135 MDVII, ACOSTO. loti A dì 22. Da matina domino Zuan Balista Giraselo, capitauio di le fantarie et condutier nostro, sta a Faenza, chiamato qui dal colegio, vene et fo a la Signoria. Etiam è qui el signor Bortolo d’Alviano, sta a Coneian. Si aspeta il conte di Pitiano, capitanio zeneral; et poi si consulterà quid fìcrulum conira alcmani o francesi, caso bisognasse. Da poi disuar lo gran consejo. Chiamato li cavalieri, doclori et altri, zercha 40 di pregadi, qualli vadiuo oontra il conte di Pitiano con li piati. Qual sarò qui a dì "25; et vien per la via di l’Adexe, zoè per Cliioza via. A di 23. Da poi disnar fo colegio dii serenissimo, consicri et savij. E fo in colegio il capitanio di le fantarie, per consultar zercha li capi di provi-sionati. Et fo expediti 8 contesta beli, i qual sono questi qui solo sciiti, tamen non li fo dato danari ancora. A dì 24. Fo gran consejo. Posto la gratia dii Quartali, haver una sansaria la prima vachante in fontego. Et non fu prosit, mio fo squartata la gratin. Ave prima 267, 1095; la 2.* 278 et 1108. A dì 2,'t. Fo consejo di X. Et fo tolto ordinario in canzelaria Andrea Rosso, è secretano in Spagna. Et non volseno tuor Zuan Piero Stella, (ideassimo olim secretano, qual era stillo do anni in exilio a Patio*, et borra compi il bando. A dì 26. Da poi disnar, in colegio, fo terminato: prima, che ’I serenissimo principe, con li oratori et patricij, qual tulli di pregadi fo mandati a invidar, 65 andasse con i piati tino a S.m Biasio Caloklo contri el conte di Pitiano, capitanili zeneral nostro, el qual, poi à ’uto il stendardo di capitanio, più non è stato a Yenecia, et per darli più reputatane. Et li zenthilo-meni fonno chiamati a gran consejo, fonno mandati it San Zorzi di Alega. Et cussi il principe fo benis-simo acompagnato. Erano li oratori, Pranza, Spagna, llongaria e Ferara, ol signor Bortolo d’Alviano et il capitanio di le fantarie etc., et sier Domenego Mo-rexini, procurator, con altri procunitori e primarij citadini. E cussi il principe lo a compagno fino in camera a la cita’ ilil marehexe, dove li era preparò l'abitationo e fatoli la cena por quella sera; è con persone 100. Et poi donatoli presenti per zorna-ta etc. A dì 27. La malina fo manda alcuni patricij per el prefato capitanio, el qual vene in colegio. Questo è sta chiamato ad consulendum zercha il re de romani, volendo vegnir con arme in Italia e sul nostro, quello si havesse a far. El per colegio fono deputali tre auditori, i qualli dal dillo capitanio, el il signor Bartolameo d’Alviano e il capitanio di le fantarie dovesseno consultar et referir etc. I qual fonno li più zoveni, per li ordeni di colegio: sier Andrea Grilli, oonsier, sier Pollo Pixani, ol cavalicr, savio dii consejo, sier Mariti Zorzi, dotor, savio a -terra ferma. Dii poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascripte letere : Da Trai), Spalato, Zara. Zercfta anime recu-perade, prese da’ turchi, por la restitulion fata per il nontio dii signor turco stalo li ; qual à voluto carta di quietation, licei poche anime Itabi roso. Di Napoli, dii consolo nostro. Come à piove-sto de lì, eli’ è stato 8 mexi senza aqua. Item, in Cicilia sarà carestia di grano in certe parte, perchè hanno auto caldissimo arcollo. Item, le fuste armate a Porlo Venere fanno danno ili li via. Da Roma. Zercha i vescoadi, le cosse sono conze e aquelade. Item, il Cardinal San Vidal, eh’ è retenuto in castello, non Ita voleslo diponer il eon-stittuto suo in man di altri olia di do cardinali, qualli il papa Ita electi, videlicet Como et Medici. Item, altre cosse secreto zercha il re di romani. Da Milam. Zercha preparation si fanno e for-litìchation ; il gran maistro va versso Pavia e Parma per soraveder. Si dice la venuta dii re di romani è sta rimessa a San Gallo, di' è a dì 18 octubrio, sì che le cosse si vanno tentando etc. Da Liom, di l’orator nostro Condolmer, di 15. Come il re è ilo a Bies a visitar la raina, eh’ è graveda; Roan, che scompagnò il re, è torna a Lioo. Si ticn il re arà sguizari et, non li havendo, non li sarano contri ; liarà in Italia zente assai. Di Eh mania di 16, di l’orator nostro (¿aerini. Come il re non è li, e lui sta a ubidienti;! di soa majestà. Non havia auto le nostre letere ancora tli l.i risposta. Et alia, ut in litteris. Di llongaria, dii secretano, di 18. Come il (ureo fa exereito conira Sophi. Il re alende a la in-coronatione dii fiol, ma li baroni alcuni li è co ni rari j etc. ; e voi etiam ¡1 reame ili Boemia. La causa, li 65 ’ baroni li è oontra, è per la età; etiam voleno, morendo questo re, governar lhoro il regno. Item, il re