241 MDXIV, NOVEMBRE. 242 dii novizo, che è uno fiol di Ilironimo di Piero mer-chanle toschan sta a San Canzian, e inteso questo, lui ussi fuora con alcuni et amazò lui. 141 * Non voglio restar di scriver, come sier Lorenzo Minio, era provedador a Cologna, inteso il passar di qui de l’Adexe de i nimici, si parli el andò a Padoa, perchè stando li in Cologna per la vicinità de i nimici non stava bene. Et questa matina vene letere di Mon-tagnana, di sier Ilironimo Avogaro proveditor, a la Signoria: come mandava vituarie in campo a Ligna-go el si provedesse di custodia in quel locho. Per il che fo mormoration in Colegio; chi l’havea posto provedador? et che sier Zuan Francesco da Canal qu. sier Piero podestà doveria zà esser andato ; per la qual cossa ozi a Consejo dito sier Zuan Francesco fo chiamato tre volle a la Signoria per mandarlo.via ; el qual non era a Consejo et non andoe et sta a veder quello siegue. Stete Colegio suso di Savii fino bore do di note, con li Cai di X; eravi e ti am il Principe e sopratutto per far venir li ribelli si apresentavano a la bolla zoso di Padova. E replicono letere. Etiam, volevano expedir alcuni contestabili aziò facesseno fanli per Padoa. Tamen volseno indusiar. A dì 13, la note fo grandissima pioza e cussi tutto il zorno. Et prima eri sera vene letere di campo di hore 13, da San Piero di Lignago: come i nimici erano a la riva di l’Adexe di qua Albaré, et il ponte fato ancora, et il capitano avia mandalo li cavali lizieri verso Verona. Et questa matina vene un’ altra man di letere di campo dii capitano zeneral, di liore 17, eri. Come i nimici non erano mossi, e ’1 ponte ancora lenivano a Albarè, e che comenzavano a levarlo et ne havia levate do burchiele, e come per li nostri cavali lizieri andati di qua di 1’ Adexe era stà preso uno bolognese . .. qual diceva voleva scampar da nui. Referisce come erano ussiti di Verona per far levar il nostro campo di lo alozamento era, et visto li cavali lizieri nostri esser venuti a scaramuzar con loro, qual si portono ben et non vaslono molti de i nimici, terminò far un altro effecto, zoè passar l’Adexe pur per far levar nostri di Lignago, e tuorli quel passo eh’è di gran imporlantia volendo lenir Verona : et che pativano assà di pan, ma ne aspelavano di Verona ; et che tien converano ritornar in Verona per non li haver reusilo il loro disegno. Et come erano 142 lanze 400 in tulio, computa 80 spagnoli svalisali sul Polesene e fuziti in Verona e riposti a cavalo ma mal in bordine, et fanti 0000, zoè 2000 spagnoli ben in bordine et 500 lanzinech, il resto lodeschi venuti I Diàrii di M. Sanuto. — Tom. XIX. nuovamente, zentaja; e altre particularilà sicome in dite letere si contien. Di sier Andrea Bondìmier capitano e provedador in V Adexe. Etiam fo letere di quelle occorentie, et di l’armada 1’ ha et dove si ritrova. Di Vicenza, dii podestà. Con nove, nulla da conto ; ma dubita per il passar de i nimici di qua, et domino Leonardo da Porto dotor, zonlo lì per far fanti in visentina etc. Et di Padoa, fo letere di rectori. Di provision hanno facto a la bona custodia di la terra, posto custodia nova a le porle, e lui capitano anderà la note atorno; e altre oceorenlie. Et in Colegio, visto queste letere, fo terminato suspender il mandar di sier Ilironimo Contarmi provedador a Padoa, qual era a l’Arsenal e scrivea li homeni volea menar con lui, et cussi li altri 12 zen-tilhomeni fo chiamali a Gran consejo che non vadino perchè si tien non bisognerà, ma stagino preparali ; et li altri zentilhomeni si hanno oferlo andar, fo terminalo in Colegio che vadino a sò posta, et quelli vorano il titolo habino fato le monstre, e scriver li soi homeni a l’Armamento ; et sier Alvixe Salamon qu. sier Francesco portò ducati 30 per 20 homeni, per zorni 15 a l’Armamento, el sier Filippo Capello di sier Lorenzo porlo li danari etiam lì per 25 homeni. Da poi disnar fo Colegio di Savii ad consulcn-dum, et di la Signoria. Di campo vene letere, di hore 24, eri sera. Come esso capitano zeneral havia mandato li cavali lizieri, il forzo di qua di l’Adexe, et 200 di là solamente verso Verona, per obviar vituarie non vadi in campo nimico; el qual era alozalo a Albarè. El il ponte è in piedi ancora. Et come leniva si convenivano levar, pur che in Verona siano accladi. Item, ch’era ritornato uno suo messo stato a’ sguizari con quel suo homo mandoe,, dice, che quelli 3000 vc-rano certo a stipendio nostro, et calerano per Vallelina in bergamascha ; sichè presto i sarano qui, et si prepari li danari per poterli pagar. In questa malina, in Quarantia criminal, seguendo il caso di Zuan Fermali, parlò Rigo Antonio suo avoebato et non compite: et poi disnar iterum re-duta la Quarantia, compite di parlar. Li rispose sier Nicolò Dolfin 1’ avogador di comun, et le’ bona renga, laudata da li XL e non compite. Si tien sarà preso di proceder contra di lui. È da saper in le letere di campo è uno aviso di 142* hore 24 : come per li nostri cavali lizieri era stà preso verso Villufrancha, uno citadin padoan chia- 1G