409 MDXV, GENNAIO. 410 249 * Fu poi intrato in la materia di risponder a l’o-rator di Franza, zercha l’alianza, et fo posto, per sier Zuan Trivisan el consier et li Savii di Colegio, risponderli come semo contenti perseverar in 1’ a-lianza con quella Christianissima Maestà, siccome eramo con il re Lodovico XII defunto, etc. Et sier Zuan Badoer dotor et cavalier, savio a terraferma, voi la risposta predila, con questo se li dicha, venendo in Italia, li oferiremo l’esercito nostro et tutte nostre forze. Et sier Alvise Pisani el consier, voi se li dichi havemo za scripto a l’orator nostro apresso la Christianissima Majestà di questa lianza, et cometeremo etiam a li oratori vanno verso Soa Majestà, ut in parte. Parloe primo sier Francesco Foscari il cavalier, fo savio dii Consejo, qual fe’ bona renga e sente. Li rispose sier Antonio Grimani procurator savio dii Consejo. Poi parlò sier Alvise Pisani el consier, per la sua opinion. Li rispose sier Zuan Trivisan el consier. Poi parlò sier Zuan Badoer dotor et cavalier. Li rispose sier Alvise da Molin savio dii Consejo. Poi parlò sier Marin More-xini fo avogador, per la parte di Savj. Andò le parte. Per la prima volta quella di Foscari e Pisani an-dono zoso, e rebalotà quella dii Badoer et di Savj, fo presa quella di Savj : et in conformità si scriverà a 1’ orator in Franza. Et fo leta la letera si risponde al Re, a quella scripta, ut in ea. Fo posto, etiam per li Savj, scriver al Christia-nissimo Re di Franza una letera in recomandation di portamenti del signor Thodaro Triulzi è a Padova, et con quanta atention serve la Christianissima Maestà Soa per esser successa nel regno, raccomandandolo etc. Et fo presa. Et vene zoso Pregadi a hore 3 di note, el co-mandà grandissima credenza. 250 Ordeni dati per sier Domenego Contarmi prò-veditor generai, zerclia li alozamenti di le zente d'arme. Dominicus Contarenus Provisor generalis. più, dandoli sohm coperte, strame, pane et vino honestamente, et la comodità del cucinare, et non altro. Comandemo parimenti a li capi de’ balestrieri, che non solum non debano lassar tuor cossa alguna a dicli subditi, ultra l’ordinario predicto, ma etiam inquirere diligentemente che non sia faclo alcun damno, quantunque minimo, ad alcun subdito nostro, dove sarano alozali. Et perchè ce sono molti stratioti che vanno facendo stravizo, invidando odo o diece e la volta a casa de poveri homeni, vo-lemo et comandemo a li dicti stratioti, soto pena de la forca, che non debano far tal stravizo et be-vetoli ; et se alcun balestriere, contadino o stratioto contrafarà al presente mandato nostro, sarano api-cliati insieme; et niuno possa nè debba far composizione veruna de denari, per alcun modo o via. Item, se alcuno soldato partirà de lo alogiamento per qualche giorno, non possa soto la predita pena dimandar nè tuor denaro alcuno, nè altro, del contadi!), per el tempo el starà fora. E se alcun con-tadin sera molestato, over astreto da soldati a darli carne, pesse e altra cosa contra el tenor del mandato presente, venga dolersi prima da li capi, et se li capi non li provederà, immediate venga a dolersi da missier lo podestà de la terra, el qual se li mancherà poi de provisione debita, venga a lo illustrissimo signor capitanio generale over a nui, che lo audiremo benignamente, et se li farà justitia. El mancando il strame ne le ville dove serano alloghili soldati, volemo et concedemo licenlia al degan di quella villa, possa andar a luor strami honestamente dove ne serano, principiando da quel 250' del contadino et poi di citadini, ulterius de qualunque altro sia chi esser si volgia, per alimento de dicti cavali. Lata die . . . Januarii 1514 (1515). Copia di una letera venuta di Lahnatia, data 251 in la Tirana adì .. . 1514, copiosa di nove. Di le nove, parte intese et parte con li ochii visto de qui, fono queste. Ne l’ultimo del mexe de Novembrio proximo passato, vene el bassa de Bossina con zerdia cavalli 4000 di turchi per scorzi-sar questo paese de l’Ungaro confinante de qui, et etiam questo contado di Zara, come hanno facto ; et veneno per la via de Opucha a’ confini de la Bossina. Et prima zonseno soto uno castello nominato Carili, castello de uno signorotto sottoposto al re di Ilongaria et qual ha nome Zuane Cransicb, et vi stete il campo zorni do ; il terzo zorno si rese, Per dechiarir a tutti la oplima mente de la Illustrissima Signoria, de l’illustrissimo signor capitano zeneral et nostra verso i fidelissimi subditi de Marostica et de tuto el territorio, comandiamo al sindaco, deputati, degani et homeni de diti lochi, che non debano per alcun modo dar alogiamento a soldato alguno, sia chi se voglia, senza el mandato or-denario del magnifico podestà de la terra, et per tanti cavali quanti serano notati sul mandalo et non