di no, 141 de sì et fu presa. Fu posto, per i Consieri e il Colegio, scriver a Roma in favor di sier Bernardo Zane qu. sier Iliro-nimo, per uno canoniehà per uno suo fiol nominato Piero qual studia a Padoa; et balolata do volteetiam non fu presa: ave 40di no, 141 (poi 138) desi, voi i cinque sesti. Fu posto, per li Savii, elezer il primo Pregadi orator in Hongaria in luogo di sier Antonio Surian dotor con ducali 80 al mese per spexe, meni con si cavali 8 computa il secretano e il famejo ; el fu preso. Fu poslo, per li diti, disarmar etiam la galia bastacela di sier Nicolò Similecolo et la solil di sier Alexandro Contarini, et resti solum col provedador di T armada do galie candiote, et il Colegio sia ubli-gato venir in queslo mezo a questo Consejo per far provision di armar a tempo nuovo ; e fo presa el ave 25 di no, 140 de si. Fu posto, per li diti, certa dechiaration : che quelli pagerano la meza lansa e la decima a resliluir, pos-sino etiam pagar quello è tajà, videlicct a ducati 30 per 100 persi, la mità di contadi e la milà di danari acompagnadi, come fu preso di pagar ut in parte. Fu posto, per i Savii tutti, certa parte di Rialto di elezer per scrutinio con pena, 3 savii quali, insieme col cassier di l’officio dii sai, siano sora le fabriche e vedi i depositi di bolege, volti e slalii di Rialto e tulli contribuiscila, e quel dii sai si cassa ; la qual fabricha sia fata per il Proto dii sai solo, et quelli non vorano exborsar, posino farsi pagar e siano fati creditori e