193 ai Focher i»er fiorini r>0 milia di rotis, per far questa impresa. Item, el Cardinal Santa f, è lì a presso il re, solicitii F impresa ; ma il re voi danari dal papa, e el papa non li voi dar se non quando san« in Italia. E disse quello havia operalo il signor Constanti!» Ar-nili, sUilo orator dii papa a presso il re, qual è torna a Roma. Item, disse l’inlrade di l'imperio e dii patrimonio dii re, eh’è fiorini di rens.....Poi di le minere di arzenti, di rami e salii ; e qui si difuse con gran diligentia. Item, il re havia 4i» in 5» anni; homo virtuoso, religioso, forte, liberal, quasi pn>dego, acìeo tutti Fama, ma mancha di prudentia, non à hon judicio, va continue a chaza ; à gran fantasia eonlra Pranza et, expedite auto la corona, andar conira infidelli. Item, disse quando li fo dà lirentia e il termine di «orni X ; e di domino Paullo I.etistener, secretano regio, coloquij ; et di XV falconi, clic fo mandà al re, qual li ave agrati. Et poi disse, esso orator havia speso assa’ danari in corieri, per lenir ben avisato la Signoria; et havia speso 110 cavalchile; el da la Signoria, in lutto il tempo, non havia auto se non 5 letere. Laudò il secretano suo Anzolo Trivixan ; etiam sier Piero Pasqualigo, fo suo anle-cessor, rhe in certe dilerentie di confini adatò le cosse. Item, disse di sua fiola, madama Malgarita, qual governa la Bergogna; e che la morte dii re Phihppo suo fiol, che morse in Spagna, fo l>en |ter il re, perché demani dubitava esso non li succedesse a Fimperiò; al presente è certi, incoronandossi, locherà esser re di romani uno principe alemano, vi-<1 elice t si tien il duca .... di Saxonia. Item, che il re à certo, di 12 cantoni e lige di sguizari, qual li nominò, ne ha tre; et il re di Franza ne ha ... ; il resto, fin 12, son neutrali. Item, di signori di la Scala, (piai sono a la corte e si chiamano signori di Verona ; et hanno auto la senlentia da F imperio in Ihoro favor, di esser signori veri e successori di Verona e Vicenza, et aspirano a quelle terre. Item, di finii fo dii signor Lodovico e di la moglie dii re di romani, 0disse: ma ben esser molti foraussiti milanesi, che 10 solicita a venir, et maxime il papa ; et che il re lien che 'I papa non sia bon papa, sì che non si amano molto. 96 * Dal conte di Sojano si ave letere, lete eri im pregndi. Dii caso segnilo a l'rbin, di la morte di Zuan Andrea, veronese, gran favorito dii ducha. Par, a dì... novembrio, hessendo andato fuor di la terra 11 ducha, questo suo favorito rimase; qual usava con la sorela dii prefelo, et neza dii ducha, eh’ era lì in corte, vedoa, fo moglie del signor di Giani:.rim. Et 194 il prefetin, eh’è ncpole dii papa e di ducha, et è investilo di quel duellalo di (¡rimi poi la sua morie, havendo a mal questo, trovò il modo di uciderlo, et 10 invidoe a disnar. Poi disnato, comenzono a zuogar di scriniti con dito Zuan An irea, es?o prefelim, qual à anni ... Et fato allo ad alcuni, in quello che Zuani Andrea volendo zuogar, da drio lo branehono e lo reteno. E il prefetin medemo deteli alcune bote di cortella, e lo ainazò, e morse con molte ferite ; poi ussì e lo lasse') il corjKi lì in terni e uno sorvidor. al qual ordinò serasse la camera, e non F aprisse fino borre 22, tanto che 'I prefelim fusse schampato via a Sinigaja. Or, inteso certo rumor, la duchessa andò a la camera, et, batendo, niun non rispose. El, volendo butar zoso la porla, quel servidor disse: Madama, non buie zoso, che non vi posso aprir ; el, si aprirete, vedereti cossa che vi dispiacerà ; io ho auto lai commissione d ii signor prefeto. Or pur apersse; et, visto 11 caso, essa duchessa con le altre pianse assiti. In questo mezo il prefelim era partito, e mandò alcuni soi a roazar uno schalcho di......El che li po|H>li di Urbin à ’buio a mal di questa crudeltà usala ctc. A dì 27. La malina fo in colcgio sier Nicolò Trivixan, venuto podestà e capitanio di Cao d* Istria ; in loco dii (piai è andato sier llelor da dia' Tajapieni. El referì, de nwre. Da poi disnar fo conscjo di X con zonta et il eo-legio. A dì 28. Fo gnin conscjo. Falò ducha in Guidisi sier Alvixe Arimondo, fo governador di F intride, da sier Nicolò di Prioli, fo cao di X. Vene teiere di 17 oetubrio, di Damasco, per una nave. Le galie crino a Barolo; il sumario di dite letere scriverò poi. A dì 29. In questo zonio fo il perdoni a San Rodio, compie il di de Santo Andrea ; qual penlom fo concesso per il papa presente. Da poi disnar fo conscjo di X con zonta. Feno capi per dezembrio: sier Piero Capello, sier Dome-nego Contarmi, sier Francesco Foseari, el cavalicr, stilli altre fiale. Nota, è cassier dii conscjo di X sier Batista Morexini da Lisbona. Nola, in questa terra é incognito prc' Lueha di Rcnaldi qual è orator dii re di romani, secreto ; et va a Roma o ver in Spagna per diversse materie dii re. Fo a la Signoria scerete: alozò a Siiti (¡regorio ctc. Va in Spagna, orator dii suo re, insieme con il vescovo di Lubiana ; e si parli subito. A dì 30, fo Santo Andrea. Per esser venute 97 letere di Rovere e Verona, di grande importatili;!, fo chiamà pregarli; perchè aveano, li finiti aleiriani. VDVtl. NOVKMORE.