45 MDX1V, SETTEMBRE, rabi ani 920, secondo i comandamenti santi. Ringra- tia el Signor Dio, e'saluda el Profeta, la più santa creatura, el nostro Signor Profeta e la so compagnia. Di sier Tomaso Venier consolo di Alexandria, di 24 Ztigno. Come scrive per il ritorno di la nave patron Simon d’Alberto per Corfù. Et a dì 7 dii passalo, scrisse per via di Candia, e disse del ricever di le letere direlive al Signor Soldan e a quel armirajo, le qual dele, e mandò quella al Soldan, etiam una altra per causa dì panni di sier Marco Antonio di Moti. El Soldan lede quelle; et a quella si scrive li soi ministri in Alexandria fazi bona compagnia, su questo in collera, disse: « Almanco me dicesse cui non fa el suo dover: se l’é l’armirajo lo cavarò via, se l’è el nadrazas lo casligarò, se l’è el coza lo taglierò per mezo. » Mostrò voler redrizar la terra, e subito mandò un comandamento che fosse fato bona compagnia, e ch’el vender e comprar fosse libero, e fece far le cride per la terra ; ma tulio è niente, se non si beva de questa terra l’armirajo e el coza. Di panni dii Moti, leda la letera, maledi cui fu causa ch’el tolesse tal panni; subito fe’ restituir queli che erano in esser, pi che 252, eli’è per ducati 700, e ordinò che lo resto fosse pagadi. Et il Signor Soldan ha risposto, el manda la letera scrada, e à auto la copia per via dii Cayro. Item, scrive voria le parte prese di colimo, aziò siano registrale, e in futuro observate. E in Damiata li debitori di colimo si parli senza pagar, e i patroni de i navilii i bevano, e non vai comandamento eie. ut in litteris. È bon proveder, cui carga in lochi nostri per questo Egy-pto sia segurlà di pagar, aut pagi al cargador di bona moneda. Avisa per queslo di Damiata si caverà da ducati 6 in 7 milia e più a l’anno, se lutti pagerà. Scrive, il colimo ha pagà ducati 150 a l’armirajo di qui per una nave se rompete in Cypro, è sta recuperò, e posto in la camera di Cypro etc. Item, l’ar-mada del signor Soldan eh’ è galie 20 e fuste 4 per l’india, se partirà immediate zonto l’armada da Costantinopoli, qual conduse 3000 homeni, qual si aspeta de dì in dì. Di portogesi non si sente nulla. Si rasona el Signor lurclio andar verso Sophì, e dito Sophì aver grande exercito. Idio fazi le guere resti fra loro ! Scrive aver ricevuto da li Provedadori di colimo l’ordine dii Irato di le canevaze, e cusì exe-guirà; ma l’armirajo volse vederle, e di una bella cernì do peze più trisle per smacar e le mandò al Soldan. Unde lui consolo visto questo, mandò do balle integre con.... Vizenzo Vernaldo fin al Cayro 46 per dimostrar la malignità loro, e scrisse al bisogno. Se parli zà 8 zorni, fin 4 zorni ritornerà, poi si farà marcado. Spera sarasi CO in G5 el mier di pichi. Item, cri ricevete letere di la Signoria con l’ordine dii piper possi venir; l’ha fato intender al Signor Soldan e di la risposta aviserà. Di TJdene dii Badoer locotenente, di X. Co- 26 me le nostre zenle sono lì erano ussiti in campagna, videlicet homeni d’arme .... cavali lizieri ... et fanti .... Et il provedador Marzelo era andato a Cividal col cavalier dì la Volpe ; qual inteso la cossa di Thodaro dal Borgo e Manoli Clada, eh’ erano stà fugali, haveva fato provlsion di redur le zente a la campagna, et cussi era venuti. Ma le zente non è pagate ; non è in Udene 100 fanti ; et con sì pochi non si poi far nulla. Scrive quelli di la Meduna par l’habi dato obedientia a Maran, et non ha voluto aeeplar Thodaro dal Borgo, però meritano pumiioni ; et si doveria far che sier Nicolò Vendramin qu. sier Bar-tolomio, eli’è patron di la Meduna, venisse de lì per castigarli. E altre parlicularilà, ut in litteris. Di Porto Gruer, di sier Marco de Mezo podestà, di eri. Come era zonto quel Vizenzo di Ma-talon con li fanti, et quelle cosse erano asegurate ; sichè non dubita più dei nimici. Di Treviso, di sier Sebastian Moro podestà et capitano, di ozi. Come havia, juxta le letere di la Signoria nostra, aviato a Porto Gruer Renzo da Perosa conteslabele con fanti 53 ; sichè zonzerà a tempo. È da saper, in le letere di Friul è queslo aviso : . che missier Hironimo Savorgnan; inteso la motion de i nimici, quelli è pochi, non sono cavali 200, era venuto a Castion e feva zenle dii paese, etc. Di campo, a vesporo fo letere di sier Dome- • nego Contarmi provedador zeneral, date ozi, hore 12. Come di la cavalchata, havia che Spadazin, qual andò a li monti de Este con li tamburiini propinquo a Este, par li diti lamburlini erano stà presi da li i nimici ; sichè la cossa fo scoperta. De che, dito Spadazin si tien sia andato a dirlo al capilanio zeneral verso il Frassinè. Et Zuan Paulo de Sanl’Anzolo con Julio Manfron, che andono a un’ altra banda, havendoli la guida menali per altra via et per la noto fallido la strada, imboccò il ponle di la Torre, e trovato l’aque grosse che non poleano guazar, si era tornà a la Bataja. Dito Zuan Paulo et Julio Manfron era andato a la volta dii capilanio zeneral verso il Frassinè, et questo si ha che la cossa è sta scoperta. Et leto queste lelere, tutto el Pregadi sleteno con pensier, pregando Idio 1’ esercito nostro torni inco*