349 MDXV, GENNAIO. 350 Principe, et mandò eri, fo el dì di bona man, una palma al Doxe a donar, dicendo se li mandava la Victoria di soi inimici, et havia auto più revelatione da Dio perchè el va in spirito. E cussi poi inteso questo, molti patricii andono li a San Christofolo da lui, siccome scriverò di soto. Tamen è symplice, non sa ni lezer, ni scriver, è di anni... et è suo devoto uno sier Zuan Emo di sier Alvixe. 212 * Di Padoa, dii capi tanio menerai, di eri, e di sier Domenego Contarmi proveditor menerai. In conformità: come il viceré era ritornato di la dieta; chi dize è zonto a Lendenara e fa mostre, e chi dize di no, ma l’aspectavano ; et scrive zercha danari se li mandi di quello el dia aver esso capitanio, perchè le zente soe voleno esser pagate, et voi andar reve-dando per li alozamenti ; e altre particularità. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. Di Constantinopoli, per una nave di salumi monta di qui, partì a dì 17 Novembrio, si ave letere di sier Nicolò Zustinian baylo nostro, di 14 Novembrio. Avisa come, per ulachi e altri venuti, si ha inteso el signor Selim Gran Turco esser ritornato di paexi dii Sophi e relratosi con le zente li è restate in Amasia dove invernerà, et ha ancora con lui 2000 janizari ; et che per esser sta presi e morti molti di soi cavalli che portavano li cariazi, hanno convenuto far condur in Amasia con li bò e cari ; et ch’el Sophi è vivo, e che quelli fono a le man con turchi a dì 23 Avosto è stati undicimila cavalli dii Sophi in arme bianche et 6000 a piedi et non più, et ch’el ditto Sophi farà grande esercito. Si dice etiam el Signor vorrà reassumer l’exercito suo, et un altra fiata confliger insieme, et si tien cussi presto non si acqufeterano insieme; et che molli di quelli principali turchi stati col Signor, havia mandato a preparar le loro caxe in Constantinopoli, et mandono a dir che questa invernata ritornerano qui. E altre cosse scrive esso baylo ; ma questo è il summario. E nota : l’orator di esso Signor turco che vene, è ancora qui ; non ha voluto tuor li ducati 400 se li donava, et dize aspeta tempo, tamen etiam non se li dà più li ducati 6 al zorno per le spexe come se li dava. Pur partirà fin.....zorni; tamen tolse poi li danari, sicome noterò di soto. È da saper: in le letere di Crema, di 27, è questa particularità, come il signor Renzo era a Piasenza, atendeva a mandar vituarie in Crema, e tratava di far trieva con li agenti dii duca di Milan, per uno rnexe al manco. 213 A di 3 la matina, il Principe non fu in Colegio, perchè eri, venuto nel Consejo di X, li vene mal di fianco, et è in ledo. Tamen è solilo havor tal doglia, et passata non sarà altro. Vene sier Antonio Trun procuralor eleclo savio dii Consejo, el si diceva non voleva intrar, dicendo a la Signoria che lui non se incurava di questi cargi, et però doveva quelli che 1’ ha facto lassarlo star, e dar questi cargi ad altri che li zercha ; ma per servir la terra voi intrar ; ma non si lazi quello si fa e che si reguli el Colegio, perchè si se farà altramente, el refuderà. Et cussi introe, et fé mandar tutti fuora di Colegio, maxime do oflìcii che ogni matina venivano in Collegio che di jure non potevano star, zoè sier Michiel Trivixan è a le Raxon vcchie, e sier Alvise Bon e sier Alvise Foscari provedadori di Comun, dicendo non vi è ogi in la terra ; tamen niun per le leze se non li Savii, Cassieri, Provedadori, Execulori poleno star in Colegio ni aldir le letere. Hor mandali fuora, fo cominziato a lezer le letere. Di Padoa, dii capitanio menerai, di eri sera. Come, havendo terminato andar atomo per veder le zente d’arme alozate in padoana, visentina e trivisana, e inteso spagnoli questo, per quanto li è stà referilo, voleno far certi ponti et aspetano le strade si agiazino per esser gran fangi, et voleno venir a far uno arsalto a Padoa; per il che esso capitanio, vedendo il viceré esser zonto lì a Lendenara et dar danari a le sue zente, ha terminato non si partir per adesso, et ha mandato per 200 balestrieri a cavallo che vengano alozar in Padoa, et 500 fanti di diverse compagnie per poter far miglior guardo. Scrive come li nostri stratioli e cavali lizieri corono fino apresso Verona, licet sia mal andar per li fangi sono. Di TJdene, di sier Lunardo Emo luogotenente di la Patria, di... Con avisi di sopra, e di fanti che era stà ordinali per l’Imperador averne 3000, sarà solum 800 per Padoa, 500 per Friul, 400 per Lombardia todeschi ; el che hessendo ussiti li cavalli lizieri fuora nostri, se scontrano in li inimici, fono a le man, quali haveano fato certa preda, et recuperano la preda; pur fo preso alcuni nostri, tra li qual uno nepote dii governador cavalier di la Volpe etc. Da poi disnar, fo Pregadi per far i Savii et met- 213* ter parte di far ambassador a Roma, et lezer letere. Fo ledo la parte presa nel Consejo di X dii 15, zerca regular il Colegio, et quelli poleno star in quelo. Di Hongaria, di sier Antonio Surian el do-tor, orator nostro, di 14 Demembrio, le ultime date a Buda. Come la dieta fata era risolta, et fato certi ordeni, zoè 8 apresso il Re, 4 prelati et 4 laici, lo nome di quali sarà qui soto scriti, et che questi stieno residenti apresso il Re, aziò le cosse dii regno