399 MDXV, GENNAIO. 400 243 « Se fa publico e noto; come lo illustrissimo signor Bartholomeo Liviano capitanio zeneral tic la Illustrissima Signoria de Venelia, ha deliberalo, si per dar solazo et piacer a tutti come per exercitar et acender le gente d’arme, far una jostra a di 11 Febrajo proximo, in questa cita de Padoa, sopra el Prato de la Valle, a ferri molati et arme galgiarde da balaglia, et donar al vincitor una borsa cum ducati cento d’ oro. Et però se convita tuli et cadauno condutiero, locotenente, capo de squadra, banderaro et ogni privalo homo d’arme, si del Christianissimo Re come de la Illustrissima Signoria a la dita jostra, sotto li capiluli infrascripli : Primo. Che tuli quelli vorano giostrar, debano, oclo giorni avanti la jostra, zoè per tufo el quarto zorno del predito mese de Febraro, venir o mandar a farsi scriver, altramente, passato el dito ter-mene non polrano corer; et cadauno condudier vengi con li soi o mandi la nota. Che luti quelli sarano scripli, debano jurar de correr sinceramente et senza odio et passione ; • et che da poi la giostra, non porterano odio alcuno, per qualunque causa che giostrando fusse ocorsa. Che tuli debano venir armali de bone, forte el rinforzate arme, et bene a cavallo. Et correr possi cadauno sei volte cum lanze a ferri molati,utsupra, le qual gli sarano date per il dicto illustrissimo signor capitanio. Et colui che ara più bote, haver deba el premio. Che tuti debano portar le loro lanze bene, et far bono incontro ; et chi ferirà dala lìbia de la coraza, % # zoe da mezo el pedo in suso, guadagni una bota rompendo la lanza, el non rompendo, meza bota. Chi darà in la bandiera et romperà la lanza, guadagni due bolle, et non rompendo, una bota. Chi romperà in testa, ut supra, Ire bote, non rompendo, due. Chi romperà nel spalazo o spalarolo, et Io disarmerà, guadagni due bote; non rompendo e disarmando, una bota, non rompendo nè disarmando, mezza bolla. Chi romperà in la schifa, guadagni una bota ; non rompendo, meza bota. 243 * Chi buterà l’homo e lo cavallo per tera. el rompi la lanza sua, guadagni cinque bole, e tutte le bote del buttato; non rompendo; guadagna 4 bote, e quelle del buttato. Chi buterà l’homo neto de la sella e rompi la lanza sua, guadagni sei bote, e le bote del vinto; non rompendo, cinque bote e quelle del vinto. Chi correndo apogierà la lanza a 1’ orlo della sella o veramente romperà la lanza nella sella, o si-gnerà dalla fibia della corazza in zoso, perderà le bote, e ussirà de jostra. Chi darà al cavallo del compagno, perderà le bote sue el escila de jostra, et guastando el cavallo, 10 pagi. Chi cazerà uno de joslra per qualunque caso, cum la bota però della sua lanza, ultra !i casi so-pradicli, guadagni due bole e quelle del cazato. Che cadauno possi, senza esser cazato de jostra, mutar ogni pezo de arma excepto el corpo della coraza et lo elmo, et possi etiam mutar cavallo per strachezza o per altro caso, et sella, quando se rompesse o guastasse. Che, cazando de jostra uno, el suo compagno possi expedar uno altro scontro, trarsi lo elmo et refrescharsi ; et occorendo eh’ el non, havessi scontro, possi correr cum colui che bavera in fine più bote. Dechiarando che li primi che verano a farsi scriver, primi correrano a bater, secondo parerà a lo Illustrissimo Signor Capitanio General. Dechiarando etiam che, quando occoresse alcuno caso, che non fusse compreso in questi capiluli, se debi star al judicio de quelli sarano deputati judici sopra le bote. Et ad ciò eli’ el vincitor reporti de la viloria sua compitamente honor et guadagno, Io Illustrissimo Signor Capitanio General predido promette, s’ el sarà della sua compagnia, ultra el dono de li ducati cento, accresserli ducali 50 de stipendio, et exhorta tulli li condulieri a far el medesimo verso li soi. Data Paduce die XXVII 'Januarii 1514. Di Hong aria, di sier Antonio Surian el 244 dotor orator nostro, da Buda. Fo leto le letere di quelli successi. Et come haveano, quelli governa 11 regno, electo orator a la Signoria nostra per dimandar danari e panni d’oro e di seta a conto dii suo credilo ; et come esso orator ha tenuto tanto modo, intervenendo quel domino Philippo More che fo qui orator e altri, che sia suspeso la sua venula. Iiem, de lì è nova di la rola dii Turco e dii Sophì, e come il Sopliì fo morto in la balaglia, et quelli soi elexeno uno altro Sophì e tornò a la ba-taglia e rupe il Signor turco, adeo non si sa dove el sia. Scrive altre parlicofarità di quelle occorenlie di llongaria. Di Padoa, dii capitanio generai, di ozi, ore 17. Come, per soi venuti, ha i nimici esser levati dii